RECENSIONE: Il duca e io ( Bridgertons #1 ) di Julia Quinn

Londra, 1813. Simon Arthur Henry Fitzranulph Basset, nuovo duca di Hastings ed erede di uno dei titoli più antichi e prestigiosi d’Inghilterra, è uno scapolo assai desiderato. A dire il vero, è letteralmente perseguitato da schiere di madri dell’alta società che farebbero di tutto pur di combinare un buon matrimonio per le loro fanciulle in età da marito. E Simon, sempre alquanto riluttante, è in cima alla lista dei loro interessi. Anche la madre di Daphne Bridgerton è indaffaratissima e intende trovare il marito perfetto per la maggiore delle sue figlie femmine, che ha già debuttato in società da un paio d’anni e che rischia di rimanere – Dio non voglia! – zitella. Assillati ciascuno a suo modo dalle ferree leggi del “mercato matrimoniale”, Daphne e Simon, vecchio amico di suo fratello Anthony, escogitano un piano: si fingeranno fidanzati e così saranno lasciati finalmente in pace. Ciò che non hanno messo in conto è che, ballo dopo ballo, conversazione dopo conversazione, ricordarsi che quanto li lega è solo finzione diventerà sempre più difficile. Quella che era iniziata come una recita sembra proprio trasformarsi in realtà. Una realtà tremendamente ricca di passione e coinvolgimento.

Era da un po’ che avevo deciso di leggere questa serie di Julia Quinn. Vuoi per la serie tv, vuoi perché in giro per il web se ne parla molto bene. Insomma, mi sono immersa in questa lettura.

Purtroppo ho potuto constatare di quanto sia stato noioso ed imbarazzante questo libro. Decisamente meglio la serie tv, che per quanto si discosti dal libro è molto più interessante del suo alter ego su carta.

Daphne Bridgerton, la quarta figlia, ma la prima a debuttare in società. Dopo un anno precedente disastroso per la ricerca di un marito, decide che il suo secondo anno avrà la svolta giusta. Peccato che tutti gli uomini che si avvicinino a lei vengano rimpallati dal fratello maggiore Anthony, che ha sempre qualche punto in disaccordo con i corteggiatori della sorella.

Un giorno però ritorna il Duca di Hastings, un libertino che ha deciso di non sposarsi per non continuare la dinastia del padre che non lo ha mai amato. Ovviamente viene invitato ad uno dei tanti balli e si imbatte in Daphne, che sta per essere assalita da uno dei suoi corteggiatori. Tra i due scatta subito una scintilla, ma soprattutto entrambi vogliono qualcosa. Daphne trovare un marito e il Duca non essere preso d’assalto dalle madri impazzite. I due fanno un patto, quello di fingere di essere una coppia, ma si sa che non tutto è destinato a durare.

Ora, lasciando perdere che i regency sono più o meno simili, ma ho trovato Daphne davvero fastidiosa così come personaggio del Duca, una vera spina nel fianco. Due personaggi che dovevano affascinarmi e coinvolgermi con i loro idilli interiori, mi hanno fatto effetto contrario, ovvero, quello di un calcio nelle palle, ben assestato e di punta.

Daphne è un lagna che punta i piedini e che sa tutto lei anche se non sa assolutamente nulla ( perché ci tiene a ribadire che ha quattro fratelli maschi e conosce bene TUTTO! eccheppalle! ), seppur abbia un caratterino davvero poco regency ed in alcuni casi è anche divertente.
Il Duca che doveva essere la controparte di polso e di una certa dominanza, si lascia rigirare come un calzino dalla protagonista, in più le ottocento paturnie mentali mi hanno fatto andare KO, per quanto all’inizio mi piacesse come personaggio.

Insomma, che dire, non mi è piaciuto per niente e non credo che continuerò questa serie, preferisco vedere il telefilm su Netflix e almeno rifarmi gli occhi.

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