RECENSIONE: Scappacuore di Lea Landucci

Anno nuovo, vita nuova, si dice. E Valentina ha preso il proverbio alla lettera: si è licenziata, si è data al decluttering selvaggio del suo appartamento, ha deciso di diventare vegana e soprattutto si è liberata di un fidanzato tossico. Nella frenesia di un’esistenza più ecosostenibile, ha anche affittato su Airbnb la stanza degli ospiti ed è così che in casa sua piomba Riccardo, un musicista tatuato con insospettabili capacità culinarie e un talento originale: scappare dall’amore. Profondamente diversi l’una dall’altro, Valentina e Riccardo si imbarcano in una convivenza forzata che li trasforma da estranei incompatibili a complici affiatati finché il passato e i segreti di entrambi arrivano a rompere l’idillio. A quel punto, il loro cuore cercherà la fuga o alla fine si renderà conto che vale la pena restare?

Ed ecco qui la recensione del romanzo breve di Lea Landucci “Scappacuore” ( o almeno per me che sbaglio quasi sempre il titolo “Spaccacuore” come la canzone di Bersani, Appost! ).

Questo piccolo romanzo è un concentrato delle sperimentazioni della signora Landucci e devo dire che l’ho trovato davvero spassoso.

La storia si svolge completamente nelle quattro mura di casa della protagonista, Valentina. La ragazza decide di cambiare vita diventando vegetariana, abbandonando il lavoro ed eliminando le cose in l’eccesso. Per ottemperare alla mancanza di denaro decide di fittare una delle sue stanze vuote, per un mese, ad un ragazzo, ovvero Riccardo, un musicista che entra prepotentemente nella vita della protagonista.

La convivenza sarà davvero estrema da tutti e due i lati, perché Valentina cambia idea, sul fatto di affittare la stanza ad un perfetto sconosciuto, quasi ogni giorno.

La cosa che mi ha fatto appassionare al libro e principalmente alla storia è il fatto che lo stile durante il racconto cambia. Se all’inizio ci troviamo ad avere a che fare con una storia divertente e frizzante, piano piano inizia ad esserci un cambiamento, questo ovviamente non varia la “frizzantezza” ma, gli argomenti, iniziano a cambiare e dalla leggerezza a cui siamo stati abituati all’inizio, la Landucci, stravolge questa nostra certezza portandoci a riflettere su alcuni avvenimenti nella vita dei protagonisti.

L’idea di racchiudere tutta la storia nella casa di Valentina, senza farci uscire fuori da questa, è quello che serve per far entrare il lettore in una sorta bolla. In questo libro siamo un po’ i voyeur o gli spettatori di uno spettacolo teatrale, osserviamo le vicende dei protagonisti. Li guardiamo mentre commettono errori, mentre si innamorano, mentre litigano, psicanalizzandoli con occhio critico e facendoci noi stessi un’idea personale.

Mi è sembrato un “Carnage” di Polanski ( ovviamente meno esasperato ) scritto su carta e questa cosa mi è piaciuta molto.

I due protagonisti sono completamente gli opposti, ma entrambi hanno qualcosa che li tormenta e proprio questi tormenti usciranno fuori durante la storia.

Un’altra cosa che ho apprezzato molto è il fatto che Riccardo e Valentina non siano descritti come bellissimi e stupendi, ma normali. Due persone con cui possiamo entrare in empatia.

Insomma, non è il classico libro rosa, anzi diciamolo proprio chiaro e tondo, lo è ma non lo è … quindi se volete farvi un’idea vi consiglio di acquistarlo e farmi sapere cosa ne pensate o qui sul blog o sulla mia pagina instagram.

RECENSIONE: Nessuno disturbi l’Amore di Anna Zarlenga

Dori è una scrittrice. A ventotto anni vive ancora con la famiglia, che non la incoraggia affatto, anzi, la soffoca con richieste continue, convinta che in fondo, il suo, non sia un vero lavoro. Ma Dori, sotto lo pseudonimo di Delphine M. Bright, con il primo romanzo ha avuto molto successo. Ha persino sperato che da quel momento in poi la sua vita potesse cambiare. Purtroppo i successivi romanzi non sono andati altrettanto bene e ora il rischio di un altro flop la terrorizza. Come se non bastasse, l’editor la incalza perché consegni in tempo e questa volta condisca la trama “con un po’ di pepe”. Ed è proprio questo il problema… Dori non sa proprio cosa sia il pepe. La sua vita amorosa è ormai da tempo inesistente. In un momento di crisi dovuto allo stress in famiglia, Dori dà fondo ai suoi pochi risparmi e decide finalmente di andare a vivere altrove, per ritrovare un po’ di tranquillità. Non navigando nell’oro, l’unica possibilità è affittare una stanza insieme ad altri studenti. In fondo uno studente dovrebbe studiare: quale fastidio potrebbe mai darle? Dori non immagina proprio in quale guaio sta per cacciarsi…

Ed eccola qui la recensione di questo libro che ho avuto l’onore di leggere in anteprima e di averlo in regalo dalla stessa autrice.

Non è la prima volta che leggo un libro di Anna Zarlenga.
Precedentemente di suo avevo letto Fidanzato Part-time che avevo adorato e ora … adoro anche questo.

Come al solito ci ritroviamo a Napoli, dove Dori autrice di romanzi rosa, dopo l’ennesimo boicottaggio della famiglia alla sua quiete, decide di prendere tutto e trasferirsi in un’appartamento situato nel centro storico di Napoli.
Qui, farà la conoscenza del suo nuovo coinquilino, Alex, un tipo un po’ bohemien, amante della vita, con sogni di gloria e studente fuoricorso. Alex, odia avere un inquilino in casa, dato che gli altri li ha fatti scappare tutti, ma ben presto si rende conto che Dori non è così facile da mandare via.

Come al solito Anna racconta l’amore in modo così delicato e divertente, che le pagine scorrono veloci e quasi vorresti rallentare per non finirlo mai.

I due protagonisti sono i due opposti.
Lineare e quadrata Dori mentre fuori dagli schemi e esuberante Alex.
Chiaramente i due oltre a collidere l’uno contro l’altro, inizieranno a smussare lati del loro carattere pian piano che si conoscono. L’uno aiuterà l’altra a maturare, perché Alex, all’inizio del libro, ha una maturità di un bambino di quattro anni mentre Dori è fin troppo matura per la sua età e difficilmente si lascia andare nella vita.

E proprio queste loro diversità aiuteranno entrambi a crescere e ad evolvere.

Ho apprezzato molto questo libro, perché oltre l’ambientazione perfetta ( e veritiera ) ho trovato l’idea di scrivere di una scrittrice davvero interessante. Anna, con il personaggio di Dori, palesa la difficoltà di essere un’autrice di romanzi rosa. Affronta tutti i classici cliché che si raccontano sulle donne che leggono e scrivono d’amore e lo ha fatto in modo semplice e divertente.

Chiaramente oltre il parlare di amore il libro è davvero ironico. Ci sono delle trovate totalmente esilaranti ed altre che vi faranno fare gli occhi a cuoricino.

Insomma è un libro per tutti, perché se volete sognare e divertirvi è il libro perfetto.

RECENSIONE: Mai una gioia di Lea Landucci

Sono Cristina, ho trent’anni e faccio l’investigatrice digitale sfruttando i social network! Per il resto: mai una gioia.
Ho una madre insopportabile e le mie amiche vivono a centinaia di chilometri da me. Il mio ex mi ha lasciata un anno fa con un sms e da allora sono dannatamente sola, a parte Carmen, la mia coinquilina.
Ma questo sarà il mio anno! Zero aspettative! Rispetterò alla lettere le “regole della perfetta seduttrice”: puntare, sedurre, colpire e abbandonare.
Tutto chiaro.
Forse.
Spero. 

Nelle Puntate precedenti: Mai dire mai

Mai una gioia, potrebbe essere un mantra di vita. Ed è così per la protagonista della nostra storia, Cristina.
Le avventure o disavventure di Cristina, sono un escalation di “Mai una gioia”.

La protagonista è una giovane donna di Trent’anni, fiorentina, che nella vita fa la detective digitale. Scopre le malefatte delle persone indagando tra social e non solo ( fa anche altre cose con la sua laurea in ingegneria informatica, ma per quanto Lea sia stata descrittiva all’ennesima potenza, io da brava ignorante del settore non c’ho capito un H ). Vive con il suo adorato cane, Carmen, ed è stata lasciata dal suo fidanzato Roberto, uno scrittore squattrinato che le ha rubato due anni di vita. Fortunatamente però ci sono le sue due migliori amiche. Sabrina, giornalista di moda a Milano e Daniela, attrice per una soap opera a Roma.

La storia parte da Natale, ma il vero twist arriva a capodanno, quando lei e Daniela, partono per andare alla festa di Cavalli ( lo stilista ) invitate dalla loro amica Sabrina. In quella festa Cristina conoscerà Michele, un avvocato con cui passerà delle intense e romantiche ore la notte del primo dell’anno.

I due inizieranno a cercarsi e a vedersi, anche se di rado. Insomma, Cristina, sembra quasi aver trovato “una gioia”, ma si sa che non sempre le cose vanno come si spera.

Cristina è un personaggio che riassume le millennial. Indecisa, impacciata, fragile, con una paura sviscerale di lanciarsi nell’amore, ma che non smette di cercarlo. Michele sembra per lei un nuovo e stupendo inizio. Insomma, le insicurezze della ragazza in molti casi sono anche le mie e mi sono sentita rappresentata da lei.

Chiaramente la storia è una sublime crescita del personaggio. Se all’inizio ci ritroviamo a fare i conti con le fragilità della protagonista, alla fine ci rendiamo conto che quella fragilità è la sua forza. Cristina, cambia nel corso del libro si rende conto che seppur imperfetta lei è perfetta per se stessa. La sua consapevolezza cresce pagina dopo pagina e ci troviamo, alla fine del libro, con una Cristina matura e non più insicura, che sa quello che vuole e lo pretende.

La bellezza di questo libro è anche l’amicizia del trio Wow, si supportano l’una con l’altra, seppur distanti sono sempre vicine e quando una di loro è in difficoltà niente e nessuno può mettersi in mezzo. Sono gli spiriti guida l’una dell’altra. Le anime gemelle, non sono per forza i compagni che uno si sceglie, ma anche le amiche.

Lea ha messo su una storia coinvolgente, divertente e scritta da dio. Il libro scorre pagina dopo pagina emozionando il lettore e rendendolo parte integrante della storia. Io ne sono rimasta coinvolta e sono felice di averlo letto.

Insomma, è una storia davvero bella, emozionante e che consiglio a tutti.

RECENSIONE: Make a difference – Ancora un bacio (One more, #1) di Trisha Wear

copertina-2

57404516. sx318

trama-2

Kimberly Thompson ha un solo obiettivo nella vita: diventare una brava giornalista.
Con l’inizio dell’ultimo anno scolastico e la promozione a caporedattrice del Make a Difference il traguardo sembra sempre più vicino finché, a causa di un articolo in cui denuncia una falla nel sistema di distribuzione dei fondi della scuola, si ritrova a vivere uno dei suoi peggiori incubi.
Costretta dal preside a rivedere le sue opinioni, Kimberly viene catapultata in un mondo dal quale si è sempre tenuta alla larga: l’hockey.
Ad aspettarla alle porte del suo inferno personale trova Dexter Evans, il leader dell’Arlington, disposto a tutto pur di impedirle di intralciare la scalata della sua squadra nella classifica della Middlesex League.
L’Arlington e il suo capitano non hanno la minima intenzione di perdonarle l’affronto subito, ma Kimberly non ci pensa nemmeno a chiedere scusa per essersi scagliata contro i privilegi di cui godono i giocatori di hockey nel loro liceo.

Dexter è un maremoto indomito, uno tsunami impetuoso da cui Kimberly cerca di mettersi in salvo ancorandosi alla sua determinazione.

Kimberly è un uragano di pedanteria, un vortice di parole al vetriolo da cui Dexter si fa scudo con la sua arroganza.

Ma tra scontri aperti e confessioni rubate scopriranno che sotto strati e strati di presunzione esiste una ragione diversa, molto più spietata.

Quella del cuore.

recensione

Nuova recensione, nuova collaborazione.

Questo è il classico libro a scatola chiusa. Non conoscevo l’autrice prima di questo libro ( anche perché è la sua opera prima ), ma conosco bene la sua editor, che aiuta molte autrici a far uscire dei perfetti capolavori.

E quindi, quando mi è stato proposto di leggere questa storia e sapendo chi era l’editor, mi sono fiondata a pesce bollito.

Questo Young Adult con una sfumatura di Sport romance, mi ha colpita molto. Sia per la storia un po’ Hate/Love, sia per la scrittura della sua autrice. Fluida e complessa allo stesso tempo.

La storia parla delle vicende di Kimberly, caporedattrice della Arlington High il “Make a difference” e Dexter, capitano della squadra di Hockey.

Kimberly, scrive un editoriale, dove spiega come la scuola ed il suo preside, preferiscano agevolare ( e quindi spendere i soldi ) sulla squadra di Hockey anziché aiutare gli altri gruppi studenteschi in attività come il teatro, la musica e l’arte. Difatti, proprio a causa di questo, molti club sono stati chiusi in favore della squadra.

Questo però porterà la nostra protagonista ad una punizione da parte del preside, ovvero, dovrà seguire la squadra ovunque e scrivere di Hockey fino alla fine dell’anno.

Seppur all’inizio cerchi in tutti i modi di svincolarsi da questa decisione, purtroppo, Dexter Evans non glielo permette, insinuandosi nella sua vita con la forza solo per “controllarla” e per non farle fare passi falsi.

Da quel momento in poi, tra i due si instaurerà un amore/odio che durerà per quasi tutto il libro, ma che permetterà ad entrambi di abbattere le loro barriere e di essere migliori per se stessi.

Da un paio di anni a questa parte ( anche a causa dell’età ) ho difficoltà ad approcciarmi agli Young. Sarà che non riesco più ad immedesimarmi nei protagonisti, che sono troppo giovani e le scelte che fanno forse io non le prenderei mai.

C’è da dire che però questo libro mi è piaciuto, forse perché la protagonista, Kimberly, è una ragazza più matura della sua età. Una che ha dovuto prendersi con le unghie e con i denti tutto a causa di eventi spiacevoli della sua vita. Il linguaggio forbito della giovane protagonista ci fa comprendere subito il suo carattere e la consacra ( per me ) all’olimpo delle “Joey Potter” mancate. In più mi domando dove metta tutta la cioccolata che mangia, vorrei avere un metabolismo come il suo.

Dexter è il classico, bello che si presenta come “stupido” ma che proprio scemo non è. Insomma il classico bello che non “abball” ma che poi dopo scopri che è tutta finzione, perché sotto all’imbracatura da sportivo c’è un ragazzo sensibile e che riesce a scalfire il muro della nostra protagonista, seppur lo debba picconare.

Certo, verso la fine del libro, avrei voluto prendere Kimberly e dirle: “Sorella, oh! arripigliati”, però alla fine “l’arripiglio” arriva ed è lei che deve rincorrere lui ( amen! ).

Come dicevo, la scrittura è così lineare, che le trecentosessanta pagine scorrono veloci.
Il finale è autoconclusivo, ma rimani con quel punto interrogativo che ti fa venire voglia di leggere il seguito o almeno le altre storie che compongono la serie.

Insomma, io lo consiglio davvero tanto.

voto5

RECENSIONE: Io, te e il Caos di Joy Clare Madness

copertina-2

53029813. sy475

trama-2

Sara Paselli deve sempre pianificare la sua vita. Anche quando fallisce, lei non demorde: ha sempre un piano B da poter attuare! Quando finalmente conquista la tanto agognata promozione, si troverà a dover affrontare degli imprevisti alquanto bizzarri. Proprio lei, “il Generale”, la donna che odia i cambi di programma, sarà oggetto di una sconvolgente sorpresa da parte del Destino. Oscillando tra un passato ingombrante, una questione irrisolta di nome Tommaso e la ricerca del suo equilibrio, la nostra protagonista dovrà fare i conti con l’Amore.

Tra colpi di scena e incontri del tutto sorprendenti la sua storia viaggerà più veloce del Frecciarossa 1000.
Sara riuscirà a conoscersi davvero e ad avere il suo lieto fine?

recensione

E sono qui a parlarvi dell’opera prima di Joy Claire Madness.
Questa collaborazione che ho avuto con l’autrice è frutto di una strana e complice amicizia. Diciamo che in quanto a follia ce la battiamo.

Ad ogni modo, dopo due mesi dall’arrivo di questo libro, mi sono immersa in questa particolarissima storia, che per quanto bella ha senza dubbio qualche difetto.

Ma andiamo con ordine.

Facciamo conoscenza con Sara, una giovane donna in carriera, che finalmente riesce ad avere la sua promozione tanto agognata. Sara però è una persona molto rigorosa, così rigorosa che da amici e colleghi è chiamata “Il Generale”, proprio per il suo carattere molto serioso.

Quello che non sappiamo ( e che Sara prontamente ci racconta ) è che i suoi sogni nel cassetto erano diversi. Da ragazzina si era impegnata con tutta se stessa per entrare nell’aeronautica non riuscendoci e grazie a questo cavillo del destino, la sua vita la porta a studiare economia a Siena. Lì incontrerà nuove persone, nuove amiche e … nuovi amori.

Infatti, a Siena incontrerà Tommaso, trascinandola in una storia d’amore complessa e che le cambierà totalmente la vita.

Questo incontro la cambia talmente tanto che diventerà quello che è adesso, ovvero la temuta “generale”.

Ma il destino, dopo tanti anni è sempre dietro l’angolo.

Che posso dirvi di questa storia.
Senza dubbio che è un ottimo inizio per una prima pubblicazione. La storia di Sara coinvolge ed avvince, ma … ogni tanto si impantana in cose che si sarebbero potute snellire. Ci sono eventi che a volte rallentano tutta la storia risultando pesante alla lettura. Ed il flashback nel passato è stato gestito male, poiché la narrazione parte nel presente, ma poi viene buttata nel passato per molti capitoli facendo, secondo me, ( quando si ritorna alla narrazione al presente ) dimenticare cosa sta accadendo in quella linea temporale alla protagonista ( io sono dovuta andare a rileggere i primi capitoli, ma forse è solo un problema mio, non so! ).

Ma oltre queste piccole postille, il libro di base è un buon libro che sarebbe potuto essere un top libro se ci fosse stato l’editing, dato che è proprio questo il problema di questa storia.

Per quanto riguarda i personaggi. Sara è un caterpillar ( come Joy infondo ), ma viene sedata, quando è possibile dai suoi amici di percorso e Tommaso … è un bellissimo ed irriverente personaggio, colui che riesce a dare filo da torcere alla nostra protagonista.

Ho trovato però la scrittura di Joy molto poetica in alcuni punti, con frasi ad effetto molto ricercate ed ho apprezzato molto questo lato della sua scrittura.

Insomma, ad ogni modo non è un libro perfetto, ma non è neanche un libro da buttare.
Ci sono, senza dubbio, delle cose da aggiustare ma la storia e la scrittura di per se sono buone e quindi … aspetto il prossimo libro ù.ù quindi Joy, MUOVITI!

voto4

RECENSIONE: Prima Regola: Non Innamorarsi di Felicia Kingsley

copertina-2

53443461. sy475

trama-2

Silvye ha ventisette anni, una madre asfissiante e sogna solo una vita normale, con un lavoro normale. Ma la verità è che la sua vita è tutto meno che normale perché… è una truffatrice. Sì, una truffatrice, figlia di una truffatrice che l’ha istruita alla perfezione nell’arte del furto e dell’inganno. Ci sono solo due cose che Silvye non deve fare: mangiare carboidrati e innamorarsi. A lei, le regole proprio non piacciono: ok vivere senza innamorarsi, ma non senza carboidrati!
C’è invece una persona a cui le regole piacciono moltissimo: Nick Montecristo, affascinante ladro-gentiluomo e astuto genio dell’arte. È un abile stratega, impermeabile ai sentimenti, e non ha mai fallito un solo incarico.
Nick e Silvye sono i prescelti da un ricco ed eccentrico collezionista, per mettere a segno un colpo sensazionale. Peccato che i due si detestino e abbiano qualche conto in sospeso da regolare. Lei è fuoco, lui è ghiaccio. Impensabile lavorare insieme, impossibile dire di no al colpo. Riusciranno Nick e Silvye a passare da rivali a complici, ed evitare che una fastidiosa quanto imprevista attrazione tra loro complichi le cose? Ma sì, in fondo sono due professionisti, basterà rispettare una sola regola…

recensione

( Inizio sviolinata )

Cara Felicia,
anche questa volta ho letto il tuo libro. Anche questa volta posso dire, con assoluta certezza, che tutto è stato infinitamente perfetto.

( fine svioliata )

Apposto! dopo aver detto la mia su questa autrice ( di cui onestamente mi sono davvero finite le parole per esprimere tutto il mio amore incondizionato per lei ), parliamo di questo suo ultimo libro che ho ADORATO! ( non so se si è capito! ).

Questa volta, donna Felicia, ci ha donato un libro totalmente diverso dal solito. Certo, ci aveva già gettato le basi nel libro precedente, dove oltre il romance si univa alla storia un elemento mistery. Questa volta però l’autrice ci ha fatto entrare in un mondo sconosciuto a chi è abituato alle sue storie, insomma, un Mistery Romance a tutti gli effetti che ti intriga dall’inizio alla fine.

I nostri due protagonisti sono: Nick Montesanto, Ladro gentiluomo, chiamato “Il Chirurgo” per i suoi lavori certosini ( che poi la pignoleria e la rigidità facciano parte anche dello stesso personaggio è solo un contorno ).

E Silvye, detta la “Gazza ladra”, che ha una vera abilità nello sfilare ai poveri malcapitati i loro averi. Peccato che però la sua disorganizzazione a volte le faccia commettere molti ( divertenti ) casini.

I due vengono convocati da un Lord inglese ( o scozzese, non ricordo precisamente ), che gli propone di lavorare in coppia per recuperare il famoso “diario di Casanova”, che tutti credevano fosse un mito ed invece così non è.

Dopo varie regole che i due si impongono, inizia la loro avventura, tra viaggi in treno, scoperte tra le strade di Venezia e rocamboleschi inseguimenti.

Questo libro mi ha fatto immergere in quell’atmosfera da film come “Indiana Jones e l’ultima crociata” o il contemporaneo “Il mistero dei templari”. Sono un amante di questo genere e quindi sono rimasta sorpresa quando, donna Felicia, ha sfornato la sua ultima fatica.

I personaggi di Nick e Silvye, sono incompatibili. Come dicevo Nick è un uomo molto studiato, che tutto quello che fa lo fa in modo preciso e senza sbavature, l’opposto di Silvye, che seppur sia leggiadra nel suo derubare le persone ( e con una capacità innata nelle lingue ) è anche una persona molto emotiva che si lascia trasportare dalle emozioni.

Tra i due, dopo l’odio reciproco ( a causa di un evento successo prima di essere convocati per il colpo ), lentamente si instaura un rapporto di fiducia, che evolve fino a diventare qualcosa di più.

La bellezza di questo libro, oltre la storia ed i personaggi, sono le atmosfere, le descrizioni dei paesaggi che l’autrice è riuscita a scrivere divinamente. Non sono mai stata a Venezia ne tanto meno ho viaggiato sull’Orient express, ma grazie a Felicia è come se ci fossi salita anche io su quel treno insieme a Silvye e Nick. E’ come se avessi camminato tra le strade di Venezia sotto braccio ai due protagonisti, immaginandomi con loro ad essere rincorsa tra le strade ed i vicoli di una delle città più belle d’Italia.

Insomma, si rinnova nuovamente la mia fiducia per questa scrittrice e vi posso assicurare che questo libro scala in modo repentino la mia classifica dei libri più belli di Felicia Kingsley e forse dell’intero anno.

voto5

RECENSIONE: Ti prego lasciati odiare di Anna Premoli

copertina-2

40685550. sy475

trama-2

Jennifer e Ian si conoscono da sette anni e gli ultimi cinque li hanno passati a farsi la guerra. A capo di due team nella stessa banca d’affari londinese, tra di loro è da sempre scontro aperto e dichiarato. Si detestano, non si sopportano, e non fanno altro che mettersi i bastoni fra le ruote. Finché un giorno, per caso, sono costretti a lavorare a uno stesso progetto: gestire i capitali di un nobile e facoltoso cliente.
E così si ritrovano a dover passare molto del loro tempo insieme, anche oltre l’orario d’ufficio. Ma Ian è lo scapolo più affascinante, ricco e ambito di Londra e le sue “frequentazioni” non passano mai inosservate: basta un’innocente serata trascorsa in un ristorante, per farli finire sulla pagina gossip di un noto quotidiano inglese. Lei è furiosa: come possono averla associata a un borioso, classista e pallone gonfiato come Ian? Lui è divertito, ma soprattutto sorpreso: le foto con la collega hanno scoraggiato tutte le sue assillanti corteggiatrici. E allora si lancia in una proposta indecente: le darà carta bianca con il facoltoso cliente se lei accetterà di fingersi la sua fidanzata. Sfida accettata e inizio del gioco! Ben presto però, quello che per Jennifer sembrava uno scherzo, si rivela più complicato del previsto e un bacio, che dovrebbe far parte della messa in scena, scatena brividi e reazioni del tutto inattesi…

recensione

Ok! faccio mea culpa dicendo che non avevo mai letto nulla della Premoli.
Lo so, lo so, sono una pessima book blogger. Ma andiamo avanti! Anche perché ho iniziato a farlo ed ora non credo smetterò più.

Quindi a causa di questa mia mancanza ho deciso di iniziare ( no, non proprio. E’ stata un imposizione da parte di Francesca Capone ), dal primo dei suoi libri.

Ma iniziamo dalla storia.
Ci troviamo a Londra e facciamo conoscenza con Jennifer, Avvocato fiscalista di una prestigiosa banca da sempre in lotta con Ian.
I due a causa di alcune cose successe tra loro in passato ed anche per le differenti classi sociali, non si sopportano. Jennifer è figlia di una coppia Anti monarchia, Ian è figlio della “monarchia”.

Quando però un giorno sono costretti a lavorare insieme, tra i due oltre un tacito accordo di non belligeranza, ci sarà un patto ovvero: Quello di fingersi fidanzati per convenienza.

Ian, è stanco di essere braccato dai giornalisti ed essere etichettato come latin lover e Jennifer, vuole che Ian non gli stia tra i piedi con i clienti, soprattutto quelli facoltosi. Quindi, con molta reticenza iniziale da parte della protagonista i due iniziano a fingersi innamorati persi.

Dopo aver riassunto la trama ( per sommi capi ), posso dirvi che questo libro è stato davvero divertente.

Proprio l’odio tra i due protagonisti regge tutta la storia. I loro continui battibecchi rendono tutto vivace e dinamico.

Ho amato molto il personaggio di Ian, che per quanto ricco, preferisce lavorare e non fare affidamento sulle finanze della sua famiglia. Un po’ di meno Jennifer che per quanto donna tosta e che sa quello che vuole, verso la fine volevo solo farla “capa e muro”. Il suo eccessivo “odio” verso Ian e per il fatto del “no noi non possiamo stare insieme perché troppo diversi!” beh! insomma, un po’ troppo ed è forse per quello che non ho dato il massimo a questo libro.

I siparietti con le famiglie di entrambi mi hanno fatto divertire un casino. Soprattutto quando Ian si presenta a casa di Jennifer … il delirio.

Insomma, questa non è una recensione molto lunga, lo ammetto, ma perché penso che non ci sia molto da dire di questo libro, mi è piaciuto e basta. E’ un Office/hate romance molto divertente, intenso e romantico sotto il cielo di Londra.

E poi quando ci sono di mezzo conti o principi e comuni mortali tutto è sempre molto bello, quindi, ho amato molto la penna della Premoli ( vabbè sarebbe come sparare sulla croce rossa ), e penso che continuerò a leggere le sue storie.

voto4

RECENSIONE: Un Romeo in Blue Jeans di Martina G. Daisy

copertina-2

54266764. sx318

trama-2

Non c’è niente che non vada nella vita di Margherita Contini: un lavoro come maestra, una famiglia adorabile, un fidanzato apparentemente perfetto. È proprio quando Roberto, l’uomo che tutte le donne sognano, deve trasferirsi a Milano e la porta con sé che cominciano i guai. Grossi guai.
Una nuova scuola, una nuova città e una classe di bambini dispettosi che adorano fare domande scomode. E non è finita!
Il guaio più grande ha un nome, un nome bizzarro. Leone, psicologo scontroso, malizioso e tremendamente sexy che affianca la giovane maestra in cattedra. Margherita vorrebbe e dovrebbe stargli alla larga. Dovrebbe… perché da quel qualcosa di proibito e nascosto non riesce proprio a prendere le distanze.
Tra figuracce, cadute di stile e di fondoschiena, battute al vetriolo e situazioni ambigue e peccaminose, riuscirà Margherita a scoprire cosa nasconde lo psicologo dagli occhi blu?

recensione

La recensione che vi propongo oggi è quella di un’autrice emergente, Martina.
Una collaborazione che ho ricevuto questa estate e che solo adesso sono riuscita a portare a termine.

Il libro, per essere un opera prima, è molto carino. Certo, ci sono alcuni problemi in alcuni punti ( scene in cui si poteva dire di più ed altre di meno ), però credo che sia comunque un romanzo rosa molto dolce, come la sua scrittrice.

Ma andiamo con ordine.

Facciamo conoscenza con Margherita Contini, fiorentina, che si trasferisce nel caos di Milano con il suo fidanzato, Roberto . Chiaramente non è molto felice della scelta, dato che ama la sua città e la sua famiglia, però per amore decide di iniziare una nuova vita.

L’impatto con il suo “nuovo mondo” non è semplice. Ma soprattutto il suo lavoro come insegnante non inizia nel migliore dei modi. Si ritrova a doversi far rispettare da bambini con genitori troppo invadenti e soprattutto, per superare la prova come insegnante, deve avere a che fare con Leone lo psicologo che le hanno affiancato in questo periodo.

Tra i due saranno subito scintille. Ma quando Margherita inizierà a cedere, poiché la sua vita a Milano non è quella che si aspettava, Leone sarà il primo che le darà una mano. Questi avvenimenti porteranno la nostra protagonista a comprendere meglio la sua situazione sentimentale e di vita.

Leone sprona in tutti i modi Margherita e lei lentamente, non senza qualche inciampo, inizierà ad avere una nuova consapevolezza di se.

Devo dire che la storia e le vicende, mi sono piaciute molto.
Ho trovato il personaggio di Leone molto affascinante e magnetico ed ho adorato come lui e Margherita interagiscano. Ho amato principalmente quell’alone di mistero che lo circonda, quelle cose dette e non dette, che lasciano la protagonista piena di dubbi su di lui.

Margherita è una giovane donna piena di insicurezze e un po’ goffa. Non prende mai una decisione concreta e tutto quello che le accade intorno lo assimila rendendolo suo anche se, in alcuni contesti, non ne ha nessuna colpa. Però, alla fine, grazie a Leone riesce a prendere in mano le redini della sua vita, tagliando alcuni fili che la intrappolavano.

Come detto prima, la storia è molto carina ma, ci sono delle piccole pecche ( giusto un paio ).
Margherita pensa troppo e forse alcuni suoi pensieri potevano essere un po’ diluiti, poiché a causa di questo a volte la lettura diventa un po’ pesante. Cosa totalmente inversa per il finale che secondo me poteva essere allungato di più. Succede così tanto in così poco tempo, che il lettore fa fatica a capire che sta succedendo. Insomma, il taglio drastico del finale, poteva essere portato alle troppe elucubrazioni di Margherita.

Ma infondo è un primo libro di una giovane autrice, che se l’è cavata fin troppo bene. Ha creato una storia emozionante e divertente, ma soprattutto, di una dolcezza disarmante.
Quindi, oltre i punti che ho detto prima, il libro lo consiglio caldamente, perché lo psicologo dagli occhi blu è un Romeo … perfetto.

voto4

RECENSIONE: Per il mio amore, Whiskey di Kandi Steiner

copertina-2

trama-2

Dieci anni d’amore, di perdita, di amicizia, di cuori infranti e di emozioni da gustare fino all’ultima goccia.

Dal primo momento in cui incontra Jamie, Brecks sa che la sua vita non sarà più la stessa.
Quel ragazzo dagli occhi ambrati diventerà il suo Whiskey, una irrinunciabile dipendenza. Mese dopo mese, anno dopo anno, errore dopo errore, la loro amicizia si fa sempre più complicata, e la loro attrazione sempre più inarrestabile.

Ma cosa fare quando il tempo e le circostanze sembrano essere sempre avverse?
Quanto duramente e quanto a lungo una donna può lottare per riappropriarsi del cuore dell’uomo che da sempre le appartiene?

Una storia cruda, appassionata e straziante, in cui il destino giocherà a tirare i fili del vero amore, in un turbinio di emozioni travolgenti.

Ci vuole più coraggio ad ammettere di amare qualcuno e di voler lottare per lui, che a lasciarlo andare per soffrire di meno.

recensione

Avete presente la sensazione di calore quando si termina un libro?
Ecco, questo è esattamente il libro che provoca questo tipo di emozione.

Alla fine della lettura mi sono ritrovata senza parole. Bello, davvero bello.

La storia di per se può apparire banale. Il concetto “migliori amici” che si rincorrono per anni è stato usato tante volte ( vedi “One Day” o “Scrivimi ancora” e non solo ), ma in questo caso la storia tra Jamie e Brecks, l’ho trovata diversa.

Dal primo momento che Brecks, vede Jamie è Amore. Ma la vita porta il suo amore a fare delle scelte.
Infatti Jamie, la prima volta che si conoscono, si innamora della migliore amica di B. e a lei tocca solo fare da terzo incomodo, osservandolo da lontano. Seppur Jamie non ignori mai Brecks e lei si senta così al sicuro con lui da confidargli cose che non aveva mai detto a nessuno.

Quando lui, va al college ( e di conseguenza viene lasciato dalla migliore amica di B. ), si perdono di vista per un anno. Fino a rincontrarsi nello stesso college. Ma le cose ora sono diverse perché B. è felicemente fidanzata.

Insomma, non posso raccontarvi tutto, perché è così pieno di imprevisti, colpi di scena e angst, che beh! svelarvi le cose sarebbe un crimine. Sappiate che il libro gira su un arco di tempo di undici anni … e vi ho detto tutto!

Ho amato pazzamente la crescita dei personaggi. Partiamo da quando hanno rispettivamente 17 e 18 anni fino ad arrivare a 28/30 anni. Di solito non mi rendo mai conto quando c’è uno spazio temporale nei libri.
Il personaggio è quello e di solito non cambia molto ( ovviamente è differente se il personaggio è bambino ). In questo caso ho seguito le sfaccettature di crescita di entrambi i personaggi, soprattutto Jamie, che dagli occhi di Brecks fa un evoluzione fisica, psicologica e sessuale, notevole. L’ho sentito ragazzo e adulto nelle pagine, immaginandomelo proprio come veniva descritto.

Un’altra cosa che ho amato tanto è stato il continuo paragonare l’amore di Brecks per Jamie, al Whiskey. Ogni capitolo viene introdotto da un titolo che riporta al liquore. Ovviamente non sono messi a caso, ma la protagonista tende a dare delle motivazioni all’interno del capitolo. Può descrivere una situazione o solo la figura di Jamie, che con il tempo da Whiskey si trasforma di Scotch.

Brecks si descrive come un alcolista che ha bisogno del Whiskey e che quando ne assapora un po’ subito le da alla testa ed è difficile smettere. Ne vuole sempre di più, fino a stare male. Mai descrizione più azzeccata.

Sono dipendenti l’uno dall’altra e a volte con risultati davvero disastrosi. Demoliscono ogni cosa che hanno intorno, non volendo.

In conclusione, se cercate un libro che voglia farvi vivere delle emozioni intense e pathos, io ve lo consiglio tantissimo. E’ un vortice di emozioni continuo. Brecks e Jamie sono due persone che si corrodono, ma si vogliono così intensamente che anche il lettore alla fine vuole vederli insieme. Sono due palle da demolizione, due caterpillar, ma che alla fine, tutto sommato, trovano un equilibrio.

voto5plus

RECENSIONE: Pâtisserie française. Macarons in cerca d’amore di Margherita Fray

copertina-2

53178406. sx318

trama-2

Veronica, una venticinquenne romana, si presenta a un colloquio alla Pâtisserie Française. Ed è proprio lì che si imbatte in Pierre Mureau, l’affascinante quanto arrogante, capo pasticcere della pasticceria. Molto francese, molto bello, perfezionista fino alla psicosi. Trova offensivo e riprovevole circa il 90% di quello che fa Veronica. Il suo primo incontro con Pierre non è dei più allegri. Dire che lui la consideri una buona a nulla è riduttivo. Di tutt’altro avviso è Eleonora, la proprietaria della pasticceria, che al contrario del capo pasticcere, è propensa a darle un’opportunità. Quello che all’inizio sembrerà il giusto mix per un disastro, riesce lentamente a diventare altro: Veronica conoscerà lati piacevoli di Pierre che non avrebbe mai immaginato… finché non scoprirà che anche l’irreprensibile Mureau ha dei segreti piuttosto ingombranti.
Sullo sfondo di una Roma torrida e asfissiante, Veronica conosce una versione più matura e adulta di sé, e impara cosa sono l’amicizia e l’amore.

recensione

Recupero recensioni.
A questo giro vi parlo del libro di Margherita Fray edito Royal Books Edizioni.
E’ il primo libro rilasciato da questa casa editrice indipendente e l’ho letto senza neanche guardare la trama dato che conoscevo già la penna dell’autrice e sapevo che non sarei rimasta delusa.

Se vi piacciono le storie ambientate nel contesto culinario e con un sano hate/love, beh! questo è quello che fa per voi.

La protagonista della nostra storia è Veronica, che dopo aver appeso al chiodo una laurea in Biologia, capisce che la sua vera vocazione è la pasticceria. Segue dei corsi, si appassiona e alla fine cerca un lavoro come assistente in qualche pasticceria della sua città. Dopo varie ricerche trova l’annuncio dei suoi sogni, ovvero un apprendistato in una delle sue pasticcerie preferite, la Pâtisserie française.

Al colloquio, oltre la proprietaria del negozio Eleonora, conoscerà l’uomo che dovrà affiancare ovvero il temutissimo Pierre Mureau. Tra i due non saranno rose e fiori, anzi, Pierre fa di tutto per trovare qualche lato negativo in Veronica. Alla fine però viene assunta, con molto disappunto del pasticciere.

Da quel momento in poi, Veronica, verrà catapultata nel frenetico mondo di Pierre. Fatto di dolci deliziosi e strani avvenimenti.

Non continuo oltre perché è davvero uno spasso questo libro ed il personaggio di Pierre non è un personaggio facile. Anzi, ho trovato la sua figura molto enigmatica e devo dire la verità il suo alone di mistero mi ha fatto impazzire come la protagonista.

Veronica è una giovane donna, che segue il suo sogno. Intelligente ed acuta, ma anche fragile in alcuni aspetti.

La storia è molto divertente ed intrigante ( con qualche momento drama ). Tra i due, per quanto ci sia un odio a pelle, i sentimenti mutano conoscendosi. Pierre cerca di aprirsi ad un certo punto della storia, di farsi capire, seppur sia sempre troppo criptico per Veronica.

La cosa che mi è piaciuta di più in questo libro, sono stati i colpi di scena. Mi sono ritrovata più volte con le mani sulla faccia ed è raro che mi succeda.

Un’altra cosa che ho apprezzato, sono stati i personaggi secondari. Di solito quando leggo i libri, mi rendo conto che a volte l’autore non si focalizza mai sui personaggi di contorno. Rimangono sullo sfondo e fanno solo presenza. La Fray, invece, rende i personaggi secondari parte della storia. Ognuno di loro ha una caratterizzazione ben precisa e una volta chiuso il libro fai fatica a dimenticarli ( cosa che succede spesso per i personaggi secondari ).

Devo dire la verità, il finale mi ha lasciato un po’ con l’amaro in bocca. E’ come se fosse aperto, ma non lo è, in più si scoprono delle cose su alcuni personaggi che però … rimangono irrisolte.

So che questo libro era una storia scritta su FF. Quindi mi domando se ci fosse un seguito che però l’autrice abbia voluto tagliare. E’ come se mancasse qualcosa.

In conclusione, il libro è davvero carino, romantico e frizzante lo consiglio davvero tanto, anche perché Margherita è una GARANZIA. Spero che faccia un seguito, perché quel finale così … non mi piaciuto tanto.

voto

4