RECENSIONE: Libra ( Black Dynasty #4 ) di Marilena Barbagallo

Terza nella linea dei Dodici e prima a essersi sacrificata per la dinastia. Nessuno mi ha obbligata a sposarmi, l’ho voluto io. Dovevo scappare dai miei demoni e dai miei sentimenti sbagliati. Desideravo vincolarmi, in modo da non poter essere più libera di correre verso l’oscurità. Ma il fascino delle tenebre ha continuato ad ammaliarmi per anni e, con la mente, sono rimasta nel passato, dove lui mi regalava carezze rudi e dolore. Quel male, che porto ancora addosso, vestendolo come un accessorio, è l’unico ricordo che mi resta. Oggi, che ha osato presentarsi in casa mia, con la sua solita arroganza, l’unica cosa che sento di fare è affrontarlo e dimostrargli che non mi ha mai spezzata davvero. Lo guardo, detestandolo e fissando la vistosa cicatrice che gli marchia la guancia, e penso che niente, in lui, potrà mai essere orribile quanto la sua anima marcia. Sono la Contessa Libra Leclerc Hill. Il mio odio per Zakhar Konstantin Leskov non si è mai placato. Lui è tornato per me, ma io, che non sono mai stata sua e che non apparterrò mai a nessuno, adesso, mentre i suoi occhi scuri non hanno il coraggio di guardarmi, scelgo me. Zakhar è uno degli uomini più influenti della Russia. Per il Tavolo è solo un criminale. Per i Leclerc è una bestia. Per Libra è il ragazzo che le ha cambiato la vita. Al castello non c’è posto per gli uomini come lui. Nel cuore della Bilancia, invece, ci sarà ancora un po’ di spazio?

Nuova recensione per voi oggi.

Vi parlo di nuovo della famiglia Leclerc con il quarto volume della serie Black Dynasty di Marilena Barbagallo.

Lo so, Lo so, questo libro l’ho letto eoni fa, ma c’è sempre tempo per una recensione.

Questo quarto volume ci introduce nel mondo di Libra, la sorella preferita del nostro amato Taurus.
La nostra protagonista l’avevamo già conosciuta nei libri precedenti. La sorella misteriosa dello zodiaco, colei che cela il mistero della sua mano guantata. Insomma, in questo libro scopriamo vita morte e miracoli di questo personaggio.

L’inizio parte in modo Barbagallesco, con due sane scene hot che solo lei sa scrivere ed introducendoci il nostro personaggio maschile, Zakhar. Un russo che vuole entrare a far parte dei potenti della tavola dello zodiaco e per far ciò ne uccide uno dei membri.

Ma, seppur voglia il potere, il suo unico scopo è quello di ritornare prepotentemente nella vita di Libra, la donna che ha incontrato in una vita precedente e a cui ha spezzato il cuore, la stessa Libra che ormai è sposata con uno dei membri del tavolo dello zodiaco.

Chiaramente, quando Zakhar arriverà a riscuotere il suo posto, non tutto sarà semplice. Taurus, che conosce la storia dei due, non sarà per niente favorevole al nuovo membro.

Insomma, questo è solo l’inizio di una storia davvero avvincente e cruda.
Come al solito lo spessore dei personaggi di Marilena cresce. Libra e Zakhar sono letteralmente due mine vaganti che si dilaniano reciprocamente per tutto il libro.

Pian piano che leggiamo la storia scopriamo il loro primo incontro ed il come Zakhar sia mutato nel corso del tempo.

Il personaggio di Libra è un personaggio fondamentalmente forte, ma con una fragilità che si porta dentro proprio a causa di Zakhar, l’uomo su cui aveva riposto tutta la sua anima e che gliel’ha portata via.

Zakhar è un enigma vivente. All’inizio del libro non riusciamo ad entrare nella sua mente con molta facilità, non comprendiamo subito cosa lo spinge a fare quello che fa, ma quando ritorna nella vita di Libra ed incomincia a ricordare, ci rendiamo conto che il suo modo di fare è totalmente l’opposto di quello che credevamo che fosse.

Come al solito anche questo volume della Black Dynasty è potente, forse più potente dei precedenti, perché ha due personaggi davvero complessi a far da padrone, coinvolgendoci in prima persona nella loro distruzione reciproca e nel loro ricostruirsi.

RECENSIONE: Out Of Time di Katiuscia Salvini

Grayson Teller è tra i migliori giocatori dell’NBA.
È brillante, sfrontato, l’asso nella manica di ogni squadra in cui ha giocato.
Gli uomini lo ammirano, le donne lo sognano.
Jaclyn Baxter, invece, lo detesta con tutta se stessa.
Jacky è una cheerleader professionista dei Phoenix Jaguars e mai avrebbe pensato di esibirsi per il ragazzo che le ha rovinato la vita al liceo.
Quando rischierà di essere sfrattata, sarà costretta a fare una scelta: perdere tutto o accettare di dividere l’appartamento con il nemico?
In passato, un segreto li ha separati.
Oggi, una bugia li riunisce.
Ma la verità, si sa, viene sempre a galla.
Grayson e Jacklyn sono davvero fuori tempo nella corsa verso la felicità?

E dopo un po’ di tempo dall’ultima recensione ritorno a pubblicare qualcosa su questo blog che ormai chiedeva di essere spolverato.

La recensione di oggi è Out of time di Katiuscia Salvini, uno sport romance che ho letto un po’ di tempo fa e che ho trovato molto carino.

I nostri due protagonisti sono Grayson e Jaclyn.
Lui è una star del NBA, lei una Cheerleader professionista che lavora per una squadra di basket quasi ultima in classifica.

Le loro strade si incrociano quando Grayson, viene comprato dalla squadra di basket ( dopo essere stato tagliato fuori dalla precedente per un evento spiacevole ).

I due non è la prima volta che si vedono, anzi, Jaclyn e Grayson sono stati il primo amore l’uno dell’altro alle superiori, quando lui cercava di emergere nella squadra del liceo e lei cercava di entrare nella squadra di Cheerleading.

Quando però si rivedono entrambi fingono di non conoscersi, perché diciamo che il loro allontanamento anni addietro non era stato dei più idilliaci e quindi Jaclyn odia Grayson con tutto il suo cuore.

Ma questo è solo l’inizio di una storia davvero avvincente che vi terrà con il fiato sospeso per tutta la lettura.

Non è il primo libro che leggo di Katiuscia, ormai conosco la sua penna e più la leggo più noto la sua maturità di scrittura, certo, in questo libro l’unica cosa che mi ha lasciata un po’ basita è stato il fingersi di non conoscersi dei due protagonisti. Ho trovato troppo assurdo che due persone con il loro passato non abbiano messo un punto ad un certo punto della storia. Questo trascinare il “ti conosco ma fingo di non farlo” mi ha lasciato l’amaro in bocca. Certo ovviamente ci sono state delle scelte per arrivare ad un fine ben preciso, però l’ho trovato too much.

Grayson, che seppur all’inizio lo troviamo un po’ stronzo, è un ragazzo molto dolce. Quando lo incontriamo nel passato scopriamo un lato di lui completamente differente da quello che è effettivamente diventato. Ma anche da adulto è un pezzo di pane.

Jaclyn ha sofferto. Ha sofferto per il loro rapporto andato a male e proprio questa rabbia la fa da padrona per mezzo libro.

Insomma è una storia molto bella, scritta da una fantastica penna che spero di rileggere ancora … prima o poi!

RECENSIONE: Jaded ( Red Oak Manor Collection #9 ) di Robin C.

Axel Porter segue due semplici regole: nessun legame al di fuori della famiglia che lo ha adottato e nessuna distrazione dalla gestione del proprio impero finanziario.
Del ragazzino che si è lasciato alle spalle Red Oak Town conserva la forza con cui ha cancellato i ricordi d’infanzia e l’affetto che ancora lo lega ad Amos e Noah – gli unici amici che abbia mai avuto.
Dietro ai suoi costosi abiti sartoriali e al severo sguardo di giada si cela però un terribile segreto. Per questo, quando il destino gli rimette di fronte Isabel, lui sa che la cosa giusta da fare sarebbe tenerla a debita distanza.

Anche la vita di Isabel Rossini non è più la stessa; in un ambiente influenzato da incontri senza amore, la ragazzina timida e remissiva del Maniero ha lasciato spazio a una donna libera, sicura e affascinante.
Il tempo l’ha resa più forte, ma non è riuscito a scalfire la sua ossessione per Axel Porter. E quando finalmente le viene offerta l’occasione che le permetterà di prendersi ciò che desidera da anni, niente potrà fermarla.
Lo scontro sarà inevitabile perché se Axel non è intenzionato a perdere, Isabel è disposta a tutto pur di vincere.

Ed ecco la recensione del penultimo volume della Red Oak Manor Collection ( prossimamente troverete lo stesso volume in libreria per Salani Editore, insieme a tutto il resto degli orfani del maniero ).

E’ la prima volta che leggo Robin C. e quello che mi sono più volte chiesta, mentre sfogliavo questo libro, è stato: PERCHE’ NON L’HO LETTA PRIMA??

Ma iniziamo facendo un mini riassunto della trama.


Ci ritroviamo a Red Oak Town e conosciamo i nostri due protagonisti, orfani entrambi. Axel, il membro più nominato e più misterioso dei membri della NASA ( gruppo composto da Noah, Amos, Stephan e lui medesimo ). Purtroppo un evento davvero drammatico lo rende protagonista. Questa cosa lo devasta così tanto che non rimetterà più piede a Red Oak, tagliando così i ponti con tutti quelli che hanno rappresentato per lui un ricordo di quel periodo ( tranne che con Noah e Amos, che continua a sentire saltuariamente ).

Isabel è anche lei un’inquilina del maniero, una ragazza timida e genuina, che ama Axel in segreto. Quando Axel lascia il maniero, sembra quasi che anche un pezzo di lei abbia abbandonato quel luogo.

Diversi anni dopo però … i due si rincontrano, ma diciamo che seppur i sentimenti siano sempre li loro due, ormai, non sono più quei due ragazzini segnati dal maniero.

Che dire di questo libro, la storia è davvero superba.
Credo che la storia di Axel ed Isabel sia quella più dura da digerire delle altre lette fino ad adesso. Axel è un uomo con un passato davvero pesante e ce ne rendiamo conto pian piano nella storia, sia quando lo leggiamo nel passato, sia quando ci ritoviamo con lui nel presente. La sua mancanza di legami lo rende inavvicinabile e soprattutto lo rende una persona davvero complessa. Con il ritorno nella sua vita di Isabel, quasi sembra che tutto quello che ha cercato invano di scacciare via lontano, ritorni a travolgerlo abbattendo il suo muro.

Anche Isabel, che l’avevamo lasciata in un modo, ora la ritroviamo a fare tutt’altro nella vita, cosa che destabilizzerà un po’ il nostro Axel ( e onestamente anche noi O.o ).

Insomma, anche questo libro della ROMC, è stato un libro perfetto, con una scrittura bellissima ed intensa e … Niente, quando troverete Jaded in libreria … COMPRATELO!!!

RECENSIONE: Questa non è una commedia romantica di Francesca C. Cominelli

Olimpia Stone è una giornalista newyorkese col grande sogno di diventare capo redattrice di Pinkette Magazine, la rivista più glamour di tutta la Grande Mela. Il giorno della sua fantomatica promozione, però, Johanna, la sua responsabile, le dà l’infausta notizia: Olimpia sì diventerà capo redattrice, ma di Sparkle Magazine, la rivista del paesino del Wyoming, Crimson Pine.

Per Olimpia è un incubo, non solo deve lasciare la sua amata città, ma becca pure il suo fidanzato mentre se la spassa con un’altra sul loro divano.
Non c’è più nulla che la tiene a New York, a parte sua sorella Kelly, perciò decide di accettare il lavoro a Crimson Pine.

All’inizio odia il posto in cui si trasferisce, Crimson Pine non è New York sotto molti punti di vista. Qui la gente gira con cappelli da cowboy e camicie a scacchi, e l’evento di maggior prestigio è il rodeo storico del paese.

Quando poi scopre di dover alloggiare in un ranch, in compagnia di un cowboy tutt’altro che amichevole, la situazione non migliora.

Kyle Lock, il cowboy poco amichevole, di certo non aiuta Olimpia ad apprezzare il posto. Lui odia lei e lei odia lui.

Una persona del suo passato l’ha spinto a essere molto diffidente nei confronti dei cittadini e di chiunque arrivi dalle grandi città.

I due, però, saranno obbligati a convivere in quanto vicini di casa al Lock’s Ranch di cui lui è proprietario.

Tra battibecchi, litigi e cavalcate notturne, Kyle e Olimpia riusciranno a sopravvivere o si renderanno presto conto che questa non è una commedia romantica?

Anno nuovo, recensione nuova.
Ed eccomi qui con una lettura di un po’ di tempo fa ( ora come ora non ricordo effettivamente neanche quanto tempo fa! ).

Ma posso assolutamente dire che è stata la mia prima volta con Francesca Cominelli.
Ci è piaciuta? Si! la scrittura mi è piaciuta, ho trovato lo stile dell’autrice molto interessante e capace di farti entrare nel libro, un po’ diverso, però, il mio discorso sulla storia …

Ma andiamo con ordine.
Entriamo a gamba tesa nella vita di Olimpia, che aspira a diventare capo di una nota rivista di moda, peccato però che i suoi sogni vanno in fumo, quando i capi di tutta la baracca decidono di affidargli un’altra rivista e molto lontana dalla Grande Mela.

Difatti Olimpia andrà a dirigere il giornale locale di un paesino del Wyoming, tra vacche e contadini. Quindi con suo molto rammarico, prende tutto e si trasferisce a Crimson Pine.

Ovviamente ad attenderla non solo troverà tutta la cittadina che l’accoglierà come una star, ma anche il buzzurrissimo, proprietario del cottage dove alloggerà e diciamo che non l’accoglierà così bene come il resto dell’allegro paesello.

Mettiamo subito in chiaro che il tutto mi è piaciuto. I due protagonisti fanno scintille sin dalla prima pagina e la loro chimica la fa da padrona per tutto il libro. Quello che un po’ meno ho amato è l’ambientazione. Purtroppo quando leggo di Cowboy e giovani donzelle che vengono dalla città mi sa tutto di già letto. Ora c’è da dire che PER ME è così, poi ovviamente può piacere a tutto il resto del mondo.

Quando si parla di Cowboy c’è sempre il solito cliché del fatto che sia per forza burbero e poco avvezzo nei confronti della protagonista che viene dalla città. Ora, chiaramente Kyle, il nostro protagonista ha una seria motivazione per odiare il “mondo” di Olimpia, però non lo so, mi piacerebbe vedere per una volta, il contrario. Lei buzzurra, lui che viene dalla città, ho questo desiderio.

Però, come ho già detto precedentemente, mi è piaciuta la penna di Francesca, perché per quanto i cliché della storia, il fatto che comunque fosse scritta bene, mi ha invogliato a leggere il libro. Quindi, questo è già un punto a favore.

Insomma, se vi piacciono i cowboy, sexy, un po’ stronzi, ma anche tanto dolci, questo libro ve lo consiglio.
Non ve lo consiglio se come me non amate il cliché del Cowboy e della cittadina.

RECENSIONE: Sesso, Hawaii e Clichè di Barbara Parodi

Se esistesse un incipit adatto a questa storia, parafrasandone uno famoso, sarebbe il seguente:

È una verità universalmente accettata che se nella casella della posta trovi una busta quadrata in carta spessa e di colore avorio qualcuno che ti conosce ti vuole male.

Tutto ha avuto inizio con quella dannata lettera, ma diamine! Se tornassi indietro l’aprirei ancora cento volte.

Ed eccola la recensione di questo libro che ho letto quest’estate ( difatti è di ambientazione estiva! ).

E’ la prima volta che leggo un libro di Barbara Parodi e devo dire che mi è piaciuto particolarmente, non solo per la storia in se ma anche per la sua spassosissima protagonista.

Mina è una donna che riceve, dopo un viaggio di lavoro, un invito per il matrimonio della sua migliore amica che si sposerà alle Hawaii con il suo storico fidanzato, non che migliore amico di Mina, Matteo.

Quindi, anche se odia l’idea di presenziare ad un matrimonio, parte con la sposa per festeggiarlo.
Il problemi saranno molteplici, non solo perché dovrà affrontare alcune situazioni a causa del suo ( non proprio tipico ) lavoro dato che Mina di professione fa la Pornostar con il nome d’arte di Lina Muller, ma dovrà anche affrontare lo sposo, di cui è sempre stata innamorata.

Non vi dirò altro, ma vi posso assicurare che questa storia è davvero divertente ed esilarante.

Il personaggio di Mina è abbastanza complesso, perché seppur sia una storia frizzante, la sua doppia personalità la fa da padrona. Nel libro ci troviamo spesso ad affrontare Mina e Lina, la stessa persona ma con due entità diverse. Mina è una donna, insicura, provata e molto dolce, Lina è il suo contrario, sicura, sa quello che vuole e si prende tutto senza timore.

Ho trovato questa storia davvero bella, scritta bene e soprattutto divertente. Come si evince dal titolo, la nostra Mina proprio a causa del suo lavoro, si troverà ad affrontare più volte i vari cliché che si tendono a dare alle pornostar e Barbara, con la sua penna frizzante, smonta questi cliché, facendo rispondere la sua protagonista in modo davvero piccato.

Ci sono una serie di situazioni nella storia che vi faranno piegare in due dalle risate ed in più il forbidden la farà da padrone, trovandovi più volte con il fiato sospeso.

Insomma, io vi consiglio questa storia senza dubbio, perché seppur sia ambientata alle Hawaii, questo non vuol dire che non si possa leggere sotto l’albero di Natale.

RECENSIONE: Hardness ( Diamond series #2 ) di Viola Lewis

Sono un uomo abituato ad avere tutto.
E tutto si sottomette a me.

Ci sono scelte che non avvengono per caso, ma sono dettate dal destino.
Muovi un passo sbagliato e la tua vita va letteralmente a puttane.
Come è successo a me.
Responsabilità. Doveri. Colpe. Peccato.
È tutto ciò che sono.
La rabbia e il rimorso sono gli unici sentimenti che mi accompagnano da allora, incatenandomi a un passato che mi ha congelato.
Un’ombra oscura che mi logora senza pietà.
E credo che arriverà presto il giorno in cui sarò condannato per il mio infame segreto.
Ma oggi la mia condanna si nasconde dietro due occhi di ghiaccio dall’anima candida come una rosa bianca.
Un piacere proibito a cui non si può resistere.

Ed eccomi qui con una nuova recensione.

Oggi vi parlerò del secondo volume della serie Diamonds di Viola Lewis.

Se nel primo volume non avevo apprezzato molto il personaggio maschile, questa volta non ho amato particolarmente quello femminile. La storia di per se è anche interessante, ma il personaggio femminile ha urtato la mia pazienza più e più volte.

Il secondo libro è dal punto di vista di Cole, il fratello maggiore, colui che gestisce l’azienda di famiglia. Bello, calcolatore e freddo come il ghiaccio, fino a che davanti a lui non si palesa Anya, una super modella che è stata ingaggiata dall’azienda per indossare alcuni gioielli nelle sfilate.

Anya è una donna che sa quello che vuole e quello che vuole, ovviamente, è Cole. Infatti Anya ha un segreto, quello di essere segretamente innamorata di Cole, sin da quando era ragazzina ed il suo punto fermo per tutta la vita è sempre stato quello di farlo capitolare.

Ci riuscirà? Vi conviene leggere il libro per saperlo.

Ad ogni modo, ho trovato questo libro decisamente migliore del primo.
Cole è un bel personaggio, ma diciamo che già nel primo volume era un bel mistero da scoprire, con questo si ha una conferma di quello che già si sospettava.

Il personaggio di Anya l’ho trovato “too much”. A parte lo stalkeraggio da parte sua nei confronti di Cole, quello che ho trovato assurdo e il fatto che per farsi notare da lui, si faccia comprare un’azienda di modelle dal padre, per poi diventare supermodella. Cioè, potrei farlo anche io così.

Difatti se dovessi confrontare Reina ( la protagonista femminile di Endurance ) e Anya, preferisco di sicuro Reina, almeno lei se l’è guadagnato il suo successo!

La cosa più bella di questo libro ( oltre Cole ) é il fatto che sia un Age gap. Difatti tra i due protagonisti ci passano un bel po’ di anni e proprio il fatto che la nostra protagonista sia molto giovane all’inizio non viene quasi presa in considerazione dal nostro amato Cole.

Chiaramente questo libro è quello che io chiamo “libro sparti acque” perché entriamo totalmente nel vivo di quello che succederà nel prossimo volume. Seppur tutto sia partito in Endurance, con Hardness, iniziamo a percepire quello che potrebbe accadere nell’ultimo capitolo di questa serie.


La scrittura di Viola è decisamente migliore, certo, ci sono sempre dei passaggi che avrei eliminato o delle scene hot che avrei rifinito, però tutto sommato, l’ho trovato migliore del primo.

Insomma, mi è piaciuto, non in modo totale, ma l’ho trovato un buon prodotto.
Se vi piacciono le saghe familiari io vi consiglio assolutamente questa serie.

RECENSIONE: Caged ( Red Oak Manor Collection #8 ) di Naike Ror

Sofia Adelaide Mercalli vive a New York, ha quasi trent’anni, una posizione lavorativa che la soddisfa, il guardaroba dei suoi sogni e una passione spropositata per Otis Redding.
La sua vita potrebbe essere perfetta se accanto a lei ci fosse anche un uomo.
Per questa ragione si rivolge alla Never Alone, l’agenzia di incontri più selettiva della città.
C’è però un ostacolo da superare prima di ottenere la vittoria sentimentale; quando Sofia crede di avere davanti quello giusto, ecco che una miriade di assurdi imprevisti si abbatte sul suo appuntamento.
E il fatto che la sfortuna abbia le sembianze di un misterioso e sexy biondo che incrocia ogni volta che le accade qualcosa di tragicomico, non sembra essere proprio un caso.

Anche se la vita è stata meschina con Amos Timothy Jones, il tempo lo ha ripagato degli anni trascorsi come orfano del maniero di Red Oak Town. Adesso è proprietario di un caldo e accogliente appartamento, colleziona vinili rari, ha un lavoro che gli riempie l’esistenza, ma qualche volta di troppo i rimpianti bussano alla sua porta.
Per questo, Amos distribuisce e baratta favori, utilizza le azioni degli altri per aiutare il prossimo e per questa ragione si è infiltrato all’interno di un’agenzia di incontri con lo scopo di smascherare i raggiri che ultimamente hanno colpito alcuni colleghi.
L’unico problema di quella sua ennesima missione si chiama Sofia Mercalli; lei odia i segreti e Amos ne nasconde uno.
Più di uno, in verità.

Nuova recensione per voi.
Oggi si parla dell’ottavo volume della Red Oak Manor Collection, ovvero, Caged di Naike Ror.

Questo libro l’ho atteso sin dall’inizio della mia lettura della Red Oak. Innanzitutto perché è su uno degli orfani più enigmatici del maniero, quello che saltava fuori in qualsiasi occasione e, soprattutto, quando uno dei membri della ROMC aveva qualche problema da risolvere. Insomma, era un personaggio fuori dagli schemi già dall’inizio.

E come volevasi dimostrare lo è davvero ( ma in questo contesto non farò spoiler ).

I due protagonisti della nostra storia sono Sofia Mercalli, italoamericana, amante del vintage, che vive a little Italy con tutta la famiglia e dove gestisce un’azienda di tessuti. Una donna che sembra realizzata, ma che purtroppo non riesce a trovare un uomo con cui condividere la sua vita e soprattutto i suoi interessi.
Amos Timothy Jones è … un risolutore ( in un certo senso ) cerca di risolvere i problemi degli altri e sulla sua strada si imbatte in Sofia.

Ora ammetto che per scrivere questa recensione ho avuto davvero serie difficoltà a non spoilerare nulla, perché questa storia ha un rischio spoiler altissimo sin dal capitolo uno.

C’è da dire che l’introduzione già ci svela uno dei quesiti della Red Oak, ovvero, il perché del nome NASA del gruppetto composto da Noah, Amos, Stephan e Axel. Lo scopriamo subito, senza tergiversare e finalmente capiamo molte cose. Scopriamo di più proprio sulla figura di Stephan e dei collegamenti vari lasciati in sospeso nei libri precedenti.

Amos, è il personaggio che mi aspettavo. Divertente, simpatico, sempre con la battuta pronta e con un sex appeal … vabbè ma che ve lo dico a fare?

Sofia è una donna indipendente, ma legata alla sua famiglia, difatti le parti più divertenti del libro sono proprio quelle con la famiglia Mercalli.

Chiaramente Naike ha sempre quell’abilità di rendere i personaggi secondari parte integrante della storia di far risaltare i loro caratteri in modo da far brillare i protagonisti principali.

Che dire di questo libro, A M A T O. Ribadisco il mio amore per Amos, un personaggio che è entrato di peso nel cuore dei lettori e con il suo libro ha toccato il punto più altro. Certo, a differenza dei suoi compagni di orfanotrofio, la sua strada è un tantino diversa, ma è comunque un personaggio che si fa amare TANTO, TROPPO!

RECENSIONE: Marlon – La mia anima nella tua di Benedetta Cipriano

Ancora.
Li sento ancora addosso, quegli occhi neri. Mi avvolgono come un cielo stellato squarciando le mie notti buie, fino a cadere nella mia anima.
I suoi sono occhi in grado di far crollare i muri, di permettere al mio cuore di tornare a battere, di ritrovarsi anche se in frantumi. Di raccogliere i pezzi per ricominciare.
Ma ora quegli occhi non brillano più per me.
Non si tuffano più nei miei. Non mi cercano come se fossi il sole a mezzogiorno.
Adesso quegli occhi si posano su qualcun altro.
Qualcuno che non sono io.
Qualcuno pronto a prendersi qualcosa che mi appartiene.
Ma io non lo permetterò. Perché quegli occhi sono stati fatti per me. Perché la sua bocca è fatta per abbattersi contro la mia, il suo respiro per essere ingoiato dalle mie labbra mentre facciamo l’amore, le sue mani per aggrapparsi alle mie spalle e il suo corpo per avvinghiarsi al mio.
Perché lei è sensuale quanto la musica, avvolgente come il jazz, calda come l’estate a New Orleans.
Perché il suo profumo mi manda su di giri, riportandomi a casa ogni volta che mi perdo.
Perché la sua anima è vintage come quella della mia Mustang.
Perché il suo tocco mi accende, mi fa ardere, bruciare.
Perché Eileen mi ricorda che siamo ancora vivi, anche se i nostri cuori sono avvolti dalla cenere.
Perché siamo due opposti che funzionano soltanto insieme.
Perché lei è sole e io sono pioggia.
Lei è brezza e io tempesta.
Lei è il colore e io il buio.
Lei è la mia rovina e la mia rinascita.
Perché non esiste Marlon senza Eileen. Non esiste la mia anima senza la sua.

Nuova recensione per voi.

Oggi vi parlerò dell’ultimo di libro di Benedetta Cipriano, che avevo già letto precedentemente con L’Ombra d’argento.

Devo dire che questo libro mi ha sciolto il cuore.
Come al solito Benedetta ci regala storie che sono in grado di riempirti l’anima ed anche in questo caso ha fatto breccia nel mio cuore.

La storia racconta dell’amore, unico ed eterno, di Eileen e Marlon. I due sono sposati, ma a causa di un evento spiacevole, la protagonista lascia New Orleans, per trasferirsi dalla sorella, lasciando il marito e la sua vita.
Marlon è un meccanico di giorno, ma di notte si trasforma in uno dei Jazzisti più interessanti nel panorama di New Orleans. Lui, con la sua tromba, riesce ad entrarti sotto pelle solo con il suono della sua musica.

Dopo diversi anni però Eileen torna a New Orleans e sembra quasi come se il tempo si fosse fermato, perché lì ritrova tutti e tutto quello che pensava si fosse lasciata alle spalle e ovviamente ritrova anche Marlon.

Questo libro è una bomba al cuore.
Le emozioni che ti trasmette questa storia, sono così intense che non riesci a staccarti e non riesci a non versare lacrime.

I due protagonisti sono anime gemelle. Ognuno di loro ha dovuto affrontare i propri demoni interiori e l’autrice riesce a farci immergere nel loro dolore e nelle loro sofferenze.

Eileen è una donna che ha sempre respirato il Jazz, dato che i suoi genitori possedevano uno dei migliori locali di Jazz a New Orleans. E proprio la musica le fa trovare la sua anima gemella, Marlon, che si è fatto spazio nel suo cuore un po’ per volta senza forzare la mano, ma espandendosi in questo come un caldo fuoco.

Marlon è un uomo paziente. Quando Eileen prende la decisione di andare via da Lui e dalla città, se prima non comprende quasi la scelta della donna, dopo un po’ decide che l’unico modo per riaverla è quella di attendere. E la sua attesa viene ripagata.
Più leggevo la loro storia e più mi rendevo conto che ogni donna dovrebbe avere un Marlon nella vita. Attento, paziente, innamorato perdutamente della sua anima gemella.

Chiaramente tutta questa storia è circondata dalla musica Jazz, che Benedetta è stata brava a farci ascoltare nelle pagine. Quando sfogliavo il libro, e leggevo i pensieri di Marlon e le sue sensazioni con la sua tromba, mi sembrava DAVVERO di ascoltare il suono armonioso di questa.

Insomma, è una storia d’amore davvero intensa, una di quelle storie che difficilmente riesci a far andare via dal tuo cuore.
Quindi se volete una storia bella, romantica e con della bella musica, io ASSOLUTAMENTE vi consiglio di leggerlo.

RECENSIONE: Until You ( Off-limits series #1 ) di Catharina Maura

Rimasta senza lavoro e sfrattata dal posto che ha trasformato in una casa, ad Aria vengono offerte due scelte: tornare a vivere con suo fratello o accettare il lavoro che il migliore amico di suo fratello le offre.

Le loro vite non erano destinate a scontrarsi, ma tutto cambia quando Grayson si rende conto che Aria è la donna misteriosa dietro una piattaforma di vigilantes molto popolare.

È la donna di cui si è innamorato online, quella le cui abilità di programmazione superano le sue, quella che ha cercato di rintracciare.

È lei. Ed è off-limits.

La recensione di oggi è di uno dei primi libri stranieri della Royal books Edizioni.

Until You è una serie di Catharina Maura ( di cui spero di leggere il resto dei libri presto! ).

Mi è piaciuto questo libro? Ovviamente si!

1. perché è uno Stem
2. perché i protagonisti sono quei classici personaggi di cui ti innamori subito sin dalla prima pagina.

Aria è un eccellente informatica, lavora per un azienda e vive con suo fratello Noah. Ma non tutto è oro ciò che luccica.
Difatti viene continuamente sottovalutata e chi si prende il merito dei codici che crea è il suo fidanzato. Un giorno però torna nella sua vita Grayson, il migliore amico del fratello e capo di un azienda informatica, che conosce perfettamente le doti di Aria e, siccome la vede come una sorella, le propone di andare con lui per lavorare nella sua azienda e far davvero capire a tutti il suo valore.

All’inizio, Aria non ha nessuna voglia di partire e andare via, seppur l’idea l’alletti, ma quando si rende conto che la persona che ha accanto non è quella che credeva che fosse, beh! accetta la proposta di Grayson ed inizia a lavorare per lui.

Chiaramente Aria, dovrà anche cercare di tenere all’oscuro la sua doppia identità, perché oltre ad essere un informatica di giorno è anche un Hacker di notte che aiuta le persone in difficoltà in modo non del tutto legale.

Che dire di questo libro?
Credo che sia una storia davvero intensa e soprattutto capace di coinvolgere il lettore dalla prima all’ultima pagina. L’idea di entrare nella mente di un Hacker mi ha sempre affascinato e la Maura riesce a farci entrare in sintonia con il personaggio di Aria sin da subito.

Chiaramente, questo libro è molto altro, perché oltre a parlare di programmi e software, ci addentriamo meglio nella vita dei personaggi. Ed oltre ad Aria, conosciamo meglio la figura di Grayson. Il nostro protagonista maschile reprime i suoi sentimenti da tutta la vita. Non solo per Aria, ma anche in generale.

Grayson non ha mai potuto contare su delle figure genitoriali, poiché orfano. La sua unica famiglia sono Aria e Noah . Questa sua mancanza si percepisce per tutto il libro. Quel senso di disagio nel non sapere cosa significa avere dei genitori. L’autrice, ci fa empatizzare con questa sua condizione e ci riesce.

Insomma, è una storia davvero emozionante, ricca di temi interessanti e con un pizzico di forbidden, che non guasta mai!

Ve lo consiglio al 100%

RECENSIONE: Candy ( Red Oak Manor Collection #7 ) di Jenny Anastan

C’è chi spende la sua vita assecondando i desideri altrui, mettendo da parte i propri. E c’è chi, nel ricordo di qualcuno che ha sbattuto una porta dietro di sé, spreca la propria esistenza cercando di dimenticare il dolore.
Opal ce l’ha fatta: si è realizzata, aprendo la propria agenzia di eventi prima dei trent’anni. Ha un fidanzato devoto e delle amiche fedeli che la conoscono meglio di quanto lei conosca se stessa. Della ragazzina cresciuta all’ombra del maniero di Red Oak Town resta solo la pallida eco di un passato annacquato. Nulla può incrinare la sua serenità.
Nulla, eccetto il matrimonio che deve organizzare. Perché non si tratta del solito evento da gestire alla perfezione, ma di una bomba pronta a scoppiarle tra le dita. E nel cuore. Infatti, quando Preston, il fratello della sposa, la chiama con il soprannome simbolo del loro vecchio legame, la miccia si accende e non c’è alcun modo di spegnerla.

Preston non ha niente da temere: è proprietario di un hotel di lusso, ha una famiglia ricca alle spalle e una fidanzata di rappresentanza che non gli sta troppo addosso.
Ha tutto sotto controllo.
Tranne lei.
L’unica persona con cui si sia mai sentito davvero se stesso. Colei che l’ha saputo sfidare e che è arrivata a un passo dal vincere ogni sua resistenza. Ma la strada è stata tracciata molti anni prima e lui non può permettere ai suoi desideri di mettersi in mezzo. Non può, eppure resistere è più difficile che mai.
Perché il passato è un maledetto parassita che si nasconde nell’angolo più buio dell’anima e si nutre di ogni ricordo fino a colpire a tradimento al primo sguardo. E a volte, replicare gli stessi sbagli ha un sapore più dolce del fare la cosa giusta.

Nuova recensione per voi.
Oggi proseguiamo con uno dei libri della Red Oak Manor collection, ovvero, Candy di Jenny Anastan.

La Anastan non è un’autrice che ho scoperto grazie a questa collection. Avevo già letto altri suoi libri e diciamo che il suo nome, insieme a quello di Marilena Barbagallo, è stato il garante del mio interesse a questa serie.

La protagonista del nostro libro è Opal ( che avevamo già conosciuto nei libri precedenti ).
L’orfana di Red Oak Manor è tra tutti gli altri membri ( che fino ad adesso abbiamo letto ) quella più accogliente e poco incisiva, poiché è il suo carattere a renderla tale.

Ma Opal nasconde un segreto. Il suo segreto si chiama Preston. Lui è il fratello maggiore della sua compagna di scuola e unica amica. Difatti Opal ha una relazione segreta proprio con lui, che viene nascosta per via del fatto che Preston è figlio di uno degli uomini più ricchi di Red Oak Town e nessuno capirebbe il suo frequentarsi con una ragazza orfana e poco “regale”.

Il problema arriva quando Preston torna dall’università e Opal scopre che, in sua compagnia, c’è un’altra ragazza più incline al prototipo di donna che vorrebbe la sua famiglia per lui.

Chiaramente i due si lasciano in malo modo e non si rivedranno più fino a quando, anni dopo, Preston ritorna nella vita di Opal quasi per caso e diciamo che il loro passato ritornerà prepotentemente a tormentarli.

Che dire di questo libro? Che Jenny Anastan si conferma come sempre un’autrice certezza. Anche questo libro è stato fantastico.

Opal è un personaggio totalmente diverso quando la rincontriamo nella sua versione adulta e soprattutto di questo se ne accorge anche Preston. Ma chiaramente quel distacco emotivo che la donna lascia trasparire è solo una maschera sulla vera sofferenza che porta nel cuore. Perché Preston, il cuore, gliel’ha davvero distrutto quel fantomatico giorno di diversi anni addietro. Chiaramente, tutto quello che ha portato il nostro protagonista maschile ad agire in quel modo, lo scopriamo pian piano nella storia.

Preston, infatti, sembra quasi il cattivo di tutto il racconto. L’uomo stronzo e senza cuore che riduce a brandelli l’anima della ragazza innamorata di lui. Ma piano piano, quest’odio nei suoi confronti cade, facendoci rendere conto che anche lui come Opal è una vittima di qualcosa che da giovane forse non sarebbe riuscito a superare.

Anche in questo volume ritroviamo i membri “orfani” di Red Oak, ma questa volta vediamo ( FINALMENTE ) tutto il gruppo della N.A.S.A. ( o almeno quelli che abbiamo conosciuto fino ad adesso ) e incontriamo per la prima volta Axel, l’orfano misterioso, perché viene spesso nominato e non si è mai visto. Diciamo che in questo libro avrà una parte interessante.

Insomma, che dire, la Red Oak è la fabbrica delle meraviglie. Dove le storie ti scivolano sotto pelle e iniziano a far parte di te.