RECENSIONE: Cruel ( Red Oak Manor Collection #6 ) di Debora C. Tepes

La vita non è mai stata clemente con Caleb Klein.
Il dolore e l’abbandono hanno segnato la sua strada sin da quando era bambino, e gli hanno insegnato a proteggere il cuore col filo spinato.
Il passato l’ha reso determinato, a tratti cinico e spesso crudele.
Ed è così che è riuscito a formare la sua banda di criminali, disperati e sperduti come lui, costretti a crescere tra le mura di Red Oak Manor. Insieme, sono indistruttibili. Colpo dopo colpo, costruiranno la loro fortuna e saranno finalmente liberi.
Ma poi c’è lei, Violet.
Lei, con i suoi capelli corvini e gli occhi che sanno leggere oltre i muri che Caleb ha eretto per proteggersi.
Lei, il suo punto di forza.
Lei, la debolezza che potrebbe ridurlo in cenere.

La prima volta che ha incontrato Caleb, oscuro come un angelo caduto e bello da spezzare il fiato, Violet Winters era solo una bambina.
Lui è il suo crudele riflesso, il buio che la nasconde e la protegge.
È il suo capo, colui che per primo ha creduto in lei e ha sanato le ferite del suo passato, permettendole di entrare nella banda e di farne la sua famiglia.
Ma c’è un prezzo da pagare, per riuscire ad arrivare al suo cuore. Ci sono spine da cui lasciarsi ferire, rovi che l’avvolgeranno, strappandole l’anima.
Perché Caleb è il purgatorio che dovrà attraversare per poter rinascere, a qualunque costo.

Ed ecco la sesta recensione, del sesto libro, del sesto componente, della sesta autrice ( ok! la smetto! ) della Red Oak Manor Collection.

Oggi parliamo di Cruel di Debora C. Tepes.

Devo dire che questo libro si discosta leggermente dai libri precedenti, perché oltre all’intro del personaggio che ci introduce alla sua vita all’interno del maniero, Caleb scompare dalle vite dei suoi compagni di orfanotrofio. E forse questo netto stacco con gli altri membri della Collection può far rimanere un po’ spiazzati.

Ma a mio dire, questo stacco ci ha fatto prendere un respiro diverso ( seppur qui di respiro ce ne sia ben poco .)

Caleb, lo avevamo già conosciuto nei libri precedenti. Amico quasi fraterno di Dylan ( il protagonista di Stuck ), in questo libro ci ritroviamo al maniero un paio di mesi prima che lui lo lasci a causa della sua maggior età. Caleb, con le sue doti, capisce che per sopravvivere dopo il maniero deve fare ciò che gli riesce meglio ovvero rubare. Quindi, quando al maniero arrivano dei nuovi ragazzini, prende sotto la sua ala protettrice due fratelli, Jonah ed Ezra, e un ragazzino che sembra promettente, Kristian. Caleb insegna loro la sottile arte del raggiro, ma nascosta dietro l’ombra c’è Violet, una ragazzina che gira sempre intorno a Caleb e che sembra non volergli dare tregua.

Riuscirà Caleb a realizzare il suo sogno?

Partiamo con il dire che a me questo libro è piaciuto. Caleb è un personaggio davvero complicato, psicopatico al punto giusto e con qualche eccessivo problema di gestione della rabbia. Un Mix letale.

Violet, che avevamo “conosciuto” anche in Wrong, tramite i messaggi che mandava a Tyler, è una sopravvissuta e fin da bambina sfida Caleb per ogni minima cosa, sta di fatto che però nella sua stranezza il suo obiettivo è sempre stato solo uno: Caleb.

Questo libro è davvero accelerato. Nella seconda parte, oltre al salto temporale di vari anni, ci ritroviamo dei personaggi completamente diversi, con delle emozioni diverse ed una vita adrenalinica.

Era la prima volta che leggevo Debora C. Tepes, e devo dire che mi è piaciuta molto la sua scrittura. Seppur questo non sia proprio il mio genere, devo dire che alcune scelte le ho apprezzate, e seppur avessi voluto prendere più volte Caleb e dargli una picconata sui denti, alla fine, nel suo complesso mondo, ci sono entrata.

Ci sono molti momenti che vi faranno saltare giù dalla sedia e altri dove l’aria si surriscalda. Questo libro ha tutte le carte in regola per piacere a chi è amante dei Bandit ed Dark.

Insomma, come al solito vi invito a leggere questa serie di libri, perché ogni storia vi trascinerà nel mondo di Red Oak e dei suoi protagonisti!

RECENSIONE: Misfit di H. Holmes

Quanto lontano è troppo lontano? Chiedetevi: quali sono le linee che non oltrepassereste mai, in nessuna circostanza? Cosa è imperdonabile? Ingiustificabile? Deplorevole. E se qualcuno che amate fosse dall’altra parte di quella linea? La attraversereste, se significasse vendere l’anima al diavolo in cambio della loro libertà? Beh, io sono il tuo peggiore incubo e mi chiamano Misfit. Io aggiusto le cose. Persone, problemi. Il tuo cuore spezzato con il mio sesso. La lista è infinita. Fino al giorno in cui mi sono imbattuto in un bellissimo Angelo che ha estratto il male dal mio midollo osseo.

Ed eccomi finalmente a parlarvi del primo libro di un’autrice straniera della Royal Books Edizioni.
Ok! Tecnicamente questa è una novella, prequel, di una futura serie che la stessa CE pubblicherà, e per farci ambientare a questa nuova storia ci ha fatto conoscere meglio la figura di Misfit.

Misfit è un “risolutore” un uomo senza scrupoli che viene chiamato per gestire “compiti” un po’ sporchi. Diciamo che è colui che si sporca le mani senza lasciare traccia.
Un giorno però, nella vita di questo personaggio abbastanza complesso, succede un evento che gli cambia la vita.

Dopo un incontro con un potenziale cliente, nel vicolo di una stradina, trova una donna priva di sensi che è stata picchiata brutalmente. Appena la vede, non sa se lasciarla li o aiutarla. Ovviamente protende per la seconda opzione, e proprio grazie a questa sua scelta tutto il suo mondo cambierà.

Ivy, la protagonista femminile, e la ragazza che viene trovata mezza morta in strada, è una ragazza che sta cercando il fratello, di cui purtroppo ha perso le tracce, quando però sembra essersi avvicinata alla soluzione viene malmenata e lasciata agonizzante.

Quando la sua vita si intreccia con quella di Misfit, che ovviamente all’inizio non sa se fidarsi o meno, tutto cambia prospettiva e l’uno diventa il tutto dell’altra.

Come vi ho già detto prima, questa è solo una novella di introduzione ad un’altra storia con altri personaggi. La Holmes, ci introduce in una storia molto più articolata di quello che è, perché Misfit è solo un piccolo personaggio di un disegno molto più grande.

Per quanto breve, ho apprezzato molto questa storia. In poche pagine ( con dell’ottimo spicy ) la Holmes, ci introduce in una storia interessante, con un personaggio davvero complesso che però, grazie ad Ivy, fa cadere la maschera di risolutore. Condensare una buona storia in poche pagine senza lasciare il lettore appeso ad un filo e al nulla di fatto è un ottima spinta per leggere l’intera serie.

Quindi, io vi consiglio questa novella, in attesa di una storia che si pregusta davvero al cardiopalma.

PER ACQUISTARE IL LIBRO CLICCA QUI!

RECENSIONE: Il Nostro secondo appuntamento & Il Rumore della felicità di Lorna Olivero

La vita di Luna ruota attorno alla realizzazione personale, è una donna tenace, caparbia e soprattutto pragmatica.
Ha un obbiettivo e intende realizzarlo con tutta se stessa: aprire
una libreria, un luogo in cui perdersi per poi ritrovarsi tra le pagine di un libro. L’amore non è contemplato nei suoi piani per il futuro, le basta avere al suo fianco gli affetti di sempre per colmare quel vuoto che sente premere nel profondo del petto. L’abbandono del padre ha lasciato in lei una traccia indelebile. Ecco perché Luna non riesce a credere nell’amore, lo teme, lo rifugge, gli uomini per lei sono solo uno sfizioso passatempo. Ma
il destino alle volte ci obbliga a sollevare lo sguardo, a rimettere in discussione le nostre convinzioni, a credere di nuovo in quel sentimento che ci ha tanto delusi.
Un evento inaspettato, il racconto di un’amicizia profonda, l’importanza di credere nei propri sogni e di aprirsi a nuove ed emozionanti possibilità. Perché l’amore arriva proprio quando non lo stiamo cercando.
Una storia romantica capace di commuovere, l’incontro di due anime affini che vogliono trovare il loro posto nel mondo.

Ed eccomi qui a recensire questo libro, di cui ancora ringrazio l’autrice per la copia cartacea in omaggio *___*

Ma non procrastiniamo lo abbiamo già fatto abbastanza.
Purtroppo, come già detto nella recensione video che ho fatto tempo addietro, questo libro non mi è piaciuto molto, ma non per la storia in se ( che tutto sommato è un ottima storia ) ma per i vari contesti di troppo che a mio parere potevano essere sfoltiti.

La storia ci porta nella vita di Luna, che un giorno molla tutto per inseguire il suo sogno: aprire una libreria ( il sogno di tutti direi XD ). Questo la porta il società con la sua migliore amica Caterina. Quindi le due iniziano questo progetto insieme.

Luna è una donna che ha sempre sofferto per amore. Si è lasciata travolgere dalle storie così tanto, che all’ennesima batosta ha deciso di scappare da questa, per quanto continui a cercare il “principe azzurro”. E dopo vari buchi nell’acqua alla fine lo trova in Federico.

Ora, come dicevo, la storia di per se è interessante. Lorna, fa affrontare alla sua protagonista varie sfide. La perdita, il dolore, l’abbandono, la riscoperta di se stessa, insomma, Luna è un personaggio particolarmente interessante, che non fa perdere l’attenzione sulla sua vita al lettore.
Federico, è un po’ il principe azzurro delle fiabe. E’ un uomo che conquista e che soprattutto si scopre man mano nella storia, catturandoci con i suoi modi affabili e lasciandoci senza parole.

Il problema di questo libro però e che succedono davvero molte cose. Quando sembra tutto finito, un altro “dramma” si affaccia nella vita della protagonista e a volte questi escamotage non sono facili per il lettore, perché appesantiscono la lettura e non invogliano a continuarla. In più quando sembra che il “cattivo” sia sconfitto, ne arriva un altro. E tu chiedi pietà per te e per la protagonista.

Credo che sia stato tutto un po’ confuso, ma soprattutto in alcuni momenti anche ripetitivo, per esempio, mi sono ritrovata più volte a leggere gli stessi eventi che succedono nel capitolo precedente e che la protagonista rispiega al suo migliore amico Luke. Il problema di questo libro, credo, che sia l’editing poco approfondito, perché con un editing corretto, tutta la storia avrebbe preso una piega decisamente migliore.

I punti d’impatto, la protagonista decisa, l’amore che sboccia e cresce, i picchi di trama, ci sono tutti, ma purtroppo non valorizzati.

Chiaramente, come al solito, ci tengo a ribadire che questo è SOLO il mio punto di vista che potrebbe essere diverso dagli altri, però per me questo non è stato un libro perfetto, ma lo sarebbe potuto essere.

Insomma, credo non ci sia altro da dire, ringrazio ancora Lorna per il libro e, ovviamente, spero di leggere altro scritto da lei.

RECENSIONE: Teach me ( Series ) di Margherita Fray

«Dove c’è tanto odio, c’è tanto amore» sparo, non troppo convinta che possa essere definita un’argomentazione e figurarsi una risposta.
Mi fissa ed è evidente che non sia convinto della mia risposta.
«Quindi la sua ostilità è dovuta a un celato amore nei miei confronti?»


Morgan Williams non crede ai suoi occhi quando vede entrare in aula un nuovo professore di Letteratura Inglese al posto della sua adorata Mrs. Tutcher. Chi è? E perché ha osato sostituire la sua professoressa adorata? Non importa quanto lui sia sexy, bellissimo, assolutamente attraente e persino intelligente, lei non proverà mai simpatia per uno del genere, che potrebbe di certo fare il modello, ma non l’insegnante. Cameron Wilde ha gli occhi più azzurri che Morgan abbia mai visto, recita Shakespeare a memoria, lui sa scherzare con gli alunni, sa essere insolente con classe, e si rivela più capace di quanto lei si aspettasse, perché Cameron Wilde è speciale e si avvicina pericolosamente al suo uomo ideale, ma è un professore, il “suo” professore, e una ragazza all’ultimo anno di superiori non può innamorarsi di un docente. Questo non è possibile.

Un amore nato tra i banchi di scuola in situazioni imbarazzanti e divertenti, dove sono le emozioni che travolgono e non lasciano scampo, anche se proibite. Non si può imbrigliare un sentimento, per quanto questo faccia male e sembri impossibile.

10/02/2022

Avevo già scritto la recensione di questo libro. Nel 2018 avevo letto solo il primo, con la premessa di leggere il seguito. Questo non è mai accaduto!

Fortunatamente, la Royal books, ha rispolverato questa perla dandogli nuova luce e nuovo editing.
Si perché per quanto avessi amato da morire questa storia, purtroppo non ne avevo apprezzato l’editing siccome a volte era tutto davvero too much e bisognava tagliare qualcosa.

Chiaramente ora questo è un libro decisamente PERFETTO.
L’edizione attuale, comprende tutti e tre i libri della serie, ovvero, Teach Me, Just a Crush e Last Chapter ( più chiaramente le due novelle )

Ritrovarsi di nuovo tra le braccia di Cameron Wilde anche a distanza di anni è sempre una gioia, ma il bello è che ho potuto conoscere meglio ( cosa che non avevo fatto prima ) Alex e Michelle e la loro storia d’amore.

Insomma, due storie, due Age Gap, ed il tempo che passa.

Last a Chapter è la ciliegina sulla torta di una storia davvero bella che vi terrà incollati alle pagine per tutto il tempo.

Comunque vi lascio la recensione che ho fatto diverso tempo addietro, anche perché l’entusiasmo è lo stesso! E’ in questa nuova veste tutto si è amplificato e migliorato.

Io davvero ve lo consiglio!

30/07/2018

E’ da un po’ di tempo che non mi sento a mio agio a leggere i Young Adult, soprattutto se prima erano delle storie scritte su EFP ( l’equivalente di Wattpad agli inizi del 2000 ) . Forse proprio a causa della mia età. Ma sta di fatto che ogni volta che leggo uno di questi libri, mi viene solo da pensare a quanto siano infantili i personaggi e la mia attenzione cala.

Con questo libro no! E’ stato un libro inaspettato e l’ho amato dalla prima all’ultima pagina.
La storia è molto semplice, ma proprio nella sua semplicità mi ha colpita.

Ci ritroviamo catapultati nella vita scolastica di Morgan Williams. Studentessa modello, amante della Letteratura inglese che ambisce a frequentare una delle università della Ivy League: la Columbia.
Il sua vita però cambia totalmente quando nel suo mondo entra a far parte Cameron Wilde, sostituto di Letteratura della sua amatissima insegnante d’inglese.

Morgan non prende molto bene il nuovo professore ed inizia una guerra silenziosa con lui. Ovviamente le frecciatine da entrambe le parti sono d’obbligo.
La guerra di Morgan però ha vita breve siccome lentamente il suo odio si tramuta in qualcosa di diverso.

Non vi dirò altro perché è così carico di pathos, questo libro, che non riesco a scrivere  di più.

Il personaggio di Cameron è FANTASTICO.
E’ un giovane professore molto alla mano e divertente. Le sue interazioni con la protagonista sono divine e ti fanno innamorare di lui e della storia praticamente subito.

Ho avuto un brivido di piacere durante i capitoli di Capodanno ( capitoli che potete ritrovare dal punto di vista di lui in “Quickie” il piccolo estratto gratuito che ho adorato ).

La scrittura dell’autrice è genuina ed interessante. Non si perde in voli pindarici e ci regala un ritmo accattivante e scorrevole.

Io lo consiglio davvero tantissimo perché mi ha fatto sognare e mi ha immerso nel mondo di una studentessa come Morgan, cosa che da molto tempo non mi succedeva più.

Insomma l’ho amato ( l’ho già detto vero? ).

ps. Margherita se scrivi un seguito fallo presto … Ti prego! *____*

voto

RECENSIONE: Wrong ( Red Oak Manor Collection #5 ) di Valentina C. Brin

Tyler Blake, quarterback dei Lions e re del suo liceo, ha sempre desiderato avere una famiglia. È stato adottato quando aveva dieci anni, e se i signori Blake gli hanno donato una casa e l’amore che non ha mai avuto, Luna, la loro figlia naturale, gli ha dato tutto il resto.
Lei è la sua migliore amica, la sua forza, la sua àncora.
E soprattutto è il suo segreto più grande.
Luna Blake farebbe di tutto per Tyler. L’ha protetto dai bulli quando erano piccoli, e nonostante non condividano lo stesso sangue, quel ragazzone innamorato del football è il suo unico e preziosissimo fratello. Ma non è più il bambino impaurito che i loro genitori hanno portato a casa sette anni prima: è diventato un incontrollabile concentrato di rabbia e incoscienza e lei non ne capisce il motivo. Un motivo che Tyler, invece, conosce bene. Perché nonostante Luna sia sua sorella, è irrimediabilmente attratto da lei.
Starle accanto è un’agonia, desiderarla senza poterla avere è una tortura, stordirsi con l’alcol e le ragazze è l’unico modo che conosce per non cedere. Perché se lui la tocca, perde tutto: la testa, il football, l’amore dei suoi genitori.
Lasciarsi andare è fuori discussione.
Rimetterci la famiglia non è un’opzione.
Ma cosa succederebbe se, cercando di salvare Tyler da se stesso, Luna si rendesse conto che averlo accanto la confonde? E se, per uno stupido gioco, finissero per stare troppo vicini? Sapranno resistere alla tentazione, se quella tentazione è a portata di bacio?

E ci siamo.
La recensione di oggi è del volume numero cinque della Red Oak Manor Collection, ovvero, Wrong di Valentina C. Brin.

Questo libro è un colpo al cuore, un po’ come Issue, perché è un Forbidden e i due protagonisti si corrodono dentro per tutto il tempo.

Non avevo mai letto nulla di Valentina C. Brin, ma anche perché tendenzialmente scrive romanzi storici ed io non vado molto d’accordo con quelli ( seppur ora che conosco la sua penna un pensierino potrei anche farcelo ).

Tyler, il protagonista del libro, è il membro più giovane dell’orfanotrofio di Red Oak Manor. Dopo diversi anni di permanenza nello stabile, viene adottato da una famiglia che ha una figlia Luna, più o meno della sua stessa età.

Tyler, dopo un inizio abbastanza travagliato ( sempre in attesa che possano riportarlo al maniero ), alla fine si integra nella famiglia, ma soprattutto diventa un tutt’uno con Luna, sua sorella. I due crescono e Tyler, ogni giorno che passa, capisce che per Luna non è solo un semplice affetto tra fratello e sorella, ma molto di più. Cerca di reprimerlo, di scacciarlo ma, questo suo fuggire dalle emozioni per lei, diventa un peso che grava nel suo petto ogni singolo minuto.

Chiaramente trova sempre rifugio tra le braccia di altre ragazze, anche perché è Quarterback della squadra di Football del liceo, il “Leone d’oro”. Il problema è che ogni ragazza ha sempre il volto di Luna.

Non vi dirò di più, perché questa storia è un crescendo di emozioni che derivano dai due protagonisti e potrei dire qualcosa di spoileroso involontariamente.

Tyler in questo libro rischia un infarto al secondo, i suoi sentimenti per la sorella, sono così forti che si ha difficoltà a non empatizzare con il suo dolore, vorresti solo entrare nel libro e dargli un abbraccio in certi casi.

Luna è un personaggio che si ama e si odia. Si ama perché ha sempre, fin dal primo momento, difeso Tyler da tutto. Per lei è lo stesso ragazzino con cui faceva il bagno da bambina ed anche se ormai sono adolescenti e sembra che il loro rapporto sia cambiato, continua a volergli stare accanto, anche se lui non la vuole intorno ( e chissà perché direi … ). E Si odia, perché è sempre una fonte di tentazione per quel povero Tyler.

Dico solo che una delle scene più belle di questo libro è stata quella del “gioco della bottiglia”. Quello sarà il punto di svolta della storia dove i nostri due protagonisti capiranno molte cose.

Chiaramente, come tutti i libri della Red Oak, anche in questo fanno capolino diversi personaggi, come Connor, Misty, June e Virginie, ma infondo ci sta perché vivono tutti nella stessa città. In più c’è l’introduzione di un nuovo personaggio, che non avevamo mai visto prima e che sarà un personaggio che rivedremo presto.

Insomma, ho amato questo libro. Mi ha risucchiato in un pozzo senza fondo e ho sentito addosso la paura di Tyler e la passione di Luna. Bellissimo!

RECENSIONE: Endurance ( Diamond series #1 ) di Viola Lewis

La famiglia va protetta, sempre.
Mi è stato insegnato che ha un valore assoluto, ma ora so che nella vita è solo questione di scelte.
Scelte che portano a delle conseguenze dalle quali non si sfugge.
Come il rumore del silenzio che mi perseguita da anni, e ha reso la mia vita un inferno.
Sono il figlio ribelle, il minore dei miei fratelli, e il nome che porto ha un peso che non riesco più a sostenere.
Mi chiamo Blake Diamonds, uno dei soci di maggioranza della Diamonds Creations, ma in realtà questo non sono io.
Per tutti sono il Diablo, il PR più discusso della Grande Mela, e oggi anche della capitale argentina.
Non appartengo a nessuno, se non ai miei demoni interiori.
Fino a quando non arriva lei, la Reina latina, e tutto diventa un’insana, fottuta
provocazione.
Ma il mio inferno è paziente.
E io voglio che lei bruci per me.

Finalmente riesco a buttare giù la recensione di questo libro di Viola Lewis, il primo della serie Diamonds, ovvero Endurance.

E’ la prima volta che leggo un libro di Viola e ne sono stata piacevolmente stupita, per quanto abbia odiato il personaggio maschile, di questo libro, dall’inizio alla fine ( no, dai alla fine un po’ di meno ).

Blake Diamonds è il figlio minore della dinastia. Ricco, bello e “cattivo”. Un po’ testa di cazzo se proprio vogliamo dirla tutta. Il classico uomo che non deve chiedere mai! Ma quando nella sua vita entra Reina, la dj del locale che frequenta, tutto acquisterà un nuovo sapore. Lei è una sfida, perché è una donna che non cede al suo fascino.

Reina è una ragazza che vive la sua vita e le sue giornate come se fossero le ultime. Ha deciso che si prenderà tutto quello che le spetta, senza rimpianti. Per quanto sia attratta da Blake, cerca in tutti i modi di non cedere, perché sa che Lui non è quello che cerca ed è solo una bomba impazzita e poco “sana” per sua vita.

Ma si sa, che le bombe prima o poi esplodono.

E’ un Hate to love, molto particolare. Che ho trovato convincente in alcuni punti. Un po’ meno in altri.
Come già detto, non ho amato molto il personaggio maschile, ma c’è dire che non amo particolarmente gli uomini così, che pretendono tutto e tutti devono stare ai loro ordini. Ma anche no!
Certo questo cambia verso la fine del libro ( meno male ) però comunque non salva Blake ai miei occhi, dato che per la maggior parte del tempo avrei voluto colpirlo ripetutamente con un kalashnikov.

Reina, per quanto in alcuni momenti avrei voluto urlarle contro un “Scetat ‘ra stu suonn!!” ( trad. Svegliati! ), alla fine, effettivamente, si sveglia e meno male direi. Mi è piaciuta molto una parte del libro, che spiega dei punti importanti sul suo personaggio che ti fanno anche empatizzare di più con lei.

La penna di Viola è una buona penna, un pelino prolissa sulle descrizioni che forse si potrebbero un po’ tagliare ma, tutto sommato, si può anche sorvolare. Se la storia è buona qualche descrizione di troppo possiamo farcela anche andare giù.

InZomma, se vi piacciono le storie che per arrivare ad un lieto fine i due protagonisti devono penare, ecco questo è un libro perfetto per voi!

RECENSIONE: L’amico del cuore di Ella Maise

E se trovassi il tuo migliore amico nel ragazzo più inaspettato?
Quando Dylan Reed, star del college con una promettente carriera nel football professionistico, scopre che la sua fidanzata lo ha tradito con due compagni di squadra, capisce che è giunto il momento di concentrarsi solo sul futuro e trovarsi un posto lontano da distrazioni e da amici traditori.
Fortunatamente per lui, l’allenatore gli offre di trasferirsi immediatamente nel suo appartamento libero vicino al campus, pur di non vedere il suo pupillo gettare al vento l’intera stagione.

Anche Zoe Clarke sta cercando di affrontare la vita un passo alla volta, dopo che tutte le sue certezze sono state distrutte da sua madre. poco prima che lei morisse. Per ora è felice di avere l’affitto gratis in uno degli appartamenti del coach e portare a termine con successo gli studi.
Quando, a causa di un malinteso, Zoe si trova davanti gli occhi penetranti di Dylan Reed, il suo nuovo coinquilino a sorpresa, il rischio di morire di infarto diventa un’eventualità davvero concreta: Dylan è il ragazzo con cui qualche anno prima Zoe ha condiviso l’incontro più imbarazzante della sua vita, uno di quelli che non si riesce mai del tutto a superare.
Per tre anni, troppo timida e goffa per affrontare Dylan, ha evitato di incrociare il suo sguardo, ha cambiato strada per non trovarselo di fronte ed è fuggita a gambe levate ogni volta che lui compariva in vista.
Ora, è costretta a vivere sotto il suo stesso tetto. E per giunta, lui è intenzionato a diventare il suo nuovo migliore amico (o almeno così sostiene!).
Ciò che Dylan e Zoe non si aspettano è che sedare l’attrazione che cresce giorno dopo giorno tra loro non sarà un gioco facile. Con le selezioni della NFL sempre più vicine, una carriera nel football pronta a decollare e delle bugie innocenti che si ingigantiscono fino a diventare bombe pronte a esplodere, l’amicizia tra Zoe e Dylan potrà davvero evolversi in qualcos’altro?

Una storia romantica spensierata ambientata tra i banchi dell’università sull’amicizia che si trasforma in amore e sul trovare il coraggio di innamorarsi.

Ci siamo, siamo arrivati alla recensione di un libro letto in collaborazione con Always Publishing.

Mi è piaciuto? Ni!
Diciamo che non ha soddisfatto le mie aspettative.

E’ la prima volta che leggo Ella Maise e per quanto la scrittura sia buona, ho trovato la storia un po’ meno buona.

Zoe studia all’università, e una sera ad una festa per colpa di una scommessa con le sue amiche, chiede a Dylan, giocatore di punta della squadra di football, di baciarlo, la cosa ovviamente si risolve con un nulla di fatto dato che lui è fidanzato.
Dopo un anno però i due si rincontrano e questa volta è Dylan che chiede a Zoe di baciarlo, però ora è lei ad essere fidanzata.
Dopo ancora un anno però i due si trovano a convivere, per caso, nello stesso appartamento di proprietà del Coach della squadra di football.
Ovviamente entrambi, vivono quell’appartamento, con dei motivi specifici.

Insomma, i due rimangono spiazzati dal ritrovarsi in quel contesto, però se all’inizio la convivenza è abbastanza strana, con il tempo diventano amici … e molto di più.

Come ho detto, non ho amato particolarmente questo libro.
Ho trovato il personaggio di Zoe fastidioso e petulante, non mi ha fatto empatizzare con la sua storia ( una storia particolare devo dire ) insomma, ogni volta che parlava e si faceva i suoi pipponi mentali, la mia attenzione calava precipitosamente, talmente tanto che avrei voluto darmi fuoco.

Dylan invece l’ho trovato carino, non il classico personaggio stereotipato che gioca a football, anzi, è un ragazzo normale con sani principi che vuole diventare un giocatore professionista.

Ho trovato davvero tanto prolisse alcune descrizioni e molti dialoghi. Insomma è un libro che ho trovato dannatamente soporifero.

L’autrice poi per condire bene il tutto, ha voluto rendere più “interessante” la storia di Zoe, includendo anche un fantomatico “mistero” che tanto mistero non è. Certo! ce la dipinge in ogni modo per non farci capire effettivamente nulla, ma purtroppo per lei non c’è riuscita, dato che il “mistero” l’ho capito davvero subito.

Ad ogni modo, la storia l’ho trovata interessante alla fine, ma tutto il resto prima avrei voluto depennarlo dalla mia vita.

Insomma, per me è un no!

RECENSIONE: La Formula dell’attrazione di Paola Chiozza

Venere in acquario? Luna nella terza casa? Rebecca Pennington non crede nelle stelle, ma ci lavora. È ingegnere aerospaziale, risolve il Cubo di Rubik in sette secondi e nella vita ha una sola certezza matematica: odierà in eterno Chase Reeve Goldsmith.
Poco importa che lui sia l’uomo più sexy, ricco e intelligente che abbia mai conosciuto, sarà sempre il suo peggior nemico.
E non solo: Rebecca si prenderà la sua rivincita, perché l’azienda in cui lavora sta per ottenere un contratto storico con la NASA, battendo il progetto di Chase.
Tutto bellissimo. Peccato che l’accordo vada in fumo all’ultimo minuto.

Per Chase Reeve Goldsmith il cielo non è un limite, ma il punto da cui guardare la Terra. A soli trentaquattro anni è arrivato in alto, in tutti i modi possibili.
È il CEO dell’agenzia aerospaziale che si è appena aggiudicata il contratto con la NASA, è miliardario, è un genio irresistibile e – Dio, questo è meraviglioso – ha appena soffiato la vittoria da sotto il naso della sua peggior nemica: Rebecca Pennington.
Sarà lui a spedire un razzo su Marte, non la ragazza che al liceo gli ha portato via tutto.

Chase è convinto che sia finita così, ma non ha fatto i conti con Rebecca che, con un piano ben architettato, decide di farsi assumere dalla sua agenzia per riprendersi ciò che lui le ha rubato.
Lavorare insieme non sarà facile… sarà un massacro!
Chase è abituato a dare ordini e avere persone che li eseguono senza fiatare, peccato che Rebecca non si faccia comandare da nessuno.
Lei ha intenzione di essere la sua spina nel fianco, lui di renderle la vita un inferno.

Quando l’attrazione non è più solo una formula fisica, ma passione incontrollata… sarà amore o sarà una guerra stellare?

Ed ecco qui la recensione dell’ultimo libro di Paola Chiozza ( si! Lo so che a breve esce il secondo! ù.ù ).

Ma come dico sempre: “meglio tardi che mai!” Insomma ragà, Habemus recensione.

Che dirvi dell’ultima fatica di Paola? Penso che con questo libro si sia altamente superata. Ho trovato la storia, si ironica come nelle sue corde, ma come quella marcia in più.

Rebecca Penninton è un ingegnere aereospaziale, che quando sembra essere arrivata al punto più alto della sua carriera, tutto le crolla addosso, per colpa di Chase Goldsmith.

Tra lei e Chase, c’è un vecchio attrito, oltre che l’ultimo. Si odiano in modo autentico da quando andavano a scuola insieme e si beccavano su chi conoscesse meglio le materie scientifiche ( chiaramente c’è molto di più ).

Quindi Rebecca, ormai satura, decide di infiltrarsi come ingegnere nell’azienda di Chase, dove è CEO e capo di tutta la baracca. L’idea della nostra protagonista è quella di smontargli tutto il progetto dall’interno e distruggerlo definitivamente.
Chiaramente, non sarà così semplice, perché la vendetta è subdola e tutto può cambiare.

Scordatevi i nerd, buffi e con il colletto inamidato dalla mamma. Chase e Rebecca sono i Nerd più sexy che possiate mai trovare su carta.
Ora lasciando perdere la “gnocchitudine” dei due personaggi, ho trovato entrambi davvero divertenti ed interessanti.

Rebecca, vive della sua vendetta, usando anche la sua intelligenza. L’odio per Chase, la stimola ogni giorno a migliorarsi e ad essere migliore di lui. Chase, invece, per quanto cerchi di odiare Rebecca con tutte le sue forze, si rende conto di quanto sia brillante.

Il sogno del nostro protagonista fin da ragazzino era quello di andare su Marte. Andare tra le stelle ed essere il primo uomo a partire in una spedizione marziana. Ma, l’imprevisto Rebecca, renderà tutto complicato.

Per questo libro, Paola Chiozza, ha fatto un lavoro estremo. Perché si, che è un romanzo rosa, una commedia romantica, ma l’autrice ha inserito termini tecnici e soprattutto studiato davvero tanto, l’astrofisica e l’ingegneria aereospaziale, per integrare tutto in modo omogeneo nel libro.

Non è semplice inserire formule matematiche e leggi fisiche in frasi ad effetto che siano coerenti con tutto quello che succede e soprattutto inglobarle nei personaggi. Si potrebbe fare un lavoro superficiale, certo, ma non in questo caso. Tutto quello che dicono i protagonisti ha un senso e una coerenza ed è un fatto che apprezzato particolarmente.

L’odio di Chase e Rebecca, è palpabile e la carica sessuale che sprigionano si sente sulla lingua e sulla pelle del lettore ( Ehhh! se gli sgabuzzini potessero parlare ).

Insomma è un Hate to Love, davvero fantastico, con quel pizzico di Angst ed ironia che ci vuole e una storia che ti coinvolge sin dalla prima pagina. Vi ritroverete trasportati tra le stelle con i due protagonisti e chissà, ad aspirare come loro, a trovare vita su Marte.

RECENSIONE: Misty ( Red Oak Manor Collection #4 ) di Mary Lin

Per Connor Reyes il maniero è casa.
Rigido, schematico, severo, ha fatto sue le regole dell’istituto e il suo obiettivo è difendere Red Oak Manor e i ragazzi che vivono lì.
Tutto procede in maniera lineare, fin quando a varcare i cancelli arriva una ragazzina che rischia di minare la sua stoica pazienza.

Per Misty Clark l’istituto è una condanna.
Problematica, sprezzante, insolente, non segue alcuna regola e il suo unico obiettivo è riuscire a scappare dall’incubo che per lei è il maniero. Qualcuno, però, ha il compito di impedirglielo.

Lui non si lascia scalfire dai sentimenti.
Lei è un concentrato di emozioni.
La convivenza forzata di due personalità così diverse non può che generare continui scontri, eppure… dietro la nebbia che circonda quella ragazzina turbolenta e ribelle, Connor riesce a scorgere il dolore che la tiene prigioniera. Per arrivare alla vera Misty, dovrà squarciare il velo del passato dietro cui lei si nasconde.

Misty è un rompicapo emotivo, ma Connor è deciso a risolverlo.

Ci siamo, seppur questo libro sia uscito mesi fa è tempo di Recensione.

Il quarto volume della Red Oak Manor Collection, ci fa scoprire una nuova autrice, ovvero, Mary Lin.

Come per le precedenti, non avevo letto mai nulla di quest’autrice e con questa storia ho capito che leggerò ancora qualcosa di suo.

Il protagonista del libro è Connor. Uno dei membri più giovani del Maniero.
Connor, diversamente dagli altri e come June ( la protagonista di Wings ) vive nel maniero, quella è la sua casa. Un orfano che vive in armonia all’interno del “nuovo” maniero gestito proprio da June.

Purtroppo però la sua armonia si spezza, quando arriva una nuova ragazza. Misty.
Lei è tutto quello che non sopporta. Non ha ordine è confusionaria, menefreghista e non rispetta le regole, qualcosa che Connor pretende da tutti quelli che vivono nell’orfanotrofio. Tutto deve essere rispettoso delle regole.

Ma Connor, con Misty non ha vita facile e ne tanto meno lei vuole fargliela diventare facile.

Connor è un personaggio che abbiamo già visto in Wings e Issue. Nel primo, lo troviamo spesso bazzicare nell’ufficio di June, mentre in Issue, essendo amico di Virginie è quello che fa saltare i nervi a Israel, per colpa della vicinanza con la nipote.

Questo libro è un libro davvero particolare.
E’ un libro che ti segna dentro.
La storia di Misty è davvero straziante e se durante la lettura non capisci i motivi dell’atteggiamento della ragazza, pian piano tutto prende ad avere un senso. La disperazione ed il dolore di Misty, la rendono quello che è. Chiaramente, Connor, con il suo essere Connor, aiuta a modo suo la ragazza, cercando di alleviarle il dolore che porta dentro.

Ho apprezzato molto l’idea che ha avuto Mary Lin di integrare fatti di cronaca nera nella storia. Porta a far riflettere il lettore su quello che accade nel mondo e soprattutto come questi eventi possono distruggere la vita delle persone.

Misty e Connor, sono due personaggi complessi, diversi, ma complementari l’uno per l’altra.
Il finale del libro è una botta nello stomaco, così come l’intera storia. Ed è proprio la botta nello stomaco che rende la storia bella.

La scrittura di Mary Lin è così devastante, che seppur sai che a breve ti schianterai al muro, continui la tua strada lasciando che il muro si avvicini, poiché non t’importa delle conseguenze, seppur dopo dovrai accusare la botta, con qualche punto di sutura e giorni di ricovero.

Insomma, questo Young Adult, è davvero meraviglioso, straziante, ma meraviglioso.
Vi consiglio ancora di leggere questa serie, non smetterò mai di ripeterlo.
Perché ogni libro è una storia, ogni libro è un autrice, ogni libro è un emozione diversa.

RECENSIONE: Non è un paese per single di Felicia Kingsley

Belvedere in Chianti, piccolo borgo sulle colline toscane, dove abbondano ulivi e vigne ma di scapoli nemmeno l’ombra, è in fermento: Charles Bingley, nipote del defunto conte Ricasoli, sta arrivando dall’Inghilterra per prendere possesso dell’eredità, la tenuta Le Giuggiole. La notizia ha scatenato le potenziali suocere, disposte a tutto pur di sistemare le figlie con Charles o con il suo altrettanto affascinante, ricco e single amico Michael D’Arcy. A chi, invece, questa caccia al marito non interessa, è Elisa, amica d’infanzia di entrambi i giovani, con i quali passava tutte le estati alla tenuta, dove ora vive e si occupa con passione della vigna e della produzione del vino. Mentre tutte le ragazze di Belvedere si contendono i due appetitosi single, Elisa cerca di capire cosa ne sarà della tenuta, dato che Charles e Michael sembrano arrivati in Toscana con intenzioni poco chiare. Sono passati molti anni da quando lei e Michael erano compagni di giochi, la vita li ha cambiati e molti segreti si sono annidati tra le pieghe del tempo, che però sono sempre più difficili da nascondere. Possibile che due amici affiatati come loro possano ritrovarsi nemici? E se tra bicchieri di Chianti, scorpacciate di pappardelle e molti malintesi Elisa e Michael finissero a fare i conti con sentimenti tanto forti quanto imprevisti e forse impossibili da reprimere? A Belvedere, terra di pettegolezzi, tutti vogliono sapere…

Ed eccola la recensione dell’ultimo libro della nostra amata Felicia Kingsley.
Oggi vi parlo di “Non è un paese per single” un libro frizzante e divertente che si fa leggere tutto d’un fiato.

Donna Felicia non ne sbaglia una con una storia retelling di Orgoglio e Pregiudizio, il capo saldo del romance d’eccellenza.


Questo libro possiede tutto. Amore, Ironia, Odio, dinamiche imbarazzanti, vicini impiccioni. Tutti punti che rendono un libro invitante alla lettura.

Elisa vive, con la sua famiglia in un piccolo paese toscano. Un paese dove tutte le madri cercano di “accasare” le proprie figlie in età da marito.
La nostra protagonista gestisce con la famiglia la tenuta della famiglia Bingley, producendo un ottimo vino. Un giorno però, il vecchio proprietario muore e tutto passa in mano al nipote Charles, suo amico d’infanzia che, dall’Inghilterra, torna alle Giuggiole per vendere la tenuta. Insieme a lui torna anche Micheal D’Arcy.


Anche Micheal, come Charles, da ragazzino passava le estati lì in Italia e, insieme ad Elisa, giravano in lungo ed in largo per le vigne, divertendosi come matti.

Peccato che il tempo cambia le persone e Micheal, non è più quello di una volta. Anzi …

Non vi dirò di più di questa storia perché bisogna assolutamente leggere quello che succede alle Giuggiole.


Elisa, è un personaggio molto divertente, che combatte con i pregiudizi del suo paese e soprattutto ha un segreto che non vuole svelare a Micheal. Difatti questo segreto sarà uno delle parti dominanti del libro.
E’ un personaggio che non si perde mai d’animo e che lotta per quello che vuole.

Micheal, come tutti gli uomini, non cerca l’amore, non sembra neppure interessargli seppur quando rivede Elisa, questo suo punto fermo sembra crollare, più e più volte. Mi è piaciuto molto come controparte maschile, perché nella sua compostezza Inglese, c’è anche un pizzico d’italianità. Divertentissime le scene con alcuni personaggi del piccolo paese di Belvedere.


Il second chance di questo libro, oltre all’hate to love che domina la scena, ti porta a voler leggere sempre di più. Ho sottotitolato il libro “Qui non si tromba mai” perché i nostri due protagonisti si trovano quasi sempre in situazioni hot, che puntualmente vengono sventate da qualcuno, una cosa che mi ha fatto piegare dal ridere. Anche perché la Kingsley è brava ad alzare sempre di più l’asticella dell’attrazione sessuale e quando sembra quasi farla esplodere, qualcosa o qualcuno la blocca, facendo, non solo, portare i due protagonisti ad un alto livello di attesa, ma anche lo stesso lettore.

Insomma, io ho amato molto questo libro, così come tutti i libri di questa scrittrice, in più presto proprio “Non è un paese per single” diventerà un film e io non vedo l’ora di vederlo realizzato sullo schermo.
Se vi piacciono i libri frizzanti, divertenti, con due protagonisti che si odiano da morire … questo è senza dubbio il libro che fa per voi.