RECENSIONE: La principessa (The Infernal Devices #3) di Cassandra Clare

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Una rete d’ombra si stringe sempre di più intorno agli Shadowhunters dell’Istituto di Londra. Mortmain progetta di usare un esercito di automi spietati per distruggere una volta per tutte i Cacciatori. Gli manca un solo elemento per completare l’opera: Tessa Gray. Intanto, Charlotte Branwell, capo dell’Istituto, cerca disperatamente di trovarlo per impedirgli di scatenare l’attacco. E quando Mortmain rapisce Tessa, Will e Jem, i ragazzi che ambiscono alla conquista del suo cuore, fanno di tutto per salvarla. Perché anche se Tessa e Jem sono fidanzati ufficialmente, Will è ancora innamorato di lei, ora più che mai. Tuttavia, mentre chi le vuole bene unisce le forze per strapparla alla perfidia di Mortmain, Tessa si rende conto che l’unica persona in grado di salvarla dal male è lei stessa. Ma come può una sola ragazza, per quanto capace di comandare il potere degli angeli, affrontare un intero esercito? Pericoli e tradimenti, segreti e magia, oltre ai fili sempre più ingarbugliati dell’amore e dell’abbandono si legano e si confondono mentre gli Shadowhunters vengono spinti sull’orlo del precipizio…

recensione

Si! lo so questa recensione è datata, come la lettura di questo libro, ma sapete come sono fatta, a volte mi perdo per la strada.

Ad ogni modo, FINALMENTE, riesco a parlarvi dell’ultimo capitolo della saga “The infernal device”, di Cassandra Clare.

SPOILER ALERT

Nel capitolo precedente, ci eravamo lasciati con una proposta di matrimonio e vari cuori spezzati e con una gravosa minaccia da parte di Mortmain ai danni dell’istituto di Londra.

Mentre Tessa è in procinto di prepararsi al suo matrimonio con Jem ( anche se con la testa sta sempre su Will ), il suo promesso sposo inizia a star sempre più male a causa della sua malattia.
Dopo un eccessiva dose di “Yin fen”, il ragazzo si aggrava e dopo il rapimento di Tessa a causa di un attacco all’istituto da parte dei robot di Mortmain, finisce definitivamente in coma per il troppo sforzo.

Will è combattuto. Il suo cuore è diviso in due parti. Non sa se andare alla ricerca della donna che ama, o rimanere accanto al suo Parabatai.

Siccome però i fratelli silenti stanno cercando di aiutare Jem, alla fine decide di andare alla ricerca di Tessa.
In questa ricerca Will comprenderà meglio i suoi errori e oltre ad un viaggio di salvataggio, farà anche un viaggio verso se stesso.

Durante questo suo viaggio però, ad un certo punto, il suo legame con Jem si spezza ( i lacrimoni ). Will comprende che il suo Parabatai è scomparso, gettandolo in un vortice di disperazione.

Seppur con il cuore dolorante però Will, riuscirà a raggiungere Tessa.
La ragazza è vittima del piano di Mortmain, difatti l’uomo ha bisogno dei suoi poteri per poter compiere l’ultimo passo della sua vendetta verso gli Shadowhunters.

Will, dopo averla liberata ( e passato la notte con lei ), i due, insieme a tutto il gruppo di Londra e tre Fratelli silenti, cercano di arginare il caos di Mortmain. Durante il combattimento però si scopre che uno dei Fratelli Silenti è Jem. Il ragazzo non è morto, ma ha solo rinnegato il suo essere Shadowhunters perché era l’unico modo per salvarsi la vita.

Anche se cercano in tutti i modi di combattere l’esercito di automi purtroppo non riescono a sopraffarli, siccome sono in maggioranza numerica. Ma ci penserà Tessa.
La ragazza, durante la prigionia, scopre che il suo angelo meccanico non è altro che Ihtruriel, che è stato imprigionato in quell’oggetto per proteggerla ( che sfigato di angelo! ).

Con il permesso di questo, Tessa, prenderà le sue sembianze, uccidendo Mortmain e tutto il suo esercito.

Il finale è idilliaco per Will e Tessa, un po’ di meno per Jem, che ormai essendo un fratello silente non può fare altro che rinnegare la sua natura e prendere parte tra le fila di questi ( chiaramente lo ritroveremo nella saga principale, quindi fan di Jem, state tranquilli! ).

Questa saga mi è piaciuta molto. Ho apprezzato molto questo prequel ed ho amato questo trio.
Mi si è stretto il cuore quando Will comprende di aver perso Jem. Tutta l’angoscia e lo strazio, sono stati resi perfetti dalla penna della scrittrice.

Ho apprezzato molto il finale, anche se mi ha spoilerato la fine di Shadowhunters “The mortal instrument”, ma vabbè me ne farò una ragione.

Insomma io vi consiglio questa saga, alternandola alla saga principale, in modo da non avere spoiler consistenti, anche perché in “TMI” spoilerano parecchio di “TID”. Quindi se volete una storia emozionante, ecco io vi consiglio tutta la saga.

voto5

RECENSIONE: Città delle Anime Perdute (The Mortal Instruments #5) di Cassandra Clare

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Lilith, madre di tutti i demoni, è stata distrutta. Ma quando gli Shadowhunters arrivano a liberare Jace, che lei teneva prigioniero, trovano soltanto sangue e vetri fracassati. E non è scomparso solo il ragazzo che Clary ama, ma anche quello che odia, suo fratello Sebastian, il figlio di Valentine. Un figlio determinato a riuscire dove il padre ha fallito e pronto a tutto per annientare gli Shadowhunters. La potente magia del Conclave non riesce a localizzare né l’uno né l’altro, ma Jace non può stare lontano da Clary. Quando si ritrovano, però, Clary scopre che il ragazzo non è più la persona di cui si era innamorata: in punto di morte Lilith lo ha legato per sempre a Sebastian, rendendolo un fedele servitore del male. Purtroppo non è possibile uccidere uno senza distruggere anche l’altro. A chi spetterà il compito di preservare il futuro degli Shadowhunters, mentre Clary sprofonda in un’oscura furia che mira a scongiurare a ogni costo la morte di Jace?

recensione

Previously: Città degli Angeli Caduti (The Mortal Instruments, #4) di Cassandra Clare

SPOILER ALERT

mi sono lasciata un po’ andare XD

Nuovo recupero di recensioni della saga di Shadowhunters.
Nelle puntate precedenti avevamo lasciato i nostri “eroi” alle prese con la scomparsa di Jace, che dopo averlo visto l’ultima volta sul tetto di un grattacielo con il corpo di Sebastian ( morto … ), non hanno trovato nient’altro se non il vuoto intorno a loro.

Clary, quindi, in preda allo sconforto cerca in tutti i modi di cercare il suo ragazzo e quindi con la complicità di Simon, dato che al conclave sembra interessare meno di zero della vita del povero Shadowhunters, inizia la sua ricerca arrivando a chiedere aiuto alla regina delle fate.

Lei le chiederà di cercare un manufatto preso dalla sua razza e chiuso all’interno dell’istituto di New York. Quindi Clary compie quest’impresa, scoprendo che l’oggetto potrebbe esserle utile per comunicare senza essere scoperta da nessuno. E quindi, una sera, riesce a rintracciare Jace, e va con lui al cospetto di Sebastian che gode di ottima salute.

Da quel momento in poi comprende che Jace è sotto il controllo di Sebastian a causa del marchio di Lilith. Il marchio però non permette di ferire Sebastian dato che se viene colpito, automaticamente intacca anche Jace.

La ragazza trovandosi alle strette cerca di prendere informazioni da passare a Simon grazie ai manufatti ( due anelli Fae ) rubati all’istituto.
Nel frattempo, Simon e gli altri, cercano un modo per eliminare Sebastian senza toccare Jace, o almeno qualcosa che possa distruggere il marchio. E scoprono che l’unico modo è quello di recuperare la “Gloriosa” una spada con dentro il potere dell’angelo. Ma la spada è andata distrutta diverso tempo fa e quindi l’unico modo per richiederla e riconvocare l’angelo creatore degli Shadowhunters, Raziel .

Grazie a Simon, riescono ad invocare l’angelo, ma in cambio il giovane vampiro deve cedere a lui il potere di Caino ( quello che lo protegge dagli attacchi esterni ). Simon accetta e l’angelo gli accorda la spada.

Ad ogni modo, Clary scopre che, Sebastian sta ricreando la coppa mortale, ma l’uso che ne vuole fare è totalmente sbagliato. Infatti vuole sopprimere la razza degli angeli per crearne una demoniaca. Ci ritroviamo alla fine del libro con Sebastian che arriva al suo intento e molti Shadowhunters diventano suoi adepti bevendo dalla coppa “Infernale”. Jace ritorna in se grazie all’intervento di Clary che lo “trapassa” con la spada benedetta dall’angelo, spezzando il legame con Sebastian.

Il problema è che il potere della spada entra nel corpo di Jace, diventando lui stesso un arma.

E qui si ferma questo libro. Con Jace che prende fuoco come un cerino e Sebastian che medita vendetta.

Questo libro è stato un vero casino.

Ad ogni personaggio succede qualcosa.
Oltre Jace con i suoi tumulti interiori a causa del marchio e Clary che cerca di sopravvivere al fratello che ha un oscena ossessione per lei ( arrivando all’interno del libro quasi a violentarla ), ritroviamo anche gli altri protagonisti a dover gestire una serie di pippe mentali non da meno.

Alec, inizia a comprendere che la sua natura umana non gli permetterà di vivere in eterno il suo amore con Magnus e cerca una serie di soluzioni a questa cosa, parlandone con Camille ( la vampira ex compagna di Magnus ), e tra le varie ipotesi lui cerca di togliere i poteri a Magnus … ora dico, ma sei cretino? Infatti questo comporterà la fine del rapporto tra i due ( ç__ç ).

Simon, da giovane insicuro inizierà a prendere in mano la sua vita da vampiro e comprenderà il suo amore verso Isabel. In più in questo libro, Simon domina e devo dire che lo fa con stile.

Insomma, mi è piaciuto molto questo libro e devo dire che più vado avanti e più apprezzo la Clare e i suoi personaggi, quindi ci vediamo alla prossima ed ultima recensione di quest’avvincente saga.

voto4

RECENSIONE: Il principe (The Infernal Devices #2) di Cassandra Clare

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In una Londra vittoriana fosca e inquietante, e nel suo magico mondo nascosto, Tessa Gray crede di avere finalmente trovato tranquillità e sicurezza con gli Shadowhunters, i cacciatori di demoni, che proteggono lei e il suo terribile potere dalle mire del perfido Mortmain. Ma con lui e il suo esercito di automi ancora in azione, il Consiglio vuole spodestare Charlotte Fairchild, per affidare il comando a Benedict Lightwood, uomo senza scrupoli e affamato di potere. Nella speranza di salvare Charlotte, Will, Jem e Tessa decidono di svelare i segreti del passato di Mortmain e scoprono sconvolgenti legami fra gli Shadowhunters e la chiave del mistero dell’identità di Tessa. La ragazza, intrappolata nei sentimenti che prova per Will e Jem, si trova a dover compiere una scelta cruciale quando scopre in che modo gli Shadowhunters abbiano contribuito a fare di lei “un mostro”. Sconvolta, Tessa è tentata di schierarsi con il fratello Nate dalla parte di Mortmain. Ma a chi è davvero fedele? E chi ama, nel profondo del suo cuore? Soltanto lei può scegliere se salvare gli Shadowhunters di Londra oppure distruggerli per sempre.

recensione

Nel capitolo precedente: L’angelo (The Infernal Devices #1) di Cassandra Clare

Prima recensione del mese di Dicembre, ma seconda della saga Infernal Device di Cassandra Clare.

Nel capitolo precedente ci siamo lasciati con un assalto da parte di Mortmain all’istituto, il tradimento del fratello di Tessa e con una mezza calma apparente.

Chiaramente poteva rimanere tutto tranquillo? ma anche no!
Ci ritroviamo infatti con una riunione del consiglio, dove si sta decidendo la se togliere le redini dell’istituto di Londra a Charlotte a causa degli avvenimenti del libro precedente. Per tenerselo la donna dovrà trovare l’artefice di tutto nel giro di due settimane, altrimenti l’istituto andrà nelle mani dei Lightwood.

E da quel momento in poi tutti inizieranno a cercare di capire come fare. Jem, Tessa e Will, partiranno alla volta del Galles per parlare con il capo dell’istituto di quella regione. Lì però Will rivedrà la sorella minore e cadrà in un vortice di disperazione. Infatti si verrà a conoscenza che Will, crede di essere sotto una maledizione. Chi si avvicinerà a lui morirà. Quindi con l’aiuto di Magnus cerca di trovare il demone che gli ha scagliato quella maledizione.

Nel frattempo, Jem e Tessa si avvicineranno molto ed il giovane gli fa presente i suoi sentimenti. Tessa ammette di amarlo e capisce che in due modi diversi ama sia Jem che Will e quindi è combattuta.

In questo capitolo entrano a far parte anche i fratelli Lightwood, Gabriel e Gideon, che dovranno addestrare Tessa e Sophie ( per evitare che facciano una brutta fine in caso di ennesimo attacco l’istituto ). Tra quest’ultima e Gideon nascerà un intesa stile “Romeo e Giulietta”.

Alla fine della storia ( che è solo un trampolino verso l’ultimo libro ) ci ritroviamo con Will che si “libera” della maledizione, Jem che chiede a Tessa di sposarlo, l’istituto messo in salvo dalle grinfie dei Lightwood ( con una serie di cavilli, dato che di Mortmain neanche l’ombra ) e l’arrivo all’istituto della sorellina di Will. Insomma, tutto un gran casino.

Questo libro è semplicemente un libro di passaggio, certo succedono cose interessanti, ma rimangono sospese sul finale, quindi diciamo che è un libro dove vorresti prendere la Clare e chiedergli “Perché? perché mi fai questo?”.

Mi è piaciuto molto l’avvicinamento tra Jem e Tessa, ma anche l’idillio amoroso tra lei e Will. la scena del balcone sotto gli effetti della droga delle fate … cioè fantastica!

Finalmente si svela meglio la natura di Jessamine e diciamo che non ne senteremo la mancanza. Molto carine le interazioni di Gideon e Sophie <3.

Insomma, questa è una recensione breve, perché non c’è molto da dire di più di quello che ho detto.
Infondo non si può dire tanto quando è evidente che questo libro serve solo da ponte per il prossimo, gettando le basi per quello che diventerà il finale. E secondo me sarà … un vero casino!

voto4

RECENSIONE: Città degli Angeli Caduti (The Mortal Instruments, #4) di Cassandra Clare

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La guerra è conclusa e Clary è tornata a New York, intenzionata a diventare una cacciatrice di demoni a tutti gli effetti. E finalmente può dire al mondo che Jace è il suo ragazzo. Ma ogni cosa ha un prezzo. C’è qualcuno che si diverte a uccidere gli Shadowhunter, e ciò causa fra Nascosti e Nephilim tensioni che potrebbero portare a una seconda, sanguinosa guerra. Simon, il migliore amico di Clary, non può aiutarla. Sua madre ha scoperto che è un vampiro e lui non ha più una casa. E come se non bastasse, esce con due ragazze bellissime e pericolose, nessuna delle quali sa dell’altra. Quando anche Jace si allontana senza darle spiegazioni, Clary si trova costretta a penetrare nel cuore di un mistero che teme di svelare fino in fondo: forse è stata lei a mettere in moto la terribile catena di eventi che potrebbe farle perdere tutto ciò che ama. Jace compreso.

recensione

Nelle puntate precendenti:  Città di Vetro (The Mortal Instruments #3) di Cassandra Clare

Della serie: Recuperiamo recensioni di libri letti mesi fa.

Ora tocca al quarto volume di Shadowhunters.

Avevamo lasciato i nostri intrepidi eroi con una vittoria contro Valentine e con Jace e Clary che finalmente coronano il loro “sogno d’amore”, dato che i due hanno scoperto di non essere fratelli.

Infatti il vero fratello di Clary, Sebastian/Jonathan, è morto grazie ad una lotta all’ultimo sangue proprio con Jace.
Chiaramente, seppur vittorioso, il nostro intrepido Shadowhunters viene infilzato da Valentine e quindi muore anche lui. Però Raziel lo resuscita ( facendo fuori Valentine ) grazie a Clary che esprime un desiderio all’angelo.

Quindi ci ritroviamo a New York, dove tutti vivono una vita “apparentemente” tranquilla.
Jace e Clary, iniziano a scambiarsi tenere effusioni. Simon, vive parallelamente due storie con due ragazze, ovvero Maya e IsabelMagnus e Alec, continuano a fare coppia fissa.

Insomma, sembra tutto perfettamente in ordine. Ma chiaramente la Clare non ama la calma, quindi ha deciso di continuare a mettere i bastoni tra le ruote alla coppia Jace/Clary e non solo.

Jace, da quando è tornato in vita, fa sogni strani ed inquietanti. Uccide Clary. Quindi, a causa di questi suoi sogni ( ed anche perché in questa saga sogni del genere sono abbastanza preoccupanti ) si allontana dalla protagonista. La ragazza, ovviamente, non ne capisce il motivo, sa solo che lui è un tantino diverso dal solito.

Nel frattempo al gruppo si unisce un nuovo elemento, Kyle. Coinquilino di Simon ( dato che è dovuto scappare di casa poiché la madre è impazzita quando ha scoperto la sua insana voglia di bere sangue ) e che si scoprirà essere l’ex fidanzato di Maya, cioè quello che l’ha trasformata in una mannara ( e a cui lei manda continue maledizioni ). Chiaramente non sarà un caso l’arrivo di Kyle. Il ragazzo fa parte del Praetor Lupus, un ordine che protegge i nascosti senza controllo e siccome, Simon, ha un marchio in fronte che può distruggere tutto e tutti, è un osservato speciale.

Alec e Magnus, affrontano i primi piccoli intoppi. Alec si dimostra poco entusiasta alla vita passata dello stregone ed inizia a pensare al fatto che lui è un mortale e non potrà mai rimanere per sempre insieme a lui. Eh beh!

Ovviamente, tolto un Valentine se ne fa subito un altro, dato che in città arriva un a nuova entità che farà abbastanza casini, solo che a confronto al primo “cattivo” questa qui è molto più nascosta … e si scoprirà chi è solo alla fine del libro. Annamo bene!

Insomma, questo è un sunto suntissimo, di una storia INCASINATISSIMA.
Più vado avanti e più mi rendo conto che la Clare è una persona cattiva. Non so se ami i suoi personaggi, dato che non c’è mai un momento di calma.
Il finale mi ha lasciata davvero senza parole del tipo: “Noooo! Maledetta Clare!”.
Succedono talmente tante cose al secondo che non fai in tempo a capire dove sei e con chi sei.
Però mi è piaciuto, seppur abbia apprezzato di più il precedente ma tutto sommato quello era la chiusura della prima trilogia, quindi, dato che siamo ad inizio della seconda ( trilogia ) ce la facciamo andare bene.

Ad ogni modo, con un finale cliffhanger che butta tanta carne al fuoco per il prossimo volume … io vi lascio e ci becchiamo alla prossima recensione, dove già so che ne vedremo delle belle!

voto

5

RECENSIONE: L’angelo (The Infernal Devices #1) di Cassandra Clare

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Tessa Gray, orfana sedicenne, lascia New York dopo la morte della zia con cui viveva e raggiunge il fratello ventenne, Nate, a Londra. Unico ricordo della vita precedente, una catenina con un piccolo angelo dotato di meccanismo a molla, appartenuto alla madre. Quando il fratello maggiore scompare all’improvviso, le ricerche portano la ragazza nel pericoloso mondo sovrannaturale della Londra vittoriana. Sarà rapita, ingannata, sfruttata per la sua straordinaria capacità di trasformarsi e assumere l’aspetto di altre persone. La salveranno due Shadowhunters, Will e Jem, destinati a combattere i demoni, nonché a mantenere l’equilibrio tra i Nascosti e fra questi e gli umani. Tessa sarà costretta a fidarsi. Si unirà a loro nella lotta contro i demoni per poter imparare a controllare i propri poteri e riuscire finalmente a trovare Nate. Ma tutto ciò la porterà al cuore di un arcano complotto che minaccia di distruggere gli Shadowhunters, e le farà scoprire che l’amore può essere la magia più pericolosa di tutte.

recensione

Ed ecco la prima recensione della trilogia prequel della serie “The infernal devices” di zia Cassandra.

Sono rimasta piacevolmente sorpresa dalla storia, ambientata cento anni prima della serie principale.

Ci troviamo a Londra e la protagonista della nostra storia è Tessa Gray, una giovane americana che si trasferisce in Inghilterra per raggiungere il fratello, siccome rimasta sola dopo la morte della zia. Quindi Tessa si imbarca per raggiungere una nuova vita. Appena arrivata, la ragazza viene presa “in custodia” da due donne, mandate dal fratello, che si sveleranno essere non tanto umane. Le due, torturano Tessa, cercando di far uscire fuori le sue abilità. Infatti, inconsapevolmente, la ragazza possiede dei poteri. E’ capace di modificare il suo aspetto fisico, assumendo le sembianze di ogni persona di cui possiede un oggetto.

Cerca in tutti i modi di scappare, ma non riesce mai a farlo. In più Tessa è promessa in sposa al Magister ( un uomo di cui non si conosce l’aspetto ) e quindi le due donne, cercano anche di istruirla a questo evento.

Una sera però, tutto cambia. Nella casa dov’è prigioniera fanno irruzione due ragazzi, che la salvano e la portano al sicuro. Questi due giovani sono Will Herondale e Jem Carstairs, due Shadowhunters.

Impaurita e spaventata, Tessa, non riesce a capire cosa stia succedendo. Non comprende i motivi del suo rapimento e dei suoi poteri. Ma, Will e Jem, insieme a tutto il resto dell’istituto, l’aiuteranno ad unire tutti i puntini ( chiaramente solo in parte, al momento ).

Durante la sua permanenza nell’istituto di Londra, Tessa conosce meglio i due ragazzi che l’hanno salvata, e piano piano i sentimenti verso i due mutano, si evolvono prepotentemente.

Will e Jem, sono amici e fratelli. Sono Parabatai. Will è praticamente un Jace ( infondo il ceppo è quello ) del 1800, battuta sempre sulla punta della lingua, coraggioso e sempre pronto a buttarsi nella mischia. Jem, invece è più pragmatico, osserva e studia il nemico e poi agisce. Insomma i due opposti, ma complementari tra di loro. Entrambi hanno dei segreti.

L’idea degli hunters in epoca Vittoriana mi ha affascinata molto. Ok! che amo quel periodo storico, ma proprio l’idea di cacciatori di demoni in quel contesto sociale, beh! molto carino. In più la Clare ha inserito anche le difficoltà di una donna a fare un lavoro da uomo in quell’epoca e cosa deve superare per aggirare il suo sistema maschilista.

La storia è abbastanza ingarbugliata, perché si tenta di capire il senso di alcuni movimenti, che però non vengono risolti, dato che questo è solo il primo libro di tre.

Se avete nostalgia dei personaggi della saga madre, non vi preoccupate che sbuca uno dei personaggi più fighi di tutta la saga, ovvero Magnus. Infondo è immortale!

In conclusione. E’ una storia diversa, ma collegata alla saga principale, infatti sto seguendo una precisa linea di lettura, alternando questa saga ( The Infernal Devices ) all’altra ( The Mortal Instrument ).

Mi sono resa conto che non ho detto nulla di particolare di questo libro, purtroppo non c’è molto da dire, perché è tutto materiale da spoiler. Vi dico solo che … niente è come sembra.

voto4

RECENSIONE: Città di Vetro (The Mortal Instruments #3) di Cassandra Clare

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trama

Clary era convinta di essere una ragazza come mille altre, e invece non solo è una Shadowhunter, una cacciatrice di demoni, ma ha l’eccezionale potere di creare rune magiche. Per salvare la vita di sua madre, ridotta in fin di vita da una maledizione, Clary si trova costretta ad attraversare il Portale magico che la porterà nella Città di Vetro, luogo d’origine ancestrale degli Shadowhunter, in cui entrare senza permesso è proibito. Come se non bastasse, scopre che Jace, suo fratello, non la vuole laggiù, e Simon, il suo migliore amico, è stato arrestato dal Conclave, che non si fida di un vampiro capace di sopportare la luce del sole. Con Valentine che chiama a raccolta tutti i suoi poteri per distruggerli, l’unica possibilità degli Shadowhunter è stringere un patto con i nemici di sempre, i Nascosti: vampiri, licantropi, stregoni e fate. E mentre Jace si rende conto poco a poco di quanto sia disposto a rischiare per Clary, lei deve imparare a controllare al più presto i suoi nuovi poteri.

recensione

Nelle puntate precedenti:  Città di Cenere (The Mortal Instruments #2) di Cassandra Clare

Ritorno a recensire i libri di Shadowhunters.
Siamo al terzo libro e penso che questo sia stato il migliore tra quelli letti in precedenza. Ma andiamo con ordine.

_____________ SPOILER _____________

Ci ritroviamo dove ci eravamo lasciati nel precedente volume.
Clary al capezzale della madre.
Jace che ama Clary, ma è la sorella e quindi disperazione a gogò.
Simon che convive con la sua strana condizione di vampiro diurno.
Valentine che fa cose.

Insomma, il solito!

All’inizio del libro, sappiamo che Clary dovrà affrontare un viaggio per Idris, perché ha scoperto che l’unico che può salvare la madre è lo stregone Ragnor Fell, dato che è stato lui a creare l’incantesimo soporifero di Joice. Jace, però, non è dello stesso avviso e mette i bastoni tra le ruote a Clary, cambiando l’orario di partenza.

Quando tutta la cricca si ritrova lì per partire verso Idris, senza Clary, Jace convoca Simon per chiedergli di proteggere la “sorella” e di calmarla quando scoprirà della loro partenza. Purtroppo in quello stesso istante vengono attaccati e Simon viene portato ad Idris con loro.

Quando Clary scopre che Jace le ha mentito sulla partenza e dato che può invocare le rune, decide di usarne una per trasportare lei e Luke a Idris e così fa’.

E da questo punto in poi inizia uno dei libri più intricati della Clare. Succedono così tante cose in un libro di 500 pagine che non sai dove ti trovi e chi sei ( non in senso negativo ).

Comprendiamo meglio alcuni aspetti degli Shadowhunters, le loro regole etc., ma soprattutto iniziamo a mettere i punti su alcuni movimenti di Valentine. La sua ribellione e la sua disfatta, ma soprattutto scopriamo che Jace e Clary non sono fratelli ( emmenomale ), ma che Valentine ha solo scambiato Jace ( che è un Herondale e nipote dell’inquisitrice morta per salvarlo nel capitolo precedente ), con il suo vero figlio Jonathan che ha addestrato come una macchina da guerra.

Jace e Clary sono due esperimenti di Valentine, siccome l’uomo, come secondo lavoro, si divertiva a iniettare sangue di demone e di angelo nei feti. Jace e Clary, sono due esperimenti di Angelo, ecco svelato l’arcano dei loro poteri.

Nel frattempo un nuovo personaggio entra a far parte nel mondo della Clare, ovvero, Sebastian, uno strano ragazzo che ha un che di misterioso ( forse anche troppo ).

Alla fine della storia ci ritroviamo con Simon imprigionato perché il nuovo inquisitore vuole sapere come ha fatto a diventare un diurno. Clary che va a zonzo alla ricerca di Ragnor Fell, ma alla fine trova Magnus ( che si spaccia per Fell ). Una battaglia imminente che però fa unire Shadowhunters e Nascosti, il ritorno di Joyce ( alla fine Clary riesce a trovare quello che cercava per salvare la madre e lo dona a Magnus ) che torna in un modo molto bad ass. La disfatta di Jonathan e il sacrificio di Jace.

La parte più epica è stata proprio la fine quando Valentine risveglia Raziel e lui lo accoppa senza tanti problemi per poi chiedere a Clary di esprimere un desiderio. Ovviamente l’unica cosa che vuole è che Jace torni da lei e quindi viene esaudita ( anche se sospetto che questa cosa non è molto positiva ).

La battaglia tra Bene e Male termina dopo la disfatta di Valentine ed il Consiglio decide di evolversi. Ogni razza dovrà avere un membro alla tavola rotonda in modo da trovare insieme una soluzione e delle regole e formare così un alleanza tra le razze.

Il tutto finisce con un “e vissero felici e contenti” … per ora.
Troviamo Simon con il marchio di Caino sulla fronte ( fatto da Clary per proteggerlo nella battaglia ) e due donne che lottano per averlo ( Maya e Isabelle ). Jace e Clary finalmente una gioia, Magnus e Alec coppia del secolo.

_____________ FINE SPOILER ____________

Insomma, a questo giro c’è talmente tanta carne sul fuoco che si ha serie difficoltà a smettere di leggere.
Intrigante e pieno di sorprese. Ho apprezzato molto il cambiamento dei personaggi.
Clary, che non mi è mai stata particolarmente simpatica, in questo libro si è dimostrata una che sa il fatto suo e con un certo carattere. Jace, oltre i mai una gioia perenni, scopre meglio parti di lui nascoste e che lo fanno mutare in bene.
Simon, che ho trovato sempre il personaggio inutile, è stato davvero meno spina nel fianco del solito.

In conclusione l’ho trovato epico e continuerò senza dubbio le avventure di Cassandra Clare, anche perché sono proprio curiosa di leggere la seconda parte della saga. Diventerò una “WTF” dipendente.

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quantepiume

RECENSIONE: Città di Cenere (The Mortal Instruments #2) di Cassandra Clare

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trama

Clary: vorrebbe che qualcuno le restituisse la sua vecchia, normalissima vita. Ma cosa può esserci di normale quando tua madre è in un coma indotto con la magia e tu sei una Shadowhunter, una cacciatrice di demoni? Valentine: è l’unica speranza che Clary ha per salvare la madre. Un uomo pericoloso, probabilmente pazzo, sicuramente spietato, che, fra l’altro, è suo padre. Jace: è il fratello che Clary non sapeva di avere. Bellissimo, magnetico ed esasperante, è disposto a tradire tutto ciò in cui crede, pur di aiutare il padre. E mentre a New York si moltiplicano gli omicidi, nella Città di Ossa scompare la Spada Mortale. Il sospetto è che dietro i delitti ci sia Valentine. E Clary si trova costretta a scelte che mai avrebbe voluto compiere.

recensione

Nelle puntate precedenti: Città di Ossa (The Mortal Instruments #1) di Cassandra Clare

Ed ecco il proseguo della saga di Shadowhunters.

SPOILER ALERT!

Ritroviamo Clary in crisi, perché scoprire che la persona di cui è innamorata è suo fratello ( beh! non è semplice da digerire ). Jace, cerca di allontanarsi da Clary, il suo “amore” sbagliato verso la sorella lo fa stare male ma non riesce a farlo.

Nel frattempo ritroviamo tutti al capezzale di Joyce, che è stata recuperata dalle grinfie di Valentine ed ora vegeta in un letto di ospedale.

Valentine d’altro canto, nell’ombra, progetta nuove minacce e con l’aiuto di uno stregone convoca un demone superiore che potrebbe aiutarlo nella sua battaglia.

All’istituto con la fuga di Hodge, giunge l’inquisitrice per processare Jace, per i fatti avvenuti nel libro precedente e con molta “cazzimma” rinchiude il povero Shadowhunter nella città silente in attesa di processo. Infondo è un pericolo e lei non vuole rischiare. Il caso vuole che mentre lui è dentro la prigione, arriva Valentine e ruba la spada dell’angelo ( uno dei tre manufatti donati al primo Shadowhunter da Raziel ) sterminando anche i fratelli silenti.

Ovviamente lascia in vita il figlio, ma quando avviene il recupero di Jace, l’inquisitrice non è molto convinta della sua innocenza.

Nel frattempo Clary, per distogliere la sua attenzione da Jace, perché essere innamorate del proprio fratello è … bleah! La ragazza decide di iniziare una relazione con Simon, il suo migliore amico, che vi posso assicurare che è una delle cose più oscene di tutta la serie. Mi fa più senso questa relazione che quella con Jace. Vi ho detto tutto.

Ad ogni modo, tutta la cricca viene richiamata dalla Regina Seelee, ovvero la regina delle fate e sono costretti ad andare da lei, per discutere delle misteriose morti di alcuni Nascosti. Le fate sono sempre state una figura abbastanza bizzarra per me e qui non sono da meno. Esseri particolari dalla pelle verde o blue, capelli fiorati etc. insomma allegorico e carino.
Al cospetto della madre delle fate per un errore di Clary, lei e Jace sono costretti ad una prova per uscire dal sottosuolo. I due si dovranno baciare.

Il trasporto con cui succede questa cosa fa andare in bestia Simon ( si perché è tipo cane da compagnia lo portano ovunque ), che una volta che vanno via, il ragazzo spinto da una forza nel sangue, si avventura nell’Hotel DuMort e … viene morso dai vampiri.

Rafael, il vice in carica dei vampiri, lo porta mezzo morto all’istituto e siccome non c’è nulla da fare per lui e dato che in precedenza quando era “topo” aveva bevuto sangue vampirico, l’unico modo per salvarlo è quello di renderlo un suo simile.

E così, Simon, diventa un Vampiro. Amen. Si perché per quanto lui sia petulante, questa trasformazione, lo rende molto più interessante.

Ad ogni modo, credo di aver già spoilerato troppo di questo libro. Vi dico solo che il finale vi lascerà con molti punti interrogativi. Troppi!

Mi piaciuto molto. Credo che i personaggi stiano seguendo un percorso molto lineare e con forti scossoni che possono solo renderli migliori.
Continuo a ribadire che questa saga l’avevo prepotentemente sottovalutata e sono felice di averla ripresa.

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Città di Cenere di Cassandra Clare

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RECENSIONE: Città di Ossa (The Mortal Instruments #1) di Cassandra Clare

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Al Pandemonium Club di New York si fanno strani incontri. Seguendo un ragazzo dai capelli blu nel magazzino del locale, Clary vede tre guerrieri coperti di rune tatuate circondarlo e trafiggerlo con una spada trasparente come il cristallo. Vorrebbe chiamare aiuto, ma non rimane nessun cadavere, nessuna goccia del sangue nero esploso sull’elsa e soprattutto nessuno da accusare, perché i guerrieri sono Shadowhunter, cacciatori di demoni, e nessun altro, tranne Clary, può vederli. Da quella notte il suo destino si lega sempre più a quello dei giovani cacciatori, soprattutto al magnetico Jace: poteri che non aveva mai avuto e ricordi sepolti nella memoria cominciano a riaffiorare come se qualcuno avesse voluto tenerglieli nascosti fino a ora. Clary desidera solo ritrovare la madre misteriosamente scomparsa, ma sarà coinvolta in una feroce lotta per la conquista della Coppa Mortale, una lotta che la riguarda molto più di quanto non creda.

recensione

Ed eccomi qui con la recensione del primo libro della saga di Shadowhunters di Cassandra Clare.

Che dire, questa è una rilettura. La prima volta che ho approcciato a questa saga non mi era piaciuta molto. C’è da dire che l’avevo iniziata in scia all’uscita del film ( pessimo ) e della serie ( pessima anche quella ) e non mi era venuta voglia di continuarla.

Col tempo però la curiosità è aumentata e alla fine ho deciso di ricominciarlo. Volevo passare direttamente al secondo volume ma, alcune persone del mio gruppo di lettura, mi hanno consigliato di rileggere il primo siccome i miei ricordi si basavano su serie e film. Posso dire di aver fatto bene.

La storia, per chi non la conoscesse, è quella di Clary, una giovane ragazza di sedici anni che decide il giorno del suo compleanno con l’amico Simon, di andare a ballare in un locale chiamato “Pandemonium”.
Quando entra nel locale, nota un giovane molto carino che la osserva peccato che le attenzioni del giovane sono tutte rivolte verso una ragazza bellissima dai capelli neri che lo porta via con se. Clary, incuriosita li segue e vede una scena che la farà rimanere sconvolta.

Il giovane, non è un essere umano, ma un demone e la ragazza, insieme ad altri due compagni uccide questo che svanisce all’istante. Clary spaventata, attira l’attenzione su di se ed i tre ragazzi rimangono basiti, siccome loro sono Shadowhunters e che grazie a delle rune incise sulla pelle sono invisibili ai “Mondani” ( equivalente dei Babbani, ovvero umani o senza poteri ) come Clary.

Questa “anomalia” incuriosirà Jace, uno dei tre ragazzi del gruppo che vorrà indagare su di lei. Scoprendo così che anche Clary è una di loro, ma che le sono state nascoste le sue origini dalla madre che, nel frattempo, è stata attaccata da alcuni demoni venendo rapita da Valentine, un ex Shadowhunters che voleva la distruzione dei Nascosti ( Vampiri, Stregoni, Fate e Mannari ), non ritenendoli razza pura. Valentine, in passato aveva formato un ordine di Shadowhunters che voleva ribellarsi al Conclave, ma che poi durante una battaglia era stato considerato morto.

Clary, si ritrova in un mondo che non conosce e che deve iniziare a capire ma, soprattutto, deve ricordare. La madre, Joyce, per proteggerla le ha fatto cancellare la memoria ogni volta che i suoi poteri di cacciatrice si manifestavano.

Che dire, la storia è avvincente. E’ un urban fantasy ben scritto ed i personaggi fanno una crescita personale dall’inizio alla fine del libro davvero notevole.

Clary, più va avanti nella storia, più scopre dettagli della sua vita e del mondo Nascosto e più si plasma, aiutata senza dubbio anche da Jace, che oltre ad aiutarla se ne innamora e lei lo stesso. Peccato che la coppia sia destinata ad una seria infelicità che li rincorrerà per molto tempo a causa di un evento che li sconvolgerà parecchio.

I fratelli Lightwood, Isabel ed Alec, sono davvero interessanti. Isabel è una guerriera molto sensuale che provocherà qualche scompenso emotivo a Simon, il migliore amico di Clary, anche se in questo libro non è al massimo del suo potenziale.

Alec, deve affrontare innanzitutto la sua avversione per Clary a causa dell’attrazione della giovane per Jace, che è il suo “parabatai” ( ovvero sono guerrieri legati da un vincolo, che li lega per tutta la vita, insomma quasi una fratellanza ) ma anche un suo desiderio nascosto. Questo muterà per lui, quando incontrerà Magnus Bane ( ❤ ), che gli sconvolgerà LETTERALMENTE la vita.

Ed infine Simon, il tanto odiato. Colui che il fandom di questa serie ha bollato come orribile e fastidioso e devo dire la verità in questo primo libro lo è. Il suo innamoramento per la protagonista è viscido. Io ho odiato ogni interazione di questo personaggio con Clary, però posso dire che nei prossimi libri la cosa cambia ( meno male direi ) e lo fa apprezzare un po di più.

In conclusione, il libro mi è piaciuto molto e credo di aver fatto bene a rileggerlo. Molti passaggi sono completamente diversi da serie e film. Quindi se vi piacciono le serie sovrannaturali e fantasy, io questo lo consiglio a tutti.

Link per l’acquisto del libro:
Citta di Ossa di Cassandra Clare

voto5