RECENSIONE: Idol (VIP #1) di Kristen Callihan

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E SE LA TUA ROCKSTAR PREFERITA SI INNAMORASSE DI TE?
Due cuori che battono al ritmo di musica in una storia d’amore travolgente.

POTREBBE ESSERE MIO, SE SOLO OSASSI RECLAMARLO…
Leader e front-man della più grande rock band del mondo, Killian James è in crisi: in seguito ad un drammatico evento la sua vita perfetta si è sgretolata, e lui decide che sparire dalle scene per un po’ sia la scelta migliore.
Schiantarsi con la moto e svenire ubriaco fradicio in mezzo al nulla, nel prato della casa di una bella ragazza, solitaria quanto irascibile, però non è il modo migliore di cominciare il suo ritiro in solitudine.
Nonostante Killian distrugga la tranquillità della vita da eremita di Liberty Bell, le loro strade non sembrano più destinate a separarsi.

…IL PROBLEMA È CHE IL MONDO PENSA CHE SIA SUO.
Almeno non finché il palco non tornerà a reclamare il suo dio del rock, e Killian dovrà scegliere se tornare alla realtà sfrenata della sua vita da rock-star o continuare a nascondersi al sicuro, nella sua bolla incantata con Libby.

Due mondi che si scontrano, una passione che li unisce.

recensione

Nuova recensione per l’ultimo libro letto della mia ChallengeAlways.

Ritorna nella mia libreria Kristen Callihan di cui avevo già letto in precedenza i libri della Serie Game on.

Questa volta la nostra autrice ci regala una storia seriale su un gruppo rock i Kill John.

La storia inizia con l’irruento arrivo di Killian, Leader della band, che sfascia la staccionata di Liberty una giovane donna che vive da sola in una fattoria.
Dopo un iniziale e rocambolesco inizio, Liberty scoprirà che quel ragazzo dai capelli lunghi e che sembra un barbone in sella ad una moto è il suo nuovo vicino di casa, che ha preso in affitto per qualche mese.

Chiaramente, Killian inizia a invadere la vita solitaria di Liberty e quando scoprirà che la ragazza sa suonare e cantare in modo sublime, gli svela chi è ( dato che lei sembra non conoscerlo ) incentivandola ad uscire dalla sua gabbia per emergere.

Libby ha paura a causa dei racconti dei genitori ( ex musicisti ). Non sa se spiccare il volo o rimanere bloccata in quella vita che non la contiene e alla fine decide di buttarsi nella mischia al fianco di Killian.

Quando ho letto questa storia aveva un sapore di già visto. Difatti l’associazione che ho subito fatto è stata quella di “A Star is a Born” con Bradley Cooper e Lady Gaga.
Però, credo, che quando si vuole parlare di qualcuno che cerca di emergere aiutata da un personaggio più famoso, l’associazione venga naturale.

Mi è piaciuta molto questa storia, perché oltre la storia d’amore che cammina per tutto il libro, ci sono anche le storie secondarie che affascinano.
Difatti la Callihan ci da un assaggio delle future storyline dei vari membri della band di Killian ( e sto aspettando con impazienza il terzo perché parla di Jax *___* ).

Il personaggio di Killian è un personaggio leggero, non la classica rockstar tormentata. Lui è il cardine delle emozioni degli altri. Sprona chi gli sta intorno a dare il massimo a volte dimenticandosi delle sue emozioni. Ed è Liberty che colma questa sua lacuna.

Liberty è delicata, ma con qualche spina. E’ una ragazza di campagna che è stata cresciuta con dei paletti fatti per proteggerla ma costringendola a rimanere ferma.

Quando l’uno entra nella vita dell’altro entrambi vengono stravolti. Killian deve affrontare le sue paure e Liberty deve uscire dalla sua gabbia.

Insomma, è un libro davvero bello, fatto di musica e di sensazioni. Ho sempre immaginato cosa dovesse provare un artista su un palco davanti ad un migliaio di persone. La Callihan ha colmato questo mio pensiero, facendoci immergere nei dietro le quinte dei protagonisti e cosa provano quando sono assaliti “dall’animale” ovvero il pubblico.

Insomma, non vedo l’ora di leggere il secondo.

voto5

RECENSIONE: Non smettere di cercarmi ( Il filo del destino, #1 ) di Giulia Rizzi

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Nina ha diciassette anni quando incontra il piccolo Jake, un ragazzino timido e impacciato, cresciuto senza amici, all’ombra di un padre autoritario. Lei invece si sente già grande, col sangue latino che le brucia nelle vene, la voglia di scappare da una città che le va stretta e la storia d’amore con Angel, appassionata e logorante come solo il primo amore può essere.
Nonostante l’età e le mille differenze a dividerli, tra Nina e Jake nasce un’amicizia tanto improbabile quanto sincera, che profuma ancora di un’infanzia alla quale sono stati strappati troppo presto.
Le circostanze della vita arrivano a separarli, ma solo per farli incontrare di nuovo, sei anni dopo.
Jake è tornato in città, a Grangeville, ed è cresciuto. Del bambino introverso di un tempo sono rimasti solo i grandi occhi blu, pronti a illuminarsi di gioia non appena riconoscono l’amica. Anche Nina è cambiata, ha provato sulla propria pelle quanto possano costare gli errori, e ora è decisa a concentrarsi sulla sua carriera di giornalista, senza alcuna interferenza, nemmeno se la distrazione maggiore è anche l’unica cosa che la trattiene a Grangeville.

recensione

Review Party in anticipo.
Avrei dovuto postare questa recensione domani, ma a causa di impegni imprevisti, la posterò adesso, dato che questo libro mi ha colpito il cuore ( e lasciata appesa sul più bello! Grazie Giulia … :@ ).

E’ la prima volta che leggo questa autrice, anzi specifichiamo, è la prima volta che la leggo da sola. Precedentemente avevo già letto un suo libro, ma scritto a quattro mani con un altra autrice ( chiaramente, non posso dirvi di che libro sto parlando sennò spoilero chi è ù.ù ).

Sta di fatto che Giulia ha colpito il mio cuore con una storia intensa che ho divorato in un paio di giorni.

Andiamo con ordine.

Ci troviamo a Grangeville, un paesino del Texas, dove vive Reina, o per gli amici Nina, una giovane ragazza di origini messicane, che arranca per sopravvivere, con una madre sempre ubriaca ed una nonna che è un immigrata clandestina.

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Per racimolare un po’ di soldi, fa lavoretti saltuari e tra questi le capita di fare anche la Babysitter per la famiglia Collins, una famiglia “bianca” che le chiede di badare al figlio, timido ed insicuro, di nome Jake.

Tra i due nasce una bella amicizia. Nina fa scoprire al ragazzino i film “vecchi” e gli insegna ad aprirsi al mondo ( ed anche a giocare a basket ). Un giorno però questa amicizia verrà troncata bruscamente, siccome Nina viene licenziata ( sia perché il loro rapporto sta diventando sia troppo stretto, sia per le origini messicane di Nina ) e Jake va via dalla città.

Nina nel frattempo, si unisce alla banda dei Tangos, dato che Angel, il ragazzo che ama ne fa parte. Una serie di avvenimenti ( oltre quello di Jake ) però portano Nina a capire che è giunta l’ora di cambiare vita.

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… e da qui c’è uno stacco di 6 anni.

Dopo questi sei anni molte cose cambiano nella vita della ragazza e molte persone che pensava fossero perse ritorneranno.

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La storia di Nina è raccontata in modo delicato dalla penna di Giulia.
Ci vengono introdotte tutte le sue paure e le sue speranze che ci fanno immedesimare nella vita di questa giovane donna, una vita fatta di stenti e di dolore.
La luce arriva con l’amicizia che si crea con Jake, infatti Nina riesce a buttare fuori tutte le negatività in compagnia del bambino.

Il culmine della vicenda ( metà del libro ) ci introduce in una realtà ben diversa. Nina, ormai adulta e con un bagaglio addosso non da poco, ritorna nella sua città dopo diversi anni e si ritrova ad affrontare persone lasciate alle spalle.

Il primo tra tutti è Angel, colui che da ragazza le faceva battere il cuore con quell’aria da duro dal fare protettivo. Ormai solo un residuo di quello che era stato un tempo. Ho amato particolarmente il loro riavvicinamento affrontando questioni lasciate in sospeso e emozioni passate.

Il secondo è senza dubbio Jake che, ritornato in città, non è più il bambino a cui preparava i sandwich al tonno il pomeriggio tra un film ed una chiacchiera.
Jake è quasi un uomo ed ora non più timido ed insicuro come lo era un tempo, anzi, molto popolare, giocatore di punta della squadra di basket e attorniato dalle Cheerleader.

Quando i due si rivedono e quasi come se non fossero mai passati anni ( seppur Jake sia cresciuto moooolto bene! ). Tra i due ritornerà quella complicità persa e mai assopita.

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Insomma, questo libro finisce sul più bello ( ri-grazie Giulia :@ ), difatti è il primo di una dilogia.

Ho trovato la scrittura fluida, interessante, con una bella storia da raccontare. Un libro scritto con eleganza e stile per una storia non proprio semplice da gestire.

Ho apprezzato molto l’idea delle Bande, anche se mi sarebbe piaciuto capirne meglio di più, ma forse il libro di per se non era incentrato sul tema delle bande rivali ( o forse ci sarà nella prossima parte ).

Insomma, io attendo con ansia il secondo capitolo che so già mi piacerà moltissimo *__*

voto5

RECENSIONE: Come Aeroplani di Martina Ingallinera

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Chicago, la Lawson Aviation Company viene colpita da un grave lutto: un incidente aereo ha causato la morte di tre persone e cambiato la vita di molti dipendenti, tra cui Alexander Lawson, il glaciale amministratore delegato, che non riesce a superare la morte della sorella.
Kenya, Cheryl Miller non aspetta altro che lasciarsi il passato alle spalle ed iniziare una nuova vita, per questo accetta con entusiasmo il posto vacante presso la LAC. I due si incontreranno e, tra passato e presente, scopriranno la verità sul disastro aereo e sulle proprie famiglie.
Le colpe dei genitori ricadranno sui figli?

Alexander e Cheryl, diversi come il Sole e la Luna, ma complementari, riusciranno a superare gli ostacoli che il destino si diverte a mettergli sul cammino?

recensione

Finalmente posso recensire questo libro, letto in anteprima grazie alla sua autrice.
Ho trovato questa storia molto dolce ed avvincente. I personaggi hanno un ottima caratterizzazione ed anche i personaggi secondari.

Ma partiamo dall’inizio.

Ci troviamo a Chicago, dove facciamo conoscenza con Cheryl, una giovane ragazza che dopo due anni in Kenya, ad aiutare la madre a salvare i cuccioli di elefante, viene accettata come PR per la stessa società dove lavora il padre, che non vede da tempo.

Dopo varie indecisioni alla fine accetta iniziando il suo lavoro nella Lawson Aviation Company ( LAC ). Un azienda che si occupa di costruzione aerea. Il suo capo è Alexander Lawson che, dopo una disgrazia accaduta alla sua famiglia, ha assunto il controllo dell’azienda diventandone Amministratore delegato.

Quando Cheryl arriverà in azienda si rende conto di dover avere a che fare con lo stesso uomo che il giorno precedente, durante una mostra, l’ha scambiata per una cameriera e con cui ha avuto un diverbio molto acceso.

Tra i due saranno subito scintille, dato che Alexander non farà altro che mettere in difficoltà la giovane PR.

D’altro canto però i due inizieranno ad avvicinarsi quando un giorno il nipote ( figlio della sorella di lui deceduta a causa di un incidente aereo ) scomparirà e sarà proprio Cheryl a trovarlo.

L’uomo, notando l’affetto del bambino verso la sua dipendente e scoprendo che questa non ha un tetto dove vivere, siccome a causa di un problema ha perso l’appartamento dove viveva, deciderà di far vivere Cheryl con lui e il nipote.

Da qui in poi i due cercheranno, con molta difficoltà, di mantenere il loro rapporto professionale.

Oltre questo però i due si avvicineranno ulteriormente perché insieme tentano di capire cosa è andato storto nell’aereo che ha fatto perdere la vita alla famiglia di Alexander e scopriranno, pian piano, che c’è qualcosa sotto che non quadra.

La storia, come già detto, è molto dolce. Scritta davvero bene e con dei personaggi ben articolati.
Cheryl, è divertente e frizzante, per quanto anche lei abbia dei problemi irrisolti che nasconde sotto i suoi sorrisi. Alexander è “Mr. Iceman”. All’impatto la sua figura è totalmente distaccata dalla ragazza, la osserva, ma quando andiamo a leggere i suoi capitoli, ci rendiamo conto che sotto tutta quell’apparenza, ha un cuore che batte.

I personaggi secondari, per quanto non si indaghi molto su di loro, rendono il libro armonioso.
I migliori amici dei due, portano con i piedi per terra i due protagonisti e Ryan, il fratello di Alexander, da il giusto pepe alla storia.

E’ un libro che ha un buon ritmo, seppur prenda un po’ troppa velocità negli ultimi cinque capitoli, lasciando un finale aperto che non ho amato particolarmente. E’ come se l’autrice si fosse resa conto che doveva trovare un finale adeguato e avesse accelerato di botto per mettere tutti i pezzi apposto e chiudere. Insomma, avrei speso dei capitoli in più per rendere omogenea la storia senza accelerazioni o tagliato parti ridondanti che non servivano poi troppo.

Ma tutto sommato è una storia che rileggerei perché, seppur il finale, ho apprezzato molto la dolcezza e il romanticismo dei due personaggi, che riescono ad essere migliori l’uno tra le braccia dell’altro.

voto4

RECENSIONE: Per il mio amore, Whiskey di Kandi Steiner

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Dieci anni d’amore, di perdita, di amicizia, di cuori infranti e di emozioni da gustare fino all’ultima goccia.

Dal primo momento in cui incontra Jamie, Brecks sa che la sua vita non sarà più la stessa.
Quel ragazzo dagli occhi ambrati diventerà il suo Whiskey, una irrinunciabile dipendenza. Mese dopo mese, anno dopo anno, errore dopo errore, la loro amicizia si fa sempre più complicata, e la loro attrazione sempre più inarrestabile.

Ma cosa fare quando il tempo e le circostanze sembrano essere sempre avverse?
Quanto duramente e quanto a lungo una donna può lottare per riappropriarsi del cuore dell’uomo che da sempre le appartiene?

Una storia cruda, appassionata e straziante, in cui il destino giocherà a tirare i fili del vero amore, in un turbinio di emozioni travolgenti.

Ci vuole più coraggio ad ammettere di amare qualcuno e di voler lottare per lui, che a lasciarlo andare per soffrire di meno.

recensione

Avete presente la sensazione di calore quando si termina un libro?
Ecco, questo è esattamente il libro che provoca questo tipo di emozione.

Alla fine della lettura mi sono ritrovata senza parole. Bello, davvero bello.

La storia di per se può apparire banale. Il concetto “migliori amici” che si rincorrono per anni è stato usato tante volte ( vedi “One Day” o “Scrivimi ancora” e non solo ), ma in questo caso la storia tra Jamie e Brecks, l’ho trovata diversa.

Dal primo momento che Brecks, vede Jamie è Amore. Ma la vita porta il suo amore a fare delle scelte.
Infatti Jamie, la prima volta che si conoscono, si innamora della migliore amica di B. e a lei tocca solo fare da terzo incomodo, osservandolo da lontano. Seppur Jamie non ignori mai Brecks e lei si senta così al sicuro con lui da confidargli cose che non aveva mai detto a nessuno.

Quando lui, va al college ( e di conseguenza viene lasciato dalla migliore amica di B. ), si perdono di vista per un anno. Fino a rincontrarsi nello stesso college. Ma le cose ora sono diverse perché B. è felicemente fidanzata.

Insomma, non posso raccontarvi tutto, perché è così pieno di imprevisti, colpi di scena e angst, che beh! svelarvi le cose sarebbe un crimine. Sappiate che il libro gira su un arco di tempo di undici anni … e vi ho detto tutto!

Ho amato pazzamente la crescita dei personaggi. Partiamo da quando hanno rispettivamente 17 e 18 anni fino ad arrivare a 28/30 anni. Di solito non mi rendo mai conto quando c’è uno spazio temporale nei libri.
Il personaggio è quello e di solito non cambia molto ( ovviamente è differente se il personaggio è bambino ). In questo caso ho seguito le sfaccettature di crescita di entrambi i personaggi, soprattutto Jamie, che dagli occhi di Brecks fa un evoluzione fisica, psicologica e sessuale, notevole. L’ho sentito ragazzo e adulto nelle pagine, immaginandomelo proprio come veniva descritto.

Un’altra cosa che ho amato tanto è stato il continuo paragonare l’amore di Brecks per Jamie, al Whiskey. Ogni capitolo viene introdotto da un titolo che riporta al liquore. Ovviamente non sono messi a caso, ma la protagonista tende a dare delle motivazioni all’interno del capitolo. Può descrivere una situazione o solo la figura di Jamie, che con il tempo da Whiskey si trasforma di Scotch.

Brecks si descrive come un alcolista che ha bisogno del Whiskey e che quando ne assapora un po’ subito le da alla testa ed è difficile smettere. Ne vuole sempre di più, fino a stare male. Mai descrizione più azzeccata.

Sono dipendenti l’uno dall’altra e a volte con risultati davvero disastrosi. Demoliscono ogni cosa che hanno intorno, non volendo.

In conclusione, se cercate un libro che voglia farvi vivere delle emozioni intense e pathos, io ve lo consiglio tantissimo. E’ un vortice di emozioni continuo. Brecks e Jamie sono due persone che si corrodono, ma si vogliono così intensamente che anche il lettore alla fine vuole vederli insieme. Sono due palle da demolizione, due caterpillar, ma che alla fine, tutto sommato, trovano un equilibrio.

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RECENSIONE: Bandit (Stolen Duet #1) di B.B. Reid

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Un’eredità scomparsa,
un figlio rapito,
un segreto pericoloso.

Lei era la sua ossessione.
Mian Ross farebbe di tutto per proteggere suo figlio, e quando capisce di non avere altra scelta,fa la cosa più pericolosa che esista: incrociare di nuovo il cammino di Angel Knight. Stavolta per derubarlo.
Lui era il suo peggior incubo.
Un uomo tanto potente quanto vendicativo come Angel non può tollerare che una ladruncola affamata gli sottragga qualcosa di così prezioso. Neanche se a farlo è Mian. Una ragazza che molto tempo prima aveva protetto e tenuto al sicuro,la ragazza che si era trasformata nella sua più grande ossessione. Ma stavolta non la farà franca e il prezzo di questa lezione sarà altissimo.
Niente è ciò che sembra.

recensione

Ed ecco il nuovo titolo della Always della mia Challenge personale.
Questo è il quarto libro sfornato da questa casa editrice e ne sono rimasta piacevolmente stupita.

Questo ( soft ) dark romance è da divorare, infatti l’ho letto in pochissimo cosa strana dato che non sono un’amante del genere.

Ma iniziamo dalla storia.
Siamo a Chicago e facciamo conoscenza con Mian ( My-an ) Ross. La sua vita viene stravolta quando il padre, mercenario alle dipendenze della famiglia Knight, viene dichiarato colpevole per la morte del capo della casata. Da quel momento in poi la ragazza viene affidata alle cure degli zii, ma quando una sera viene violentata e rimane incinta di questa violenza, questi la cacciano via di casa e l’abbandonano al suo triste destino.

Chiaramente Mian, non si perde d’animo e con un figlio a carico, cerca di vivere una vita dignitosa. Quando però perde il lavoro e non sa più come fare per vivere, decide di fare un colpo nella casa proprio di chi l’ha messa in quelle condizioni, ovvero, i Knight.

A capo della famiglia ora, però, c’è Angel.
Lui e la protagonista hanno un passato insieme.
Mian, dall’età di dieci anni e per i sei anni successivi ha vissuto con lui, innamorandosene. D’altro canto Angel, seppur cercasse di allontanarla in ogni modo possibile a causa della sostanziale differenza di età, ne è da sempre stato attratto.

La giovane riesce nell’intento. Ruba quello che può, ma viene presa dagli scagnozzi di Angel.
L’uomo, dopo la morte del padre aveva perso di vista la ragazza ed è sorpreso di rivederla, ma la lascia andare non curandosi del furto. Quando però ritorna nella magione, scopre che manca una cosa molto più importante di oro e gioielli. Dalla cassaforte manca il simbolo del potere dei Knight, ovvero il libro mastro, quello dove ci sono segnate tutte le persone che hanno usufruito delle loro prestazioni.

Da quel momento in poi, la vita di Mian non sarà più la stessa.

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Non vi racconto di più perché è davvero una storia contorta e complessa. Succedono così tante cose in ogni capitolo, che a volte si ha difficoltà a star dietro a tutto. Ma proprio il ritmo serrato della storia la rende così intrigante.

Ho trovato ogni singolo personaggio complesso ed accattivante. Dai protagonisti ai personaggi secondari.

Mian è una giovane donna che da principessa di “papà” si ritrova in un mondo completamente diverso. Reagisce in modo così spettacolare che lo stesso protagonista maschile ha difficoltà a capirla. Non ha problemi ad affrontare Angel, anzi gli tiene testa seppur lui non smetta mai di umiliarla sia fisicamente che psicologicamente.

Angel è stato una rivelazione. Diciamo che di solito i personaggi come lui non svelano le loro debolezze. Invece, già dalla prima pagina, scopriamo che sotto tutta quella facciata da capo mercenario, possiede una strana dolcezza che da carnefice lo fa diventare vittima.

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Ho amato particolarmente Lucas e Z.. Sono due personaggi che rendono la storia ben equilibrata. I due scagnozzi e “fratelli” di Angel, smorzano la tensione che si accumula durante tutta la storia, con degli interventi che mi hanno strappato un sorriso ogni volta.

Questa è una storia da cardiopalma e con un finale cliffhanger davvero infame. Fortunatamente è solo una duologia, quindi non bisogna aspettare molto per leggere cosa succede ( anche perché il secondo volume è già stato pubblicato ).

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In conclusione, se vi piacciono le storie intense, dal sapore dark e misterioso e con un amore travagliato, questo è il libro che fa per voi.

voto5

RECENSIONE: Città di Cenere (The Mortal Instruments #2) di Cassandra Clare

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Clary: vorrebbe che qualcuno le restituisse la sua vecchia, normalissima vita. Ma cosa può esserci di normale quando tua madre è in un coma indotto con la magia e tu sei una Shadowhunter, una cacciatrice di demoni? Valentine: è l’unica speranza che Clary ha per salvare la madre. Un uomo pericoloso, probabilmente pazzo, sicuramente spietato, che, fra l’altro, è suo padre. Jace: è il fratello che Clary non sapeva di avere. Bellissimo, magnetico ed esasperante, è disposto a tradire tutto ciò in cui crede, pur di aiutare il padre. E mentre a New York si moltiplicano gli omicidi, nella Città di Ossa scompare la Spada Mortale. Il sospetto è che dietro i delitti ci sia Valentine. E Clary si trova costretta a scelte che mai avrebbe voluto compiere.

recensione

Nelle puntate precedenti: Città di Ossa (The Mortal Instruments #1) di Cassandra Clare

Ed ecco il proseguo della saga di Shadowhunters.

SPOILER ALERT!

Ritroviamo Clary in crisi, perché scoprire che la persona di cui è innamorata è suo fratello ( beh! non è semplice da digerire ). Jace, cerca di allontanarsi da Clary, il suo “amore” sbagliato verso la sorella lo fa stare male ma non riesce a farlo.

Nel frattempo ritroviamo tutti al capezzale di Joyce, che è stata recuperata dalle grinfie di Valentine ed ora vegeta in un letto di ospedale.

Valentine d’altro canto, nell’ombra, progetta nuove minacce e con l’aiuto di uno stregone convoca un demone superiore che potrebbe aiutarlo nella sua battaglia.

All’istituto con la fuga di Hodge, giunge l’inquisitrice per processare Jace, per i fatti avvenuti nel libro precedente e con molta “cazzimma” rinchiude il povero Shadowhunter nella città silente in attesa di processo. Infondo è un pericolo e lei non vuole rischiare. Il caso vuole che mentre lui è dentro la prigione, arriva Valentine e ruba la spada dell’angelo ( uno dei tre manufatti donati al primo Shadowhunter da Raziel ) sterminando anche i fratelli silenti.

Ovviamente lascia in vita il figlio, ma quando avviene il recupero di Jace, l’inquisitrice non è molto convinta della sua innocenza.

Nel frattempo Clary, per distogliere la sua attenzione da Jace, perché essere innamorate del proprio fratello è … bleah! La ragazza decide di iniziare una relazione con Simon, il suo migliore amico, che vi posso assicurare che è una delle cose più oscene di tutta la serie. Mi fa più senso questa relazione che quella con Jace. Vi ho detto tutto.

Ad ogni modo, tutta la cricca viene richiamata dalla Regina Seelee, ovvero la regina delle fate e sono costretti ad andare da lei, per discutere delle misteriose morti di alcuni Nascosti. Le fate sono sempre state una figura abbastanza bizzarra per me e qui non sono da meno. Esseri particolari dalla pelle verde o blue, capelli fiorati etc. insomma allegorico e carino.
Al cospetto della madre delle fate per un errore di Clary, lei e Jace sono costretti ad una prova per uscire dal sottosuolo. I due si dovranno baciare.

Il trasporto con cui succede questa cosa fa andare in bestia Simon ( si perché è tipo cane da compagnia lo portano ovunque ), che una volta che vanno via, il ragazzo spinto da una forza nel sangue, si avventura nell’Hotel DuMort e … viene morso dai vampiri.

Rafael, il vice in carica dei vampiri, lo porta mezzo morto all’istituto e siccome non c’è nulla da fare per lui e dato che in precedenza quando era “topo” aveva bevuto sangue vampirico, l’unico modo per salvarlo è quello di renderlo un suo simile.

E così, Simon, diventa un Vampiro. Amen. Si perché per quanto lui sia petulante, questa trasformazione, lo rende molto più interessante.

Ad ogni modo, credo di aver già spoilerato troppo di questo libro. Vi dico solo che il finale vi lascerà con molti punti interrogativi. Troppi!

Mi piaciuto molto. Credo che i personaggi stiano seguendo un percorso molto lineare e con forti scossoni che possono solo renderli migliori.
Continuo a ribadire che questa saga l’avevo prepotentemente sottovalutata e sono felice di averla ripresa.

Link Amazon:
Città di Cenere di Cassandra Clare

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RECENSIONE: Come innamorarsi del capo di Whitney G.

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Il motivo che ti ha convinta ad andartene è lo stesso che ti spinge a restare

La mia lettera di dimissioni era pronta. Avevo finalmente deciso, dopo due anni infernali, di prendermi una rivincita sul mio capo, un individuo arrogante e insopportabile. Certo, anche sexy in modo ridicolo, ma non è questo il punto. Quello che non potevo aspettarmi è che avrei visto le dimissioni rifiutate per uno stupido cavillo legale del contratto, che mi obbligava a sopportare ancora le angherie dell’uomo più odioso sulla faccia della terra. E così adesso sono costretta a rimanere qui un altro po’, mentre rifletto piuttosto seriamente sull’eventualità di commettere un omicidio. Ci mancava solo una chiamata, nel bel mezzo della notte, a stravolgere nuovamente tutte le mie certezze…

recensione

Il nuovo romanzo che recensisco oggi è un office romance di Whitney G..
Non è la prima volta che leggo quest’autrice. Avevo già letto precedentemente questolibroqui e mi era piaciuto. Capo/assistente è quell’idea un po’ erotica che balena un po’ a tutte le donne ( come i pompieri, insomma ).

Solo che mi sono resa conto che sembra quasi un allungamento del libro che ho letto precedentemente, anche se mi è piaciuto molto.

Partiamo dalla storia e dai suoi personaggi.
Abbiamo lui ( lo gnocco di turno ) Preston Parker, giovane e spietato Amministratore delegato di una serie di alberghi di lusso in giro per New York e non solo. Che oltre ad apparire nelle milioni di copertine e tabloid con la sua vita intensa e ricca di donne, si diverte ad intimidire i dipendenti e soprattutto gli assistenti personali. I poverini o poverine, anzi le “Taylor” ( li chiama così, che siano uomini o donne perché non ha senso imparare il nome se poi vanno via dopo un giorno o due. ), per quanto vengano pagati tantissimo, vanno alla neuro in una settimana e abbandonano la posizione scappando a gambe levate.

Quando un giorno l’ennesimo “Taylor” getta la spugna ( perché oltre al vivere perennemente in ufficio è costretto a leggere i messaggi personali del capo e ne rimane scioccato, giuro che sono morta dal ridere ) e Preston scopre che qualcuno lo sta derubando nei suoi alberghi, pensieroso ed abbastanza infastidito, si ritrova a dover affrontare una nuova emergenza.

All’arrivo nel suo albergo, scopre che il ladro è solo Tara, una giovane che non riesce a trovare un lavoro nella “magica” New York e che siccome non ha il becco di un quattrino, si finge uno degli ospiti dell’albergo per fare colazione e rubare quello che può. Preston ne rimane folgorato, sia per la capacità di rubargli le cose sotto al naso, sia per il suo temperamento e le offre il ruolo di assistente.

Tara ne è entusiasta, sia per lo stipendio esorbitante che per i benefit aziendali, solo che con il passare del tempo vorrebbe solo farlo fuori. Quello che la contraddistingue dalle altre “Taylor” e  che lei non si fa mettere i piedi in testa dal suo “capo”, cosa che eccita ed affascina il rampante amministratore delegato. Quando finalmente decide che è giunta l’ora di andare via da lì, Preston gli rende la vita un inferno … ed è proprio qui che inizia il libro.

Devo dire la verità questo libro mi ha divertita molto. I battibecchi tra i due sono fantastici e mi è piaciuta l’idea che ad un certo punto le carte si invertissero. Sono andata in un brodo di giuggiole quando Preston mentre attende Tara ad un pranzo ordina per lei esattamente quello che avrebbe ordinato ( facendoci capire quanto bene conosca la donna ). Sembra una cosa stupida, ma in quel momento riusciamo a capire cosa provi lui per la giovane assistente.

Ho amato davvero tanto “il segreto del fratello” ( devo scrivere così perché sennò spoilero ), ma sappiate che il cambiamento di Preston avviene in quell’istante e sarà un cambiamento spettacolare.

In conclusione, il libro mi è piaciuto molto. La storia mi è piaciuta molto. I personaggi mi sono piaciuti molto e … insomma, io ve lo consiglio, soprattutto se vi piacciono gli amori nati sul posto di lavoro e con un capo un po’ Bad.

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RECENSIONE: Le concubine del pianeta Gomoro di Lidia Calvano

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Zofar, un pianeta sterile e radioattivo, dove gli uomini sono sfruttati come forza lavoro e le donne sono schiave: è questa la punizione per una stirpe che si è ribellata alla crudele conquista degli umanoidi di Alpharian.
Tra le schiave, la rossa Ester suscita l’interesse di Oroder, il soldato che la sceglie come concubina per portarla con sé sul lussureggiante Gomoro, l’harem degli alphariani. Ma cos’ha davvero di speciale Ester?
Oroder non è spietato come il suo popolo e tra lui e la concubina scoppia un’attrazione che si tramuta ben presto in un sentimento travolgente. Ester tuttavia è chiamata a una scelta: seguire le ragioni del cuore o obbedire all’appello dei suoi simili che reclamano vendetta.
Una storia intrigante e passionale, sullo sfondo di scenari apocalittici e di guerre planetarie, che non risparmia batticuori e colpi di scena sino all’ultima pagina.

recensione

Partiamo con la prima Recensione dell’anno.
E lo si fa proprio con una Collaborazione.

Questa è una collaborazione con la casa editrice Emma books. Una casa editrice digitale dove molte autrici emergenti ed affermate pubblicano i loro scritti.

Ero molto scettica all’inizio. Il libro è molto piccolo e non credevo che potesse avere una storia interessante. Peccato che mi sia totalmente ricreduta. In così poche pagine, l’autrice ha saputo regalare a noi lettori una storia degna e avvincente. A volte scrivere un libro non deve per forza comprendere molte pagine, anzi, se l’autrice sa scrivere, può tranquillamente regalare una storia fantastica in poche righe.

Ma partiamo dall’inizio.
Ci troviamo a Zofar un pianeta devastato dalla guerra tra due popoli. Il popolo del pianeta, i Zofariani sono dominati da questi umanoidi ( in stile Blade Runner ) gli Alphariani. Gli uomini di Zofar vengono portati nei campi di lavoro e le donne selezionate tra di loro e divise in due gruppi. Una parte di queste donne chiamate fattrici, viene usata per essere fecondata in modo da creare nuovi Zofariani, da utilizzare come forza lavoro ( ovviamente solo i maschi ), mentre l’altra parte vengono utilizzate come schiave del piacere.

La nostra protagonista, Ester, è una di quest’ultime. La sua particolarità è che ha una chioma rossa. Infatti è forse una delle ultime a possederla. Questo le da un vantaggio poiché gli umanoidi amano particolarmente le donne con quel colore di capelli.
Quindi Ester viene presa e condotta da Oroder, un generale che cerca una concubina tra le donne del pianeta. Il timore iniziale di Ester è quella di essere trattata in modo brutale, a causa sia dei racconti di tutte le donne che ha incontrato ma anche per la poca delicatezza degli umanoidi dato che le usano per il loro piacere e basta.

La fortuna vuole che Oroder non sia così. L’umanoide è gentile nei suoi confronti e per quanto all’inizio tra di loro ci sia una certa freddezza le cose mutano. Ester, dopo un periodo di tempo e conquistando l’umanoide, viene condotta a Gomoro, il pianeta base degli Alphariani. Lì incontrerà altre concubine come lei, che vivono in una bolla fittizia di perfezione e lusso.

Da questo momento in poi Ester, oltre a salvare la sua vita, dovrà salvare anche la vita di Oroder a causa dell’imminente guerra tra ribelli e umanoidi.

Il finale per quanto affrettato l’ho trovato molto coerente con la storia, seppur avrei voluto leggerne di più.

Come dicevo prima, la storia, per quanto breve, è ben strutturata. L’autrice ha saputo dare vita ad un racconto avvincente, senza far perdere il filo al lettore. Non tralasciando niente e spiegando in breve i fatti precedenti, senza risultare troppo prolissa.

Certo nella sua brevità, ci sono delle cose che avrei approfondito meglio, ma credo che sia la bellezza di questo libro. Breve ed incisivo.

Insomma, lo consiglio davvero, perché avevo già sentito parlare della Calvano, ma adesso ho la certezza che sia anche un ottima scrittrice.
Quindi se vi piacciono gli umanoidi, storie d’amore e avventura, questo è il libro che fa per voi.

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RECENSIONE: La corte di rose e spine (A Court of Thorns and Roses #1) di Sarah J. Maas

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“Un paio di occhi dorati brillavano nella boscaglia accanto a me. La foresta era silenziosa. Il vento non soffiava più. Persino la neve aveva smesso di scendere. Quel lupo era enorme. Il petto mi si strinse fino a farmi male. E in quell’istante mi resi conto che la mia vita dipendeva da una sola domanda: era solo? Afferrai l’arco e tirai indietro la corda. Non potevo permettermi di mancarlo. Non quando avevo una sola freccia con me.” Una volta tornata al suo villaggio dopo aver ucciso quel lupo spaventoso, però, la diciannovenne Feyre riceve la visita di una creatura bestiale che irrompe a casa sua per chiederle conto di ciò che ha appena fatto. L’animale che ha ucciso, infatti, non era un lupo comune ma un Fae e secondo la legge “ogni attacco ingiustificato da parte di un umano a un essere fatato può essere ripagato solo con una vita umana in cambio. Una vita per una vita”. Ma non è la morte il destino di Feyre, bensì l’allontanamento dalla sua famiglia, dal suo villaggio, dal mondo degli umani, per finire nel Regno di Prythian, una terra magica e ingannevole di cui fino a quel momento aveva solamente sentito raccontare nelle leggende. Qui Feyre sarà libera di muoversi ma non di tornare a casa, e vivrà nel castello del suo rapitore, Tamlin, che, come ben presto scoprirà la ragazza, non è un animale mostruoso ma un essere immortale, costretto a nascondere il proprio volto dietro a una maschera. Una creatura nei confronti della quale, dopo la fredda ostilità iniziale, e nonostante i rischi che questo comporta, Feyre inizierà a provare un interesse via via più forte che si trasformerà ben presto in una passione dirompente. Quando poi un’ombra antica si allungherà minacciosa sul regno fatato, la ragazza si troverà di fronte a un bivio drammatico. Se non dovesse trovare il modo di fermarla, sancirà la condanna di Tamlin e del suo mondo…

recensione

Recuperiamo le recensioni arretrate. Eccomi qui a parlarvi di uno dei fantasy estivi che ho letto … e Amato dall’inizio alla fine.

Ho deciso di dividere i tre libri. In primo luogo perché il terzo non ho ancora avuto il tempo di leggerlo ( ç___ç ce la farò ) e in secondo luogo, perché penso che siano dei libri così ben scritti che hanno bisogno ognuno di una recensione a parte.

Quindi partiamo dal primo. Questo libro era attesissimo o almeno lo era per me, siccome da quando ne sono venuta a conoscenza era, purtroppo, solo in lingua inglese. E quindi siccome sono una capra a leggere in lingua ( rettifico: Non sono proprio una capra, ma soffro di una cosa chiamata lentezza cronica ), ho atteso che qualche casa editrice decidesse di pubblicarla e quindi “Grazie” Mondadori.

La storia inizia subito ad immergerci nel mondo di Freye la nostra protagonista, nata in un luogo dove gli umani sono stati relegati in un pezzo di terra donatogli dai Fae. Una razza che domina il regno di Prythian. Ma questa razza non è tutta campanellini e fiori, agli occhi della protagonista sono bestie e assassini. Infatti il libro inizia proprio con la nostra protagonista immersa nella caccia, siccome la sua famiglia, finita in povertà non ha risorse e quindi lei è costretta a cacciare per sfamarli. E li si imbatte in un lupo che però lei riconosce come Fae e lo uccide, senza rimorsi. Però questo omicidio, aizzerà contro di lei e la sua famiglia una bestia con cui fa un patto per salvare le sorelle ed il padre. E quindi verrà portata nelle terre dei Fae, con precisione alla corte di Primavera. Una delle sette corti del Regno di Prythian. In questa corte aleggia una maledizione, tutti i Fae che ne fanno parte indossano una maschera e anche il suo Signore Supremo ( High Lord ), ovvero la bestia che l’ha “rapita”. Freye, scopre che la “bestia” altri non è che Tamlin, Signore Supremo della corte che ha la capacità di trasformarsi in qualsiasi animale lui voglia e concedere lo stesso dono a chiunque della sua Corte. Infatti il “lupo” ucciso da Freye è proprio uno di questi.

La ragazza entra a far parte della corte con molta reticenza, siccome odia quella razza a causa di eventi passati ai danni del suo popolo. Ma scopre che Tamlin non è un Fae qualunque e lentamente inizierà ad innamorarsi di lui e della sua gente. Fino a scoprire la motivazione della Maledizione, che il caso vuole, solo lei può spezzare.

Non vi racconto null’altro, perché la storia è ricca di avvenimenti ed ha un filo logico e ben delineato quindi è abbastanza complicato da spiegare, ma sappiate che vi lascerà con il fiato sospeso fino all’ultima pagina ( soprattutto all’ultima pagina O.O ).

… ovviamente la storia è ispirata alla fiaba della Bella e la Bestia ( eh beh! ). Devo dire la verità, questa postilla non mi ha infastidito molto ( cosa che succede quando so che le storie si ispirano a qualche altro racconto ), anzi l’ho trovata davvero ben fatta e non copiata. L’autrice si ispira, ma poi ci regala una mitologia completamente originale.

La protagonista, Freye, è un personaggio che si evolve e cambia nel corso del libro. La vediamo inizialmente come una ragazzina che ha vissuto la povertà e la fame che cerca di essere forte. Questa forza cresce con lei nel corso della storia e diventa una dote che l’aiuterà in tutti i modi possibili.

Tamlin è un personaggio ambiguo. Soprattutto ora che ho letto il secondo libro ( -.- ma di questo ne parleremo nella prossima recensione ). Non riesci a capire mai pienamente cosa pensa. Algido, distante ma ad un tratto totalmente attratto dalla protagonista, ovviamente non è che da una pagina all’altra il personaggio diventa attratto da lei. Come dicevo prima, l’autrice è stata brava a far evolvere le situazioni insieme ai personaggi, talmente brava che il personaggio di Tamlin l’ho adorato ( almeno adesso ù.ù ).

E Dulcis In Fundo … Rhysand! Il Signore Supremo della corte della notte. Che ci viene presentato in modo così controverso che facciamo fatica a farcelo piacere. E la Maas è stata geniale con il suo personaggio, portando il lettore ad odiarlo un po. Come se lui fosse prevalentemente cattivo … cosa che si ribalta totalmente alla fine del libro. Insomma, io dopo averlo odiato con tutte le mie forze ( non comprendendo perché il mondo lo amasse tanto! ) … sono stata costretta a cambiare idea … e ciao Tamlin!


Ho un problema con Henry Cavill ultimamente, lo metterei ovunque *___*

In conclusione, la Maas ci regala una perla di fantasy. Certo, è un Young adult e come tale va preso, però a me è piaciuto davvero tanto.
La storia, i personaggi, l’ambientazione … anche i Fae che di solito odio leggere mi sono piaciuti.
Insomma, se amate i fantasy con un po’ di romance e tanta avventura vi consiglio questo libro … tantissimo!

voto5

RECENSIONE: L’inizio del gioco (The Ivy Chronicles #1) di Sophie Jordan

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trama

Non sempre ciò che abbiamo sempre desiderato è anche ciò di cui abbiamo bisogno…

Fin da quando riesce a ricordare, Pepper è innamorata del fratello della sua migliore amica. Hunter è l’uomo perfetto, la chiave per ottenere tutto ciò che lei ha sempre desiderato: sicurezza, stabilità, una famiglia. Ma se vuole realizzare i suoi sogni, Pepper deve fare in modo che Hunter si accorga di lei, che smetta di vederla solo come “l’amica di sua sorella” e che inizi a considerarla una vera donna. Certo lei non può contare su una grande esperienza in fatto di uomini, ma ha intenzione di rimediare passando da principiante a esperta del sesso con l’aiuto di qualcuno che sa il fatto suo. E le sue compagne di università sembrano avere il candidato ideale. Solo che il barman Reece non è affatto come Pepper se l’aspettava. È fantastico, d’accordo, ma è anche pericoloso, profondo, con un passato tormentato. Presto le “lezioni di seduzione” iniziano a sconvolgere le vite di entrambi, perché nessuno sa cosa può succedere quando si superano i preliminari e si fa sul serio…

recensione

Ogni tanto, quando non so che libro scegliere dalla mia vasta libreria digitale, estraggo a sorte un numero e leggo il libro che ha vinto la mia lotteria personale.
Questo è uno di quei casi. A volte mi va bene, altre un po meno. In questo caso è stato un “Ni”.

La storia è già sentita. Lei, Pepper, è innamorata da sempre del fratello della sua migliore amica, ma non ha alcuna esperienza con gli uomini. Quindi grazie alle sue due compagne di stanza un po’ modaiole e amanti dei party, viene coinvolta a fare esperienza con il barista di un locale che frequentano. Il suddetto barista si dice abbia molta esperienza con le donne. Quindi la nostra protagonista decide di tentare di sedurre il ragazzo.

Pepper, però scopre che il barista in questione è lo stesso giovane che il giorno prima l’ha aiutata con la macchina in panne mentre tornava a casa ( i casi eh! ). Dopo una serie di tentativi riesce ad attaccare bottone con Reece, tatuatissimo e molto ricercato dalle donne. Il giovane però non sembra come lo descrivono, anzi, sembra quasi come se non cercasse di portarsi a letto nessuna donna, mentre invece sembra affascinato dalla protagonista, proprio a causa del suo essere totalmente impacciata ed incapace di attaccare bottone.

La storia procede con una serie di momenti divertenti e vari colpi di scena, ma non mi ha entusiasmata molto. Ho trovato abbastanza assurdo il fatto che la protagonista per fare “esperienza” decida di usare il povero Reece, infatti in più parti della storia avrei voluto prendere a sberle Pepper e il suo essere tanto ottusa. Le amiche invece le ho trovate particolarmente superficiali come se per aiutare a sbloccare la situazione della giovane le serva per forza un fantoccio di sesso maschile.

Reece d’altro canto è un bel personaggio, con una solida moralità a causa di una serie di eventi che hanno modificato la sua vita, facendolo diventare il personaggio che è.

Ho storto il naso sul finale particolarmente veloce e no sense, insomma avrei voluto un finale decente, ma infondo questo è solo il primo libro di una trilogia. Ogni libro racconterà le vicende delle tre coinquiline e se penso già che il secondo parla di Emerson ( l’amica festaiola di Pepper ) inizio già a sbadigliare.

La cosa più divertente di questo libro è la copertina, totalmente fuori contesto ( per quanto una scena simile ci sia, anche se completamente diversa ), insomma … carino per una lettura leggera, ma avrei potuto leggere di meglio!

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