RECENSIONE: Blood & Roses – Corruzione & Frattura ( Blood & Roses #1/2 ) di Callie Hart

Un criminale corrotto dai gusti perversi, una studentessa di medicina cresciuta in una famiglia dai rigidi valori religiosi. Cosa possono avere in comune? La sorella minore di Sloane Romera è sparita nel nulla, e lei è disposta a tutto per ritrovarla. È così che Sloane si ritrova in una stanza d’albergo, al buio, con uno sconosciuto che le porterà via una parte di sé e resterà per sempre impresso nella sua mente con la sua voce letale e intimidatoria. Sono passati due anni, ma Zeth Mayfair non è stato in grado di cancellare il ricordo di quella notte nella sua mente. È rimasto a osservare Sloane dall’ombra, ma le loro strade sono destinate a incrociarsi di nuovo. Ormai diventata un medico in gamba, lei inaspettatamente lo riconoscerà, e pretenderà risposte da lui ad ogni costo: su quella notte, sulla sua sorellina scomparsa. E Zeth può aiutarla, vuole aiutarla, ma nel suo mondo di perversione e corruzione tutto ha un prezzo. E per pagarlo, Sloane dovrà soccombere a lui anima e corpo, ancora una volta.

Zeth Mayfair era l’ultima persona di cui Sloane, giovane dottoressa in carriera, aveva bisogno nella sua vita.
Eppure, istante dopo istante lui, un criminale incallito si insinua sempre più in ogni aspetto di essa.
Ha le chiavi del suo appartamento, sa dove lavora.
Ora Zeth ha mollato la sua strana, e in più mentalmente instabile, coinquilina sulla soglia di casa di Sloane ed è sparito, in cerca della sorellina della dottoressa, scomparsa nel nulla.
Sloane vorrebbe solo e unicamente dimenticarlo, cambiare la serratura alla porta, cancellare il ricordo del suo viso e del suo nome dalla sua mente. Il problema? È rimasta intrappolata nella sua rete. Non riesce più a stare senza di lui, perché lui la possiede, lui la tormenta.
Zeth Mayfair è la frattura dentro di lei.

Ci siamo.
Ed ora di recensire questo Mafia/Dark romance della Always Publishing.
Seppur siano due libri ( di cento pagine su per giù ), ho deciso di unirli in un unica recensione, così come ha fatto la CE quando ha deciso di pubblicare questa serie in cartaceo.

L’inizio di questa storia parte in pieno stile dark, con la nostra protagonista, Sloane che sta per raggiungere il luogo per un appuntamento al buio. La giovane per ricevere informazioni sulla scomparsa della sorella ha chiesto aiuto ad un investigatore privato che però la “ricatta”. Se vuole le informazioni che cerca dovrà accettare di incontrare qualcuno che non conosce e essere sua per una notte.

Con molta difficoltà Sloane accetta e passa la notte con quest’uomo. Quando sembra di essere riuscita a scoprire qualcosa sulla sorella, l’uomo che gli doveva passare le informazioni, viene ucciso e quindi Sloane, che non sa più che pesci prendere, getta la spugna sulla sorte della sorella.

Dopo vari anni, ormai è una dottoressa e un giorno durante uno dei suoi turni, viene portata una giovane donna che ha appena tentato il suicidio. Subito dopo viene avvicinata da un uomo e riconosce in lui l’uomo della notte al buio. L’uomo in questione è Zeth Mayfair, assassino di professione.

Il mondo di Sloane da quel momento in poi cambierà totalmente ed entrerà, come una novella Alice, nella tana del bianconiglio.

La serie inizia davvero a bomba.
Non solo perché l’autrice ci conduce in una storia davvero forte, ma perché tutte le dinamiche hanno un filo e non fanno perdere di vista il punto principale al lettore ( anche se i libri sono divisi in più parti ).

I personaggi sono ben strutturati.
Entrambi hanno un obiettivo da seguire. Sloane continua a cercare la sorella perduta, seppur abbia un arresto iniziale, ed entra di forza nel mondo dell’enigmatico Zeth. Un mondo fatto di violenza e di sesso.

Zeth è un personaggio criptico nel primo libro, difatti lo iniziamo a conoscere molto di più nel secondo dove ci rendiamo conto degli scheletri che ha nell’armadio che accompagnano il suo carattere ruvido.

I due sono collegati dallo stesso filo. Vogliono la stessa cosa: Vendetta.
Lei per il rapimento della sorella. Lui per il tradimento a suo discapito.

Insomma è un libro pieno di imprevisti e giochi interessanti che rendono vivace la lettura. La Callie Hart è riuscita ad imbastire una storia particolare con dei picchi hot niente male. Difatti, come “Dark” comanda, ci sono delle scene ad alto contenuto erotico che vi faranno venir voglia di un ventaglio o di uscire a prendere aria ( soprattutto con le ultime temperature ).

In conclusione, mi è piaciuta molto questa storia e di sicuro leggerò il resto.
Rimanete in attesa per le prossime recensioni.

RECENSIONE: In due sotto un tetto ( Shacking Up #1 ) di Helena Hunting

La vivace, estrosa Ruby Scott è indietro di mesi sull’affitto e non sembra riuscire ad accaparrarsi un solo lavoro a Broadway.
Ma il suo sogno è il palcoscenico e Ruby non vuole rinunciarci, persino davanti alla minaccia di suo padre di tagliarle i fondi per vivere nella Grande Mela se non accetta di lavorare con lui nel suo impero farmaceutico.
L’unica possibilità per salvarsi da questo destino è l’importante audizione per cui si sta preparando da giorni, ma quando arriva il grande momento, una terribile influenza manda all’aria – nel modo più umiliante possibile – la sola occasione di Ruby.
Tutto per colpa di un misterioso, quanto affascinante estraneo che, alla festa della sera prima, ha ben pensato di baciarla… per poi tossirle in faccia!
Quando tutto sembra perduto e Ruby sta per rimanere senza casa, la sua migliore amica trova una soluzione geniale: badare agli animali esotici del cugino del suo fidanzato, il facoltoso magnate degli alberghi Bancroft Mills, e alloggiare nel suo attico superlusso mentre lui è in Europa per affari. L’idea è perfetta, ora non resta che convincere Bancroft a lasciar vivere una perfetta sconosciuta in casa sua.
Ma, dopotutto, Ruby potrebbe non essere davvero una perfetta sconosciuta dato che Bancroft Mills non è altri che l’uomo che l’ha fatta ammalare, rimanere senza casa… e le ha anche rubato il miglior bacio della sua vita!
Così l’esuberante attrice e il magnate con un passato ribelle da rugbista stringono un accordo dagli esiti esilaranti: dividere l’appartamento fino a che la vita di Ruby non prenderà una nuova piega, ma ci sarà abbastanza spazio per due cuori sotto lo stesso tetto?

Nuova recensione per voi con il libro di Helena Hunting, un’autrice che ho scoperto grazie alla Always Publishing.

Devo dire che questo libro mi è piaciuto molto. Ho trovato la scrittura della Hunting molto scorrevole e divertente, con delle dinamiche esilaranti.

Ma andiamo con ordine.
La storia ci introduce subito la nostra protagonista, Ruby Scott, aspirante attrice di Broadway, che è costretta ad andare alla festa di fidanzamento della sua migliore amica Amalie .
Quando è arrivata al limite della festa, dove la maggior parte delle persone vengono dall’ambiente che lei odia più in assoluto soprattutto perché ha cercato di scapparne per tutta la vita, fa una sosta nel bagno e quando esce da questo viene travolta da un uomo, visibilmente su di giri, che la bacia appassionatamente.

Ruby, che di primo acchito rimane senza parole, si lascia coinvolgere da quello strano bacio ma avverte il pericolo, quando una donna, che era in bagno insieme a lei inizia ad inveire contro l’uomo.
L’uomo si rende subito conto dell’errore e dopo essersi scusato corre dietro alla donna infuriata lasciando Ruby totalmente senza parole.

Il problema si pone il giorno dopo, perché Ruby, che aveva un audizione per un nuovo spettacolo e che, sostanzialmente, sperava in quella parte per riuscire a pagare le bollette, prende l’influenza dato che il “baciatore misterioso” era malato.

Chiaramente, l’audizione va male ed in più oltre l’influenza, Ruby scopre che sta per essere sfrattata.
La sua migliore amica però scopre che il “baciatore misterioso” è il cugino del suo promesso sposo.
Bancroft infatti, per un lungo periodo starà via per lavoro e cerca qualcuno che possa occuparsi dei suoi animali domestici ( un furetto ed una tarantola ), quindi Amalie propone a Ruby, di farsi assumere dall’uomo ( dato che è anche per colpa sua se ha perso il provino ) facendosi ospitare a casa sua mentre cerca un nuovo impiego.

Bancroft, sentendosi in colpa, accetta la proposta e quindi Ruby si trasferirà a casa di Bancroft per cinque settimane. Cosa succederà … eh!

La storia è molto semplice.
L’attrazione dei due protagonisti è genuina e si evince subito dal primo incontro tra i due.
Ruby è una donna molto particolare. Figlia di un magnate farmaceutico ma che non approva le decisioni della ragazza ed infatti la nostra protagonista cerca in tutti i modi di cavarsela da sola senza i soldi del padre, seppur con qualche difficoltà.

Bancroft è un ex giocatore di Rugby ormai a riposo e che segue con il padre ed i fratelli gli affari di famiglia nell’industria alberghiera. Per entrare nelle grazie del padre, va dove c’è bisogno di lui, sperando di stabilirsi a New York. L’incontro con Ruby cambia tutte le sue prospettive perché la ragazza, con il suo fare esuberante diventerà una coinquilina davvero difficile da “dimenticare”.

Insomma, è una storia divertente e davvero romantica, credo che leggerò di sicuro altri libri di questa autrice. Ho trovato tutto davvero molto scorrevole, un libro da leggere in modo veloce immergendosi in una New York frizzante e con due personaggi davvero particolari.

RECENSIONE: Arrogant Prince ( The royal family #1 ) di Irene Catocci

Mi chiamo Alfredo Van Leeuwen e sono l’erede al trono di Ardezia.
Non fatevi ingannare dalle apparenze, potrei sembrare il principe azzurro delle fiabe,
ma non lo sono affatto: sono arrogante, cinico e non provo sentimenti per niente e nessuno.
E mi piace che sia così.
So cosa state pensando, che sono solo un uomo disilluso dall’amore.
Forse è vero, ma adesso mi trovo nei guai fino al collo perché, per ordine di mio padre, mi vedo costretto a trasferirmi a pochi metri da Inger Vink, il mio castigo più grande e l’unica donna a cui abbia fatto scorgere l’uomo dietro la corona.
Spero, con tutto quello che resta del mio cuore, che la rabbia che lei prova per me, riesca a salvarmi dal rivangare il viale dei ricordi in sua compagnia.

Mi chiamo Inger Vink e non credo nell’amore.
Il principe delle favole è solo un imbroglio, io lo so bene perché ne ho conosciuto uno tanto tempo fa che mi ha illusa, usata e poi gettata via come un giocattolo rotto.
Credevo di essermi lasciata questa brutta parentesi della mia vita alle spalle, ma quando Sua Altezza Reale torna al castello dopo anni di lontananza, mi rendo conto che alcune cose sono impossibili da dimenticare.
Lo odio con tutte le mie forze e preferirei annegare nella palude prima di farmi di nuovo toccare da lui.

Ci siamo.
Butto giù la recensione di questo libro letto un mesetto fa su per giù ( o forse anche di più ).
Sta di fatto che è la prima volta che leggo Irene Catocci ( di cui ringrazio ancora per la copia digitale del suo libro ) e devo dire che mi è piaciuta leggerla, seppur alcune cose nella storia … vabbè! ma andiamo con ordine.

Il libro ci introduce nella vita sessuale di Alfredo Van Leeuwen, principe di Ardezia.
Alfredo è un principe ereditario davvero atipico dato che usa le donne solo a scopo sessuale senza pretendere altro. Questo però provoca problemi alla corona ed infatti il padre lo spedisce Wossermer, un ridente paesino dove i reali passavano le loro estati.

Alfredo entra in crisi perché proprio in quel paese ha incontrato per la prima volta Inger, nipote del giardiniere di corte che le ha fatto perdere la testa quando era solo un ragazzino. Ma a causa del retaggio povero della giovane, era stato allontanato anche da quel luogo ( insomma una vita di disagio ).

Il problema è proprio che Inger non sa il vero motivo dell’allontanamento di Alfredo e quindi cresce con del risentimento nei suoi confronti che l’ha scaricata senza una spiegazione.

Ormai adulta Inger ha aperto un negozio di fiori a Wossermer e quando Alfredo torna in città la sua vita viene di nuovo stravolta.

Allora: Io amo alla follia le storie di reali e popolane ( o il contrario ). Insomma, le beghe reali mi piacciono molto. Questa non fa differenza. Ho trovato questa storia piena di pathos e angst. I due si fanno la guerra appena si vedono, seppur Alfredo cerchi in tutti i modi di avvicinarsi ad Inger, ma la giovane non è dello stesso avviso.

Difatti fino a metà libro è un eterno tira e molla che onestamente è ben bilanciato, anche se … ci sono delle cose che mi hanno lasciato un po’ dubbiosa.

Ci sono dei momenti tra i due che hanno allentato la tensione, come il loro incontro nel bosco ( il secondo ) dove Alfredo si butta addosso a lei senza neanche pensarci due minuti. L’idea mi è anche stata spiegata dall’autrice, ma comunque credo che quell’avvicinamento sia stato troppo repentino spezzando la tensione accumulata dal lettore. Se fosse stata eliminata quella scena la tensione sarebbe arrivata al picco perfetto a metà libro.

In più scopriamo che da ragazzi i due avevano avuto rapporti e fin qui tutto ok! Peccato che sembra quasi che siano, a 15/17 anni, campioni di sessioni sessuali che neanche Rocco Siffredi. Insomma, da adolescente di solito ti scopri lentamente perché non conosci il corpo femminile o maschile in questione, si va a step. Invece mi è sembrato di capire che sapevano già fare tutto. Vabbè!

Ad ogni modo, oltre queste due postille, ho trovato intensa ad interessante questa storia, con una scrittura convincente che premette scintille per i prossimi libri ( dato che vengono introdotti i futuri protagonisti ).

In conclusione, se vi piacciono le storie di Principi bad boy e storie regali, questo libro è quello che fa per voi.

RECENSIONE: Non dubitare mai del mio amore di Emma Scott

A diciassette anni nella vita di Willow si apre una frattura profonda. Della ragazza estroversa che era non vi è più traccia,al suo posto rimane una giovane smarrita, devastata dallo stress post traumatico di un evento terribile. Quando suo padre sradica la famiglia dal lusso di New York per trascinare tutti nella piccola città di Harmony, nell’Indiana, Willow vede il trasferimento come un’occasione per sfuggire dalla prigione dei suoi segreti.

Nel tentativo di sconfiggere l’apatia finisce per partecipare a un’audizione per l’Amleto, nel piccolo teatro cittadino e ottiene il ruolo di Ofelia – una fanciulla consumata dalla follia e dal suo amore per Amleto.

Isaac Pierce è il cattivo ragazzo per definizione, quello che proviene dal lato sbagliato di Harmony: le ragazze vogliono attirare la sua attenzione e i ragazzi lo temono. Il suo talento per la recitazione non fa che acuire il suo fascino. Il palco è l’unico luogo dove Isaac si sente al sicuro dalla realtà difficile che vive a casa sua. Non c’è nulla che desideri più che fuggire a Broadway, o magari a Hollywood.

Nessuno può interpretare il ruolo di Amleto se non lui e, quando il regista lo affianca a Willow per leprove, i due si scontrano, volta dopo volta.

Né Isaac né WIllow sono disposti ad aprire i loro cuori a nessuno. Ma i continui scontri conducono inevitabilmente al crollo, e il crollo porterà alla luce i segreti più dolorosi e nascosti di entrambi, finendo per sancire tra Isaac e Willow un legame d’amore puro.

Pian piano scopriranno che le parole della tragedia di Shakespeare rispecchiano perfettamente gli avvenimenti delle loro vite, ma cosa riserverà ai due innamorati il finale? Dolore e follia, o la guarigione, l’amore, e la strada verso una vita diversa?

Ed ecco la recensione del primo libro letto in questo 2022.
Parliamo di uno dei libri che più mi hanno fatto sciogliere il cuore e che mi hanno fatto iniziare questo nuovo anno con il sorriso sulle labbra.
Sto parlando di ( in collaborazione con Always Publishing, che ringrazio sempre per l’invio del libro ) “Non dubitare mai del mio amore” di Emma Scott.

Questo libro può sembrare un semplice libro d’amore, ma è molto di più.
La Scott, ci regala, una storia davvero molto complessa con due personaggi che hanno qualcosa da raccontare e che cercano di superare le loro debolezze.

Willow e Isaac sono due anime alla deriva che cercano di sopravvivere.
Willow è appena arrivata ad Harmony con il padre e la madre, a causa del lavoro del padre che da New York è stato mandato dalla sua azienda a visionare il settore petrolifero in quella zona.

Willow ha un segreto che non conosce nessuno se non lei. Nove mesi prima ha subito una violenza sessuale dal figlio del capo del padre e da quel giorno non riesce a superare quel trauma. Se lo porta addosso e questo suo segreto la rende scostante alla vita.
Però l’arrivo in quella cittadina le da un’altra possibilità. Dopo mesi di solitudine fa amicizia con Agnes e grazie a lei vede per la prima volta Isaac Pierce sul palco. Isaac è il suo compagno di banco, più grande di lei di due anni e con una grande passione per il teatro.

Il ragazzo ha una dote fuori dal comune riesce a canalizzare se stesso nel personaggio che interpreta, difatti spera di andare via da Harmony per diventare un attore, ma non per la fama, ma per sistemare i suoi problemi. Difatti anche Isaac ha qualcosa che gli corrode l’anima. Da quando la madre è morta quando era solo bambino, il padre ha iniziato a bere e a scaricare la sua frustrazione su di lui. Difatti Isaac è considerato la pecora nera del paese, per quanto non sia per nulla un cattivo ragazzo.

Un giorno, il direttore del teatro comunale, decide di mettere in scena l’Amleto di Shakespeare e apre i provini a tutti. Willow, ispirata da Isaac e cercando anche di dare una scossa alla sua vita, decide di partecipare al provino e dopo un commuovente monologo dove esprime tutta la sua angoscia interiore, ottiene la parte per Ofelia. Da quel momento in poi le vite di Willow ed Isaac saranno unite sia sul palco che fuori.

Questi due personaggi sono di una bellezza esasperante.
Willow e Isaac sono due facce della stessa medaglia, due anime delicate indurite della vita.
Si scoprono, si innamorano e soffrono. Il loro amore è proprio come quello di Amleto ed Ofelia, difatti la bellezza di questo libro è proprio questa. L’amore di questi due ragazzi è intenso come quello dei due protagonisti dell’opera.

Willow, come Ofelia, è spezzata dalla violenza, dagli obblighi dei genitori e da un amore ostacolato da tutti. E’ un’anima fragile.
Isaac, come Amleto, e corroso dalla rabbia, ricerca l’amore, ma tutto rema contro di lui, però cerca con le unghie e con i denti di prendere quel pezzo di felicità che si merita.

La Scott, ha trasportato sulle pagine tutto il dolore e l’amore di questi due protagonisti. Sono così intensi che le senti sulla pelle le loro emozioni. L’intensità di questa storia è davvero epica.
L’autrice, in più, riesce a trattare il tema della violenza sessuale, non solo come deprecabile atto, ma ci fa comprendere le sfumature dell’anima rotta di Willow. La fragile emotività della protagonista la sua sofferenza è reale agli occhi del lettore e quando lei si disegna sulla braccia le “X” con il pennarello nero è quasi come se le scrivessimo su noi stessi.

Insomma, è un libro che mi è entrato dentro e che consiglio se volete leggere una storia con dei temi importanti e un amore che va oltre il tempo e gli ostacoli.

RECENSIONE: Arabesque ( Alice Allevi #6 ) di Alessia Gazzola

Tutto è cambiato, per Alice Allevi: è un mondo nuovo quello che la attende fuori dall’Istituto di Medicina Legale in cui ha trascorso anni complicati ma, a loro modo, felici. Alice infatti non è più una specializzanda, ma è a pieno titolo una Specialista in Medicina Legale. E la luminosa (forse) e accidentata (quasi sicuramente) avventura della libera professione la attende. Ma la libertà tanto desiderata ha un sapore dolce amaro: di nuovo single dopo una lunga storia d’amore, Alice teme di perdere i suoi punti di riferimento. Tutti tranne uno: l’affascinante e intrattabile Claudio Conforti, detto CC, medico legale di comprovata professionalità e rinomata spietatezza. Quando le capita il suo primo incarico di consulenza per un magistrato, Alice si rimbocca le maniche e sfodera il meglio di sé. Al centro del caso c’è una donna di 45 anni, un tempo étoile della Scala e oggi proprietaria di una scuola di danza. In apparenza è deceduta per cause naturali. Eppure, Alice ha i suoi sospetti e per quanto vorrebbe che le cose, per una volta almeno, fossero semplici, la realtà è sempre pronta a disattenderla. Perché, grazie alla sua sensibilità e al suo intuito, Alice inizia a scoprire inquietanti segreti nel passato della donna, legati all’universo – tanto affascinante quanto spietato e competitivo – del balletto classico.

Una nuova recensione per voi di un libro di un’autrice che tutti conoscono.
Sto parlando di Alessia Gazzola con il suo “Arabesque”.

Ed eccomi a parlarvi dell’ultima avventura ( letta ) della nostra Alice, che ormai non è più un’allieva, ma a tutti gli effetti un medico legale … senza lavoro.

Difatti la troviamo in crisi perché, finito il suo tirocinio all’istituto, si ritrova letteralmente a spasso, fino a che non viene chiamata dalla procura per un caso di una donna uccisa nella sua villa. Quindi, pian piano, Alice che come al solito si trova ad indagare sul caso non solo come medico, ma proprio per capire cosa sia successo alla vittima. Conoscerà un mondo diverso, fatto di astio, ballo e invidia.

Insomma, come al solito la Gazzola in modo molto fluido ci porta a scoprire pezzo per pezzo il caso del libro, integrando anche la vita di Alice.
La nostra protagonista, che ormai ha mollato Arthur ( dio ti ringrazio! ), è totalmente presa dalla sua storia con Claudio Conforti il suo mentore all’istituto, che però sembra non voler fare un passo avanti nella loro storia. Questo manda Alice su tutte le furie ( ed anche noi! ).

Il personaggio di Alice, se nei libri precedenti era sempre un po’ goffa e pasticciona, in questo libro raggiunge una nuova consapevolezza, quella di poter essere indipendente da tutti. Insomma evolve in meglio e si fa meno pippe mentali ( oddio, se ne fa sempre tante, ma un po’ di meno ).

L’epilogo è cattivo.
Perché quando Alice, FINALMENTE, riesce ad avere ciò che vuole … viene trasferita! Grazie Alessia, ti vogliamo bene!
Ma forse questo è uno sprono in più per la protagonista per capire meglio ciò che vuole senza essere ancorata al suo passato.

In conclusione, mi è piaciuto molto questo libro. Ho trovato il personaggio maturato e con uno scatto in più, perché Alice cresce sia professionalmente che psicologicamente ed io l’ho apprezzato molto.

RECENSIONE: Uno sconosciuto sotto l’albero di Anna Zarlenga, Una notte di Neve a Tokyo di Mia Another e Un bacio sotto le feste di Joanne Bonny

Gloria lavora in una casa editrice. Quello che fa la appassiona. Quando ormai manca poco alle vacanze natalizie, il suo editore le assegna il compito di lavorare al romanzo di un autore appena acquisito, su cui la casa editrice ha investito molto, Orlando James. Gloria accetta ben volentieri, anche se sa che Orlando ha non poche singolari caratteristiche: è eccentrico, non ama le regole, cela a tutti la sua vera identità. Ma soprattutto – cosa che Gloria non immaginava – comincia a mettere in discussione tutti gli interventi di Gloria sul suo romanzo. Quando l’editing sembra di fronte a un’impasse, Orlando lancia a Gloria una sfida. Se accetterà di superare alcune prove, lui le svelerà finalmente chi è. Gloria è molto seria, spesso rigida, e la proposta di Orlando le sembra folle. Eppure ne è allo stesso tempo incuriosita. E allora, lei che non ama la trasgressione né tantomeno le sorprese, deciderà per una volta di correre il rischio…

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Un breve racconto di Mia Another
Kasumi Hojo ha ventotto anni e una vita apparentemente serena. Il suo matrimonio le consente di avere la tranquillità e la sicurezza che ha sempre desiderato, ma dentro di sé sa che non basta per essere felice. Questo è il motivo per cui tre anni prima ha stretto un patto con suo marito: ispirandosi alle antiche leggende giapponesi, per un singolo giorno all’anno sono liberi. Liberi di fingere di non essersi mai incontrati, di essere persone diverse, di sfilare la fede nuziale dal dito. Ma ovviamente ci sono delle regole. Il “giorno di libertà” non può superare le ventiquattro ore ed è vietato portare in casa qualsiasi tipo di ricordo di quella notte, così come farsi domande a vicenda. È la notte di Natale, ed è la terza volta che la storia si ripete. Ma questa volta, trascorse le ventiquattro ore, per Kasumi sarà impossibile dimenticare l’accaduto.

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È la Vigilia di Natale e, come ogni anno, Gaia è attesa a casa di sua sorella per celebrare la festa più magica dell’anno. Peccato che lei odi quella tradizione di famiglia, e preferirebbe trascorrere la serata a mollo nella vasca da bagno con un bicchiere di vino in mano, al riparo dai capricci dei nipotini e dalle continue lamentele della sorella.
Quando realizza di essere rimasta chiusa dentro il grattacielo in cui lavora come assicuratrice, Gaia pensa che il destino sia venuto in suo soccorso, soprattutto quando scopre di non essere l’unica stacanovista che dovrà passare la Vigilia di Natale chiusa in quella prigione di vetro e cemento.
Alessandro, un giovane collega da poco trasferitosi da Londra, sembra avere molte cose in comune con lei, prima fra tutte l’allergia alle festività natalizie.
Tra un cenone improvvisato, vendette contro colleghi antipatici e una visita inaspettata, i due riscoprono insieme l’incanto della Vigilia, e chissà che nella sua lista dei regali Babbo Natale non abbia in serbo per loro qualcosa di speciale… 

Tre autrici una sola recensione.
Perché? Perché sono tre piccole novelle della stessa casa editrice e poi perché tutte e tre parlano di un avventura natalizia.

Ognuna di queste storie ha un filo conduttore che è quella del “ricominciare”.
Ricominciare a credere nel Natale per la Zarlenga.
Ricominciare una nuova vita per la Another.
Ricominciare ad innamorarsi per la Bonny.

Questi tre racconti, parlano del Natale, in forma “reale” non la classica magia che si respira tra le pagine di una storia su questa festività.

Anna Zarlenga ci propone la storia di Gloria una editor che non festeggia il natale e che preferisce lavorare. Le viene affidato un nuovo autore Orlando James, autore famoso di cui non si conosce la vera identità. Gloria dovrà editare il libro di Orlando prima della fine dell’anno, ma il misterioso autore cercherà in modo alquanto bizzarro di farle affrontare il natale sotto un’altra prospettiva dandole dei compiti da svolgere ed in cambio riceverà pezzi del suo libro e anche la sua vera identità.

Questa storia l’ho trovata spassosa, con il classico spirito ironico della Zarlenga. Gloria è una editor Napoletana che non festeggia il natale. Per lei è un giorno come un altro. Quando Orlando entra nella sua vita in pochi giorni la stravolge completamente portando la protagonista, avversa a questa festività, a cominciare nuovamente a crederci.

Mia Another invece racconta una storia davvero toccante. Kasumi è una donna vincolata in un matrimonio di convenienza. Lei e suo marito non si amano ed insieme hanno deciso che una volta l’anno potranno essere ciò che non sono e incontrare nuove persone. Ma solo per una notte, per poi tornare alle loro vite. Il giorno che hanno deciso è il 24 di dicembre e così Kasumi si ritrova la sera di Natale al bar di un albergo e proprio quella sera farà conoscenza con un violinista di passaggio a Tokyo. Quest’incontro cambierà per sempre le certezze di Kasumi e soprattutto le stravolgerà la vita.

L’intensità di questa storia, scritta con delicatezza da Mia, ci fa sentire ( in solo cinquanta pagine ) l’emozione provata da Kasumi la notte di natale. Sentiamo sulla nostra pelle il suo dolore, la sua frustrazione e comprendiamo il suo stato d’animo. Quando finisce la novella, l’unica cosa che vorresti è di più. Mia ci lascia, in questo racconto, una Kasumi pronta alla rinascita, ma rimaniamo nel limbo dell “… e se!” e forse è proprio questo limbo che ci lascia sognare ad occhi aperti.

Joanne Bonny, invece, ha confezionato una novella davvero carina. I due protagonisti Gaia e Alessandro, rimangono bloccati, il giorno della vigilia, all’interno del grattacielo che ospita i loro rispettivi posti di lavoro. I due in attesa, che qualcuno li venga a liberare ( e che il custode finisca di vedere “La Casa di carta” ), si raccontano e si conoscono ed improvvisano particolari karaoke mentre tentano di sgominare presunti ladri.

Insomma è uno spasso questo racconto.
Ed anche quel tocco di romanticismo al punto giusto rende la novella davvero intrigante. Insomma è un racconto di natale semplice divertente e con due protagonisti davvero carini raccontati con il solito punto irriverente di Joanne.

Insomma, ogni libro ha un suo perché, ogni libro ha una storia da raccontare ed ogni libro è scritto da un autrice che ho apprezzato particolarmente in questo anno, quindi io vi invito a leggere queste piccole novelle, per sentire addosso lo spirito del natale.

RECENSIONE: Closer di Corinne Michaels e Melanie Harlow

Anche a soli diciotto anni, London ha sempre saputo che Ian Chase era la sua anima gemella. Innamorata da sempre del fratello della sua migliore amica, per London Ian era l’unico uomo con cui riusciva a pensare di trascorrere il suo futuro. Quando la sera del ballo di fine di fine anno, Ian le confessa di ricambiare i suoi sentimenti, London è pronta a sacrificare tutto per vivere finalmente il loro amore.
Diciassette anni dopo…
A trentacinque anni, London è una donna di successo, soddisfatta della sua vita da single e non ha mai perdonato Ian per averle spezzato il cuore.
Tutto il suo amore si è trasformato in un odio feroce nei confronti dell’uomo che ancora fa parte della sua vita come vicino e come zio dei figli della sua migliore amica, Sabrina, di cui lei è la madrina.
Un solo tragico istante, però, cambierà le loro vite per sempre.
Da un giorno all’altro, London e Ian rimangono le uniche due persone su cui i figli della amata Sabrina potranno contare.
Con i bambini affidati alle loro cure per volontà della madre, Ian e London non potranno far altro che tentare di superare il loro turbolento passato e il reciproco disprezzo, per ricostruire una vita andata in frantumi.
Ma i sentimenti a lungo sopiti torneranno a galla, perché se è facile dimenticare l’odio, è impossibile ignorare l’amore.
Quello tra Ian e London però sarà abbastanza forte da superare la sfida del dolore e di anni di incomprensioni?

Ed ecco qui la nuova recensione di un recupero di lettura di un mesetto fa ( su per giù ).
Sto parlando di Closer, un libro scritto a quattro mani da Corinne Michaels e Melanie Harlow edito Always Publishing.

Devo dire che questo è uno dei libri più belli letti in questo anno di questa CE, ho amato molto i personaggi e la loro storia davvero toccante.

London ed Ian, da giovani, dopo tanti anni a guardarsi da lontano riescono finalmente a stare insieme, ma quando London vuole mollare tutti i suoi sogni per stare con lui, Ian decide di troncare il loro rapporto.

Dopo diciassette anni i due, che non si sono più frequentati se non in casi rari ( dato che in comune avevano Sabrina, sorella di Ian e migliore amica di London ), purtroppo a causa di un incidente improvviso che riguarda proprio la povera Sabrina, devono ricominciare a rivedersi e a gestire i tre figli della defunta.
Questo stravolgerà le loro vite e tutte le loro certezze.

Ho amato particolarmente questo libro, oltre l’odio/amore dei due protagonisti, ho amato come Ian stravolga tutta la sua esistenza fatta di eccessi. E’ come se il suo personaggio faccia un evoluzione da adolescente arrapato a uomo con delle responsabilità. Difatti se all’inizio è davvero in panico per questo evento, pian piano, anche grazie all’aiuto di London, inizia a gestire tre bambini facendoli diventare come se fossero suoi.

London è una donna che comunque è stata spezzata da Ian. Il suo amore per lui non è mai andato via, solo che quell’amore l’ha fatta raffreddare alla vita, e l’unica cosa a cui sembra tenere, oltre il suo lavoro, è il gatto.
Ma grazie all’avvicinarsi di Ian, che ormai per lei aveva una reputazione davvero pessima, riesce ad andare al di là di quello che vede, e il suo cuore ritorna a scaldarsi facendole provare emozioni e sentimenti diversi e totalizzanti.

Che dire, vi consiglio questo libro senza dubbio, perché non è solo una storia d’amore tra due individui, ma è una storia d’amore a tutto tondo.

RECENSIONE: Champagne, carote e tacchi a spillo di Katiuscia Salvini

Cosa possono avere in comune una giovane e snob influencer e un aitante cowboy dedito a lavorare la terra?

Apparentemente nulla, fino a quando Cécile non si trova incastrata nel fatiscente bed and breakfast di Gabriel.
Lei è frivola, modaiola e scappa da uno scandalo.
Lui è burbero, asociale e pensa solo al lavoro.
Tuttavia Cécile decide di aiutarlo a rendere la fattoria un posto di lusso, grazie a un noto programma televisivo.
Più fama per tutti!
O forse più disastri?
L’unica cosa certa è che tra i due l’odio è reciproco, ma si sa: c’è una linea sottile tra odio e…
Mucche ingombranti, champagne costosissimi, carote e telecamere indiscrete.
Riusciranno Cécile e Gabriel a trovare il loro lieto fine?

Ed eccola qui la recensione del libro di Katiuscia Salvini che ho letto un po’ di tempo fa.

Ringrazio ancora l’autrice per la copia digitale in omaggio e soprattutto per avermi permesso di conoscere la sua penna.

La storia è molto carina.
Ci troviamo a Parigi, dove Cécile, influencer ed icona di stile, sta partecipando al suo party mozzafiato in una delle location più IN della città dell’amore.

Però succede che quando si ritrova su tutti i social, ripresa in posizioni compromettenti con un noto imprenditore, prende al volo l’opportunità di rifugiarsi in una spa in Belgio e scappa via.

Il problema è che quando arriverà nel luogo a lei descritto come idilliaco, scoprirà che è tutt’altro, anzi, davanti a se troverà una vecchio Bed & Breakfast in rovina, con un burbero proprietario.

Il tutto nasce proprio da questo.
Cècile, viene invitata nella fattoria dalla sorellina di Gabriel ( il protagonista ), Isy , che per aiutare la famiglia cerca un escamotage per trovare i soldi e far ricominciare l’attività di famiglia, attirando proprio la protagonista in un inganno.
Da quel momento in poi tutto cambierà nelle loro vite.

La storia è davvero carina, seppur l’accoppiata influencer/cowboy, sia ormai un po’ un cliché dei romanzi rosa. Però tutto sommato l’ho trovata interessante.

Cécile, che ci viene descritta come una snob tutta trucco e capelli, quando arriva alla fattoria è in piena fuga e che ha serie difficoltà ad ambientarsi nella famiglia di Gabriel, che però l’accolgono come una figlia. Difatti il suo problema principale non è la famiglia del protagonista maschile, ma proprio Gabriel, che sembra non tollerare la sua presenza.

Gabriel, è un burbero proprietario terriero, che crede che tutto quello che fa Cècile sia inutile e privo di fondamenta, per lui il lavoro vero non è starsene sui social tutto il giorno, ma costruire con le mani qualcosa.

Quando però, con molta riluttanza, lui si fa convincere dalla sorella a chiedere una mano a Cècile, si renderà conto che i social possono anche aiutare, soprattutto se a farlo è una persona che ha molte conoscenze e molti follower.

Piano piano i due abbatteranno i loro muri e riusciranno a far cadere anche i pregiudizi che hanno l’uno sull’altra.

Ho trovato la scrittura di Katiuscia divertente e frizzante, che rende il libro un libro leggero e con dei personaggi davvero esilaranti. Ci sono anche molti momenti romantici e “OMG” che portano il lettore a voler proseguire la storia senza annoiarsi.

Insomma, se volete un libro leggero e divertente, questo chick-lit ve lo consiglio davvero tanto.

RECENSIONE: Stars (VIP #2 ) di Kristen Callihan

Gabriel Scott, manager della più grande rock band del mondo, è una vera leggenda vivente: lui è l’uomo capace di forgiare le star. Affascinante come il peccato, ma freddo come il ghiaccio, Scottie è professionale, sicuro di sé, e dedito unicamente al suo lavoro. L’incarnazione vivente del successo. In altre parole, la persona più inaccessibile del pianeta.
Quando, sul volo Londra New York, Sophie Darling viene spostata in prima classe, è felice come se avesse appena vinto alla lotteria. A scoraggiare la spumeggiante, irrefrenabile Sophie non basta neanche un ombroso e scostante vicino di posto. Sophie è chiacchierona e spigliata e decide di divertirsi a trasformare in un inferno le interminabili ore di volo del suo riservato compagno di viaggio che cerca disperatamente di tenere le distanze.
Tra turbolenze, risate e momenti imbarazzanti, nasce un’alchimia inspiegabile tra due passeggeri diversi come il giorno e la notte, opposti come i Tropici e il Polo Nord. Quello che Sophie non sospetta è che anche Scottie ha in serbo dei programmi per lei: una sorpresa incredibile, che potrebbe far decollare la sua carriera di fotografa e trasformare il suo sogno in realtà.
Questo solo se Sophie sarà disposta a seguire quest’uomo incredibile e magnetico… mettendo così a rischio il suo cuore.

Ed eccomi qui con una nuova recensione del secondo libro della serie Vip di Kristen Callihan edito sempre dalla Always Publishing.

Il primo libro di questa serie, girava intorno al leader dei Kill John, ovvero Killian ( per la recensione precedente qui ). Il secondo invece è sul loro manager, Gabriel Scott ( o Scottie per gli amici ). Se avete letto il primo libro avete potuto apprezzare il carattere fumantino del nuovo protagonista, che sotto la sua maschera di durezza, si nasconde un marshmallow pronto da mordere ( mammagari! ).

Ci ritroviamo su un aereo, in compagnia di Sophie, una fotografa che sta attraversando mezzo mondo per un colloquio di lavoro top secret. Sophie viene fatta accomodare nella prima classe dell’aereo, tra sfarzo e comodità e mentre cerca di capire le varie funzionalità della sua poltrona, al suo fianco fa capolino un uomo, molto disturbato dalla sua presenza. L’uomo in questione è Gabriel, che sta tornando a Londra dai Kill John.

Durante questo volo, in modo del tutto atipico, due persone completamente diverse si conosceranno e scopriranno che l’una dovrà lavorare per l’altro. Difatti Sophie è la nuova fotografa dei Kill John ed il suo capo è proprio Gabriel.

Devo dire che questo libro mi è piaciuto molto di più del primo, non perché Killian fosse malvagio come personaggio, ma diciamo che Gabriel ha delle vibrazioni diverse e Sophie è decisamente più peperina di Liberty.

I due personaggi sono davvero completamente i due opposti.
Gabriel è un uomo tutto d’un pezzo, il classico uomo che “non deve chiedere mai!” quello che gestisce le vite di tutti, ma che non riesce a gestire la sua. Sophie gli sconvolge la vita, la sua irruenza scalfisce la rigida corazza del nostro protagonista, facendogli riaffiorare cose che pensava fossero assopite.

La bellezza di questi libri della Callihan e che, anche se Stand-alone, la trama principale, quella dei Kill John, prosegue tra un libro e l’altro con massima linearità.

Se nel libro precedente si parlava del tentato suicidio di uno dei membri della band, in questo si parla di come Gabriel si senta protettivo nei confronti di questi e soprattutto di Jax ( Jax, sarà il protagonista di Fall *__* il terzo libro della serie ).

Insomma è un libro che vale la pena di leggere. Tutta la serie vale la pena di leggere.

Quindi ve lo consiglio? Senza dubbio, soprattutto se vi piacciono i Music Romance, con un po’ di pepe e tanto angst.

RECENSIONE: Dear Ava di Ilsa Madden-Mills

Quando Ava mette per la prima volta piede alla Camden Prep, uno dei migliori licei del Tennessee, ha solo un pensiero in mente: tenere un profilo basso.
Sa che è meglio stare alla larga dai famigerati Squali, i ragazzi più ricchi di tutto lo Stato. Intoccabili, sprezzanti e popolari, sono loro a tenere in pugno la scuola. L’unico studente a dimostrare un po’ di gentilezza nei suoi confronti è Chance, che la guarda come non aveva mai fatto nessuno…
Ma Ava è terrorizzata che il suo passato doloroso venga alla luce. Perché lei proviene da un mondo diverso da quello dei suoi compagni di scuola. Un mondo di affidi sbagliati, violenza e povertà. Un mondo che nessuno deve conoscere. E così fa del suo meglio per confondersi tra gli studenti, non dare nell’occhio. Arriva persino a sperare di esserci riuscita, finché una notte è proprio uno degli Squali a distruggerla.
Da allora tutto cambia.
Ogni singolo studente che incrocia nei corridoi adesso conosce il suo nome, molti di loro mirano a intimidirla… quasi tutti la credono una bugiarda. E un misterioso ammiratore segreto le ha lasciato una lettera d’amore dentro l’armadietto. Non un ragazzo qualunque. Uno Squalo.
Ma di chi si tratta?
Knox, il quarterback con la cicatrice che con un solo sguardo riesce a raggelarla sul posto, Dane, il suo gemello, così uguale e così diverso dal fratello con i suoi sorrisi sprezzanti, o Chance, il ragazzo che credeva di poter amare?
Una cosa è certa: Ava è determinata a scoprirlo.
Non è più la timida ragazzina che si è iscritta sperando di essere accettata.
Adesso intende giocare secondo le sue regole. Anche se significa dover imparare a nuotare in un mare di Squali.

Ed ecco qui, la recensione della mia lettura in collaborazione con la Always Publishing.
Come sempre ringrazio la CE, per questo regalo davvero molto gradito.

Ma parliamo del libro.

La storia, già dal primo capitolo ci fa capire che non sarà un libro semplice, perché inizia con il risveglio della nostra protagonista Ava, da sola nel bosco, vittima di una violenza sessuale. Non sa chi sia stato, però le sensazioni di Ava, vengono trasmesse in modo davvero “forte” dall’autrice. Anche perché non è semplice trasmettere ai lettori i pensieri di una persona vittima di violenza, senza cadere nel cliché o nel banale. La Mills, ci fa sentire le emozioni, devastanti, di Ava sotto pelle, rendendo il primo capitolo davvero angosciante.

Dopo questo però, c’è un salto temporale di quasi un anno. Dove Ava, ritorna a scuola, completamente cambiata. Quell’esperienza l’ha devastata, si, ma l’ha resa più forte. La sua forza viene, innanzitutto da un desiderio di vendetta, lei vuole sapere chi è stato a farle del male un anno prima e poi per il fratello minore.

Chiaramente la storia è davvero complessa. Ava è figlia di una drogata, vissuta in un orfanotrofio insieme al fratellino, ma che ha vinto una borsa di studio per la Camden Prep, una scuola di Élite. Diventa popolare, una cheerleader, si innamora di uno dei ragazzi della squadra di football, ma quella notte la sua vita cambia radicalmente. Difatti la violenza la subisce durante una festa della squadra di football ed il suo violentatore potrebbe essere proprio uno di loro.

Quindi quando ritorna alla Camden, il suo obiettivo principale è proprio quello di capire chi è stato e ricordare cosa le sia accaduto quella notte. Quando ritorna, dato che un anno prima ha denunciato l’accaduto, i membri di élite non sono per nulla contenti, tanto che screditano e bullizzano la protagonista, e uno di questi è proprio il quarterback della squadra, ovvero Knox. Ma chiaramente tutte le maschere crollano inevitabilmente.

Questo libro è intenso pugno nello stomaco.
Ava e Knox, sono due personaggi con dalle ombre nella loro vita. Ognuno di loro si carica di un fardello addosso davvero pesante.

Ava è una giovane, indipendente, che quello che possiede lo ha dovuto ottenere con le unghie e con i denti. Knox, per quanto in una posizione molto più privilegiata di Ava, ha comunque degli scheletri nell’armadio che corrodono la sua vita. Insomma, entrambi sono simili.

Per quanto abbia apprezzato questo libro, un lato negativo forse c’è. La velocità sul finale della scoperta del violentatore. Diciamo che era anche un po’ “chiamata” durante il libro, però l’ho trovato un tantino frettoloso. Ma diciamo che questa frettolosità, viene giustificata per il finale vero e proprio. La Mills ha lasciato più spazio ad un finale degno per i due protagonisti.

Che dire, io l’ho apprezzato molto e quindi, se vi piacciono le storie forti, con un sano angst, beh! questo è quello che fa per voi.