Una rete d’ombra si stringe sempre di più intorno agli Shadowhunters dell’Istituto di Londra. Mortmain progetta di usare un esercito di automi spietati per distruggere una volta per tutte i Cacciatori. Gli manca un solo elemento per completare l’opera: Tessa Gray. Intanto, Charlotte Branwell, capo dell’Istituto, cerca disperatamente di trovarlo per impedirgli di scatenare l’attacco. E quando Mortmain rapisce Tessa, Will e Jem, i ragazzi che ambiscono alla conquista del suo cuore, fanno di tutto per salvarla. Perché anche se Tessa e Jem sono fidanzati ufficialmente, Will è ancora innamorato di lei, ora più che mai. Tuttavia, mentre chi le vuole bene unisce le forze per strapparla alla perfidia di Mortmain, Tessa si rende conto che l’unica persona in grado di salvarla dal male è lei stessa. Ma come può una sola ragazza, per quanto capace di comandare il potere degli angeli, affrontare un intero esercito? Pericoli e tradimenti, segreti e magia, oltre ai fili sempre più ingarbugliati dell’amore e dell’abbandono si legano e si confondono mentre gli Shadowhunters vengono spinti sull’orlo del precipizio…
Si! lo so questa recensione è datata, come la lettura di questo libro, ma sapete come sono fatta, a volte mi perdo per la strada.
Ad ogni modo, FINALMENTE, riesco a parlarvi dell’ultimo capitolo della saga “The infernal device”, di Cassandra Clare.
SPOILER ALERT
Nel capitolo precedente, ci eravamo lasciati con una proposta di matrimonio e vari cuori spezzati e con una gravosa minaccia da parte di Mortmain ai danni dell’istituto di Londra.
Mentre Tessa è in procinto di prepararsi al suo matrimonio con Jem ( anche se con la testa sta sempre su Will ), il suo promesso sposo inizia a star sempre più male a causa della sua malattia.
Dopo un eccessiva dose di “Yin fen”, il ragazzo si aggrava e dopo il rapimento di Tessa a causa di un attacco all’istituto da parte dei robot di Mortmain, finisce definitivamente in coma per il troppo sforzo.
Will è combattuto. Il suo cuore è diviso in due parti. Non sa se andare alla ricerca della donna che ama, o rimanere accanto al suo Parabatai.
Siccome però i fratelli silenti stanno cercando di aiutare Jem, alla fine decide di andare alla ricerca di Tessa.
In questa ricerca Will comprenderà meglio i suoi errori e oltre ad un viaggio di salvataggio, farà anche un viaggio verso se stesso.
Durante questo suo viaggio però, ad un certo punto, il suo legame con Jem si spezza ( i lacrimoni ). Will comprende che il suo Parabatai è scomparso, gettandolo in un vortice di disperazione.
Seppur con il cuore dolorante però Will, riuscirà a raggiungere Tessa.
La ragazza è vittima del piano di Mortmain, difatti l’uomo ha bisogno dei suoi poteri per poter compiere l’ultimo passo della sua vendetta verso gli Shadowhunters.
Will, dopo averla liberata ( e passato la notte con lei ), i due, insieme a tutto il gruppo di Londra e tre Fratelli silenti, cercano di arginare il caos di Mortmain. Durante il combattimento però si scopre che uno dei Fratelli Silenti è Jem. Il ragazzo non è morto, ma ha solo rinnegato il suo essere Shadowhunters perché era l’unico modo per salvarsi la vita.
Anche se cercano in tutti i modi di combattere l’esercito di automi purtroppo non riescono a sopraffarli, siccome sono in maggioranza numerica. Ma ci penserà Tessa.
La ragazza, durante la prigionia, scopre che il suo angelo meccanico non è altro che Ihtruriel, che è stato imprigionato in quell’oggetto per proteggerla ( che sfigato di angelo! ).
Con il permesso di questo, Tessa, prenderà le sue sembianze, uccidendo Mortmain e tutto il suo esercito.
Il finale è idilliaco per Will e Tessa, un po’ di meno per Jem, che ormai essendo un fratello silente non può fare altro che rinnegare la sua natura e prendere parte tra le fila di questi ( chiaramente lo ritroveremo nella saga principale, quindi fan di Jem, state tranquilli! ).
Questa saga mi è piaciuta molto. Ho apprezzato molto questo prequel ed ho amato questo trio.
Mi si è stretto il cuore quando Will comprende di aver perso Jem. Tutta l’angoscia e lo strazio, sono stati resi perfetti dalla penna della scrittrice.
Ho apprezzato molto il finale, anche se mi ha spoilerato la fine di Shadowhunters “The mortal instrument”, ma vabbè me ne farò una ragione.
Insomma io vi consiglio questa saga, alternandola alla saga principale, in modo da non avere spoiler consistenti, anche perché in “TMI” spoilerano parecchio di “TID”. Quindi se volete una storia emozionante, ecco io vi consiglio tutta la saga.