RECENSIONE: Libra ( Black Dynasty #4 ) di Marilena Barbagallo

Terza nella linea dei Dodici e prima a essersi sacrificata per la dinastia. Nessuno mi ha obbligata a sposarmi, l’ho voluto io. Dovevo scappare dai miei demoni e dai miei sentimenti sbagliati. Desideravo vincolarmi, in modo da non poter essere più libera di correre verso l’oscurità. Ma il fascino delle tenebre ha continuato ad ammaliarmi per anni e, con la mente, sono rimasta nel passato, dove lui mi regalava carezze rudi e dolore. Quel male, che porto ancora addosso, vestendolo come un accessorio, è l’unico ricordo che mi resta. Oggi, che ha osato presentarsi in casa mia, con la sua solita arroganza, l’unica cosa che sento di fare è affrontarlo e dimostrargli che non mi ha mai spezzata davvero. Lo guardo, detestandolo e fissando la vistosa cicatrice che gli marchia la guancia, e penso che niente, in lui, potrà mai essere orribile quanto la sua anima marcia. Sono la Contessa Libra Leclerc Hill. Il mio odio per Zakhar Konstantin Leskov non si è mai placato. Lui è tornato per me, ma io, che non sono mai stata sua e che non apparterrò mai a nessuno, adesso, mentre i suoi occhi scuri non hanno il coraggio di guardarmi, scelgo me. Zakhar è uno degli uomini più influenti della Russia. Per il Tavolo è solo un criminale. Per i Leclerc è una bestia. Per Libra è il ragazzo che le ha cambiato la vita. Al castello non c’è posto per gli uomini come lui. Nel cuore della Bilancia, invece, ci sarà ancora un po’ di spazio?

Nuova recensione per voi oggi.

Vi parlo di nuovo della famiglia Leclerc con il quarto volume della serie Black Dynasty di Marilena Barbagallo.

Lo so, Lo so, questo libro l’ho letto eoni fa, ma c’è sempre tempo per una recensione.

Questo quarto volume ci introduce nel mondo di Libra, la sorella preferita del nostro amato Taurus.
La nostra protagonista l’avevamo già conosciuta nei libri precedenti. La sorella misteriosa dello zodiaco, colei che cela il mistero della sua mano guantata. Insomma, in questo libro scopriamo vita morte e miracoli di questo personaggio.

L’inizio parte in modo Barbagallesco, con due sane scene hot che solo lei sa scrivere ed introducendoci il nostro personaggio maschile, Zakhar. Un russo che vuole entrare a far parte dei potenti della tavola dello zodiaco e per far ciò ne uccide uno dei membri.

Ma, seppur voglia il potere, il suo unico scopo è quello di ritornare prepotentemente nella vita di Libra, la donna che ha incontrato in una vita precedente e a cui ha spezzato il cuore, la stessa Libra che ormai è sposata con uno dei membri del tavolo dello zodiaco.

Chiaramente, quando Zakhar arriverà a riscuotere il suo posto, non tutto sarà semplice. Taurus, che conosce la storia dei due, non sarà per niente favorevole al nuovo membro.

Insomma, questo è solo l’inizio di una storia davvero avvincente e cruda.
Come al solito lo spessore dei personaggi di Marilena cresce. Libra e Zakhar sono letteralmente due mine vaganti che si dilaniano reciprocamente per tutto il libro.

Pian piano che leggiamo la storia scopriamo il loro primo incontro ed il come Zakhar sia mutato nel corso del tempo.

Il personaggio di Libra è un personaggio fondamentalmente forte, ma con una fragilità che si porta dentro proprio a causa di Zakhar, l’uomo su cui aveva riposto tutta la sua anima e che gliel’ha portata via.

Zakhar è un enigma vivente. All’inizio del libro non riusciamo ad entrare nella sua mente con molta facilità, non comprendiamo subito cosa lo spinge a fare quello che fa, ma quando ritorna nella vita di Libra ed incomincia a ricordare, ci rendiamo conto che il suo modo di fare è totalmente l’opposto di quello che credevamo che fosse.

Come al solito anche questo volume della Black Dynasty è potente, forse più potente dei precedenti, perché ha due personaggi davvero complessi a far da padrone, coinvolgendoci in prima persona nella loro distruzione reciproca e nel loro ricostruirsi.

RECENSIONE: Jaded ( Red Oak Manor Collection #9 ) di Robin C.

Axel Porter segue due semplici regole: nessun legame al di fuori della famiglia che lo ha adottato e nessuna distrazione dalla gestione del proprio impero finanziario.
Del ragazzino che si è lasciato alle spalle Red Oak Town conserva la forza con cui ha cancellato i ricordi d’infanzia e l’affetto che ancora lo lega ad Amos e Noah – gli unici amici che abbia mai avuto.
Dietro ai suoi costosi abiti sartoriali e al severo sguardo di giada si cela però un terribile segreto. Per questo, quando il destino gli rimette di fronte Isabel, lui sa che la cosa giusta da fare sarebbe tenerla a debita distanza.

Anche la vita di Isabel Rossini non è più la stessa; in un ambiente influenzato da incontri senza amore, la ragazzina timida e remissiva del Maniero ha lasciato spazio a una donna libera, sicura e affascinante.
Il tempo l’ha resa più forte, ma non è riuscito a scalfire la sua ossessione per Axel Porter. E quando finalmente le viene offerta l’occasione che le permetterà di prendersi ciò che desidera da anni, niente potrà fermarla.
Lo scontro sarà inevitabile perché se Axel non è intenzionato a perdere, Isabel è disposta a tutto pur di vincere.

Ed ecco la recensione del penultimo volume della Red Oak Manor Collection ( prossimamente troverete lo stesso volume in libreria per Salani Editore, insieme a tutto il resto degli orfani del maniero ).

E’ la prima volta che leggo Robin C. e quello che mi sono più volte chiesta, mentre sfogliavo questo libro, è stato: PERCHE’ NON L’HO LETTA PRIMA??

Ma iniziamo facendo un mini riassunto della trama.


Ci ritroviamo a Red Oak Town e conosciamo i nostri due protagonisti, orfani entrambi. Axel, il membro più nominato e più misterioso dei membri della NASA ( gruppo composto da Noah, Amos, Stephan e lui medesimo ). Purtroppo un evento davvero drammatico lo rende protagonista. Questa cosa lo devasta così tanto che non rimetterà più piede a Red Oak, tagliando così i ponti con tutti quelli che hanno rappresentato per lui un ricordo di quel periodo ( tranne che con Noah e Amos, che continua a sentire saltuariamente ).

Isabel è anche lei un’inquilina del maniero, una ragazza timida e genuina, che ama Axel in segreto. Quando Axel lascia il maniero, sembra quasi che anche un pezzo di lei abbia abbandonato quel luogo.

Diversi anni dopo però … i due si rincontrano, ma diciamo che seppur i sentimenti siano sempre li loro due, ormai, non sono più quei due ragazzini segnati dal maniero.

Che dire di questo libro, la storia è davvero superba.
Credo che la storia di Axel ed Isabel sia quella più dura da digerire delle altre lette fino ad adesso. Axel è un uomo con un passato davvero pesante e ce ne rendiamo conto pian piano nella storia, sia quando lo leggiamo nel passato, sia quando ci ritoviamo con lui nel presente. La sua mancanza di legami lo rende inavvicinabile e soprattutto lo rende una persona davvero complessa. Con il ritorno nella sua vita di Isabel, quasi sembra che tutto quello che ha cercato invano di scacciare via lontano, ritorni a travolgerlo abbattendo il suo muro.

Anche Isabel, che l’avevamo lasciata in un modo, ora la ritroviamo a fare tutt’altro nella vita, cosa che destabilizzerà un po’ il nostro Axel ( e onestamente anche noi O.o ).

Insomma, anche questo libro della ROMC, è stato un libro perfetto, con una scrittura bellissima ed intensa e … Niente, quando troverete Jaded in libreria … COMPRATELO!!!

RECENSIONE: Hardness ( Diamond series #2 ) di Viola Lewis

Sono un uomo abituato ad avere tutto.
E tutto si sottomette a me.

Ci sono scelte che non avvengono per caso, ma sono dettate dal destino.
Muovi un passo sbagliato e la tua vita va letteralmente a puttane.
Come è successo a me.
Responsabilità. Doveri. Colpe. Peccato.
È tutto ciò che sono.
La rabbia e il rimorso sono gli unici sentimenti che mi accompagnano da allora, incatenandomi a un passato che mi ha congelato.
Un’ombra oscura che mi logora senza pietà.
E credo che arriverà presto il giorno in cui sarò condannato per il mio infame segreto.
Ma oggi la mia condanna si nasconde dietro due occhi di ghiaccio dall’anima candida come una rosa bianca.
Un piacere proibito a cui non si può resistere.

Ed eccomi qui con una nuova recensione.

Oggi vi parlerò del secondo volume della serie Diamonds di Viola Lewis.

Se nel primo volume non avevo apprezzato molto il personaggio maschile, questa volta non ho amato particolarmente quello femminile. La storia di per se è anche interessante, ma il personaggio femminile ha urtato la mia pazienza più e più volte.

Il secondo libro è dal punto di vista di Cole, il fratello maggiore, colui che gestisce l’azienda di famiglia. Bello, calcolatore e freddo come il ghiaccio, fino a che davanti a lui non si palesa Anya, una super modella che è stata ingaggiata dall’azienda per indossare alcuni gioielli nelle sfilate.

Anya è una donna che sa quello che vuole e quello che vuole, ovviamente, è Cole. Infatti Anya ha un segreto, quello di essere segretamente innamorata di Cole, sin da quando era ragazzina ed il suo punto fermo per tutta la vita è sempre stato quello di farlo capitolare.

Ci riuscirà? Vi conviene leggere il libro per saperlo.

Ad ogni modo, ho trovato questo libro decisamente migliore del primo.
Cole è un bel personaggio, ma diciamo che già nel primo volume era un bel mistero da scoprire, con questo si ha una conferma di quello che già si sospettava.

Il personaggio di Anya l’ho trovato “too much”. A parte lo stalkeraggio da parte sua nei confronti di Cole, quello che ho trovato assurdo e il fatto che per farsi notare da lui, si faccia comprare un’azienda di modelle dal padre, per poi diventare supermodella. Cioè, potrei farlo anche io così.

Difatti se dovessi confrontare Reina ( la protagonista femminile di Endurance ) e Anya, preferisco di sicuro Reina, almeno lei se l’è guadagnato il suo successo!

La cosa più bella di questo libro ( oltre Cole ) é il fatto che sia un Age gap. Difatti tra i due protagonisti ci passano un bel po’ di anni e proprio il fatto che la nostra protagonista sia molto giovane all’inizio non viene quasi presa in considerazione dal nostro amato Cole.

Chiaramente questo libro è quello che io chiamo “libro sparti acque” perché entriamo totalmente nel vivo di quello che succederà nel prossimo volume. Seppur tutto sia partito in Endurance, con Hardness, iniziamo a percepire quello che potrebbe accadere nell’ultimo capitolo di questa serie.


La scrittura di Viola è decisamente migliore, certo, ci sono sempre dei passaggi che avrei eliminato o delle scene hot che avrei rifinito, però tutto sommato, l’ho trovato migliore del primo.

Insomma, mi è piaciuto, non in modo totale, ma l’ho trovato un buon prodotto.
Se vi piacciono le saghe familiari io vi consiglio assolutamente questa serie.

RECENSIONE: Caged ( Red Oak Manor Collection #8 ) di Naike Ror

Sofia Adelaide Mercalli vive a New York, ha quasi trent’anni, una posizione lavorativa che la soddisfa, il guardaroba dei suoi sogni e una passione spropositata per Otis Redding.
La sua vita potrebbe essere perfetta se accanto a lei ci fosse anche un uomo.
Per questa ragione si rivolge alla Never Alone, l’agenzia di incontri più selettiva della città.
C’è però un ostacolo da superare prima di ottenere la vittoria sentimentale; quando Sofia crede di avere davanti quello giusto, ecco che una miriade di assurdi imprevisti si abbatte sul suo appuntamento.
E il fatto che la sfortuna abbia le sembianze di un misterioso e sexy biondo che incrocia ogni volta che le accade qualcosa di tragicomico, non sembra essere proprio un caso.

Anche se la vita è stata meschina con Amos Timothy Jones, il tempo lo ha ripagato degli anni trascorsi come orfano del maniero di Red Oak Town. Adesso è proprietario di un caldo e accogliente appartamento, colleziona vinili rari, ha un lavoro che gli riempie l’esistenza, ma qualche volta di troppo i rimpianti bussano alla sua porta.
Per questo, Amos distribuisce e baratta favori, utilizza le azioni degli altri per aiutare il prossimo e per questa ragione si è infiltrato all’interno di un’agenzia di incontri con lo scopo di smascherare i raggiri che ultimamente hanno colpito alcuni colleghi.
L’unico problema di quella sua ennesima missione si chiama Sofia Mercalli; lei odia i segreti e Amos ne nasconde uno.
Più di uno, in verità.

Nuova recensione per voi.
Oggi si parla dell’ottavo volume della Red Oak Manor Collection, ovvero, Caged di Naike Ror.

Questo libro l’ho atteso sin dall’inizio della mia lettura della Red Oak. Innanzitutto perché è su uno degli orfani più enigmatici del maniero, quello che saltava fuori in qualsiasi occasione e, soprattutto, quando uno dei membri della ROMC aveva qualche problema da risolvere. Insomma, era un personaggio fuori dagli schemi già dall’inizio.

E come volevasi dimostrare lo è davvero ( ma in questo contesto non farò spoiler ).

I due protagonisti della nostra storia sono Sofia Mercalli, italoamericana, amante del vintage, che vive a little Italy con tutta la famiglia e dove gestisce un’azienda di tessuti. Una donna che sembra realizzata, ma che purtroppo non riesce a trovare un uomo con cui condividere la sua vita e soprattutto i suoi interessi.
Amos Timothy Jones è … un risolutore ( in un certo senso ) cerca di risolvere i problemi degli altri e sulla sua strada si imbatte in Sofia.

Ora ammetto che per scrivere questa recensione ho avuto davvero serie difficoltà a non spoilerare nulla, perché questa storia ha un rischio spoiler altissimo sin dal capitolo uno.

C’è da dire che l’introduzione già ci svela uno dei quesiti della Red Oak, ovvero, il perché del nome NASA del gruppetto composto da Noah, Amos, Stephan e Axel. Lo scopriamo subito, senza tergiversare e finalmente capiamo molte cose. Scopriamo di più proprio sulla figura di Stephan e dei collegamenti vari lasciati in sospeso nei libri precedenti.

Amos, è il personaggio che mi aspettavo. Divertente, simpatico, sempre con la battuta pronta e con un sex appeal … vabbè ma che ve lo dico a fare?

Sofia è una donna indipendente, ma legata alla sua famiglia, difatti le parti più divertenti del libro sono proprio quelle con la famiglia Mercalli.

Chiaramente Naike ha sempre quell’abilità di rendere i personaggi secondari parte integrante della storia di far risaltare i loro caratteri in modo da far brillare i protagonisti principali.

Che dire di questo libro, A M A T O. Ribadisco il mio amore per Amos, un personaggio che è entrato di peso nel cuore dei lettori e con il suo libro ha toccato il punto più altro. Certo, a differenza dei suoi compagni di orfanotrofio, la sua strada è un tantino diversa, ma è comunque un personaggio che si fa amare TANTO, TROPPO!

RECENSIONE: Until You ( Off-limits series #1 ) di Catharina Maura

Rimasta senza lavoro e sfrattata dal posto che ha trasformato in una casa, ad Aria vengono offerte due scelte: tornare a vivere con suo fratello o accettare il lavoro che il migliore amico di suo fratello le offre.

Le loro vite non erano destinate a scontrarsi, ma tutto cambia quando Grayson si rende conto che Aria è la donna misteriosa dietro una piattaforma di vigilantes molto popolare.

È la donna di cui si è innamorato online, quella le cui abilità di programmazione superano le sue, quella che ha cercato di rintracciare.

È lei. Ed è off-limits.

La recensione di oggi è di uno dei primi libri stranieri della Royal books Edizioni.

Until You è una serie di Catharina Maura ( di cui spero di leggere il resto dei libri presto! ).

Mi è piaciuto questo libro? Ovviamente si!

1. perché è uno Stem
2. perché i protagonisti sono quei classici personaggi di cui ti innamori subito sin dalla prima pagina.

Aria è un eccellente informatica, lavora per un azienda e vive con suo fratello Noah. Ma non tutto è oro ciò che luccica.
Difatti viene continuamente sottovalutata e chi si prende il merito dei codici che crea è il suo fidanzato. Un giorno però torna nella sua vita Grayson, il migliore amico del fratello e capo di un azienda informatica, che conosce perfettamente le doti di Aria e, siccome la vede come una sorella, le propone di andare con lui per lavorare nella sua azienda e far davvero capire a tutti il suo valore.

All’inizio, Aria non ha nessuna voglia di partire e andare via, seppur l’idea l’alletti, ma quando si rende conto che la persona che ha accanto non è quella che credeva che fosse, beh! accetta la proposta di Grayson ed inizia a lavorare per lui.

Chiaramente Aria, dovrà anche cercare di tenere all’oscuro la sua doppia identità, perché oltre ad essere un informatica di giorno è anche un Hacker di notte che aiuta le persone in difficoltà in modo non del tutto legale.

Che dire di questo libro?
Credo che sia una storia davvero intensa e soprattutto capace di coinvolgere il lettore dalla prima all’ultima pagina. L’idea di entrare nella mente di un Hacker mi ha sempre affascinato e la Maura riesce a farci entrare in sintonia con il personaggio di Aria sin da subito.

Chiaramente, questo libro è molto altro, perché oltre a parlare di programmi e software, ci addentriamo meglio nella vita dei personaggi. Ed oltre ad Aria, conosciamo meglio la figura di Grayson. Il nostro protagonista maschile reprime i suoi sentimenti da tutta la vita. Non solo per Aria, ma anche in generale.

Grayson non ha mai potuto contare su delle figure genitoriali, poiché orfano. La sua unica famiglia sono Aria e Noah . Questa sua mancanza si percepisce per tutto il libro. Quel senso di disagio nel non sapere cosa significa avere dei genitori. L’autrice, ci fa empatizzare con questa sua condizione e ci riesce.

Insomma, è una storia davvero emozionante, ricca di temi interessanti e con un pizzico di forbidden, che non guasta mai!

Ve lo consiglio al 100%

RECENSIONE: Candy ( Red Oak Manor Collection #7 ) di Jenny Anastan

C’è chi spende la sua vita assecondando i desideri altrui, mettendo da parte i propri. E c’è chi, nel ricordo di qualcuno che ha sbattuto una porta dietro di sé, spreca la propria esistenza cercando di dimenticare il dolore.
Opal ce l’ha fatta: si è realizzata, aprendo la propria agenzia di eventi prima dei trent’anni. Ha un fidanzato devoto e delle amiche fedeli che la conoscono meglio di quanto lei conosca se stessa. Della ragazzina cresciuta all’ombra del maniero di Red Oak Town resta solo la pallida eco di un passato annacquato. Nulla può incrinare la sua serenità.
Nulla, eccetto il matrimonio che deve organizzare. Perché non si tratta del solito evento da gestire alla perfezione, ma di una bomba pronta a scoppiarle tra le dita. E nel cuore. Infatti, quando Preston, il fratello della sposa, la chiama con il soprannome simbolo del loro vecchio legame, la miccia si accende e non c’è alcun modo di spegnerla.

Preston non ha niente da temere: è proprietario di un hotel di lusso, ha una famiglia ricca alle spalle e una fidanzata di rappresentanza che non gli sta troppo addosso.
Ha tutto sotto controllo.
Tranne lei.
L’unica persona con cui si sia mai sentito davvero se stesso. Colei che l’ha saputo sfidare e che è arrivata a un passo dal vincere ogni sua resistenza. Ma la strada è stata tracciata molti anni prima e lui non può permettere ai suoi desideri di mettersi in mezzo. Non può, eppure resistere è più difficile che mai.
Perché il passato è un maledetto parassita che si nasconde nell’angolo più buio dell’anima e si nutre di ogni ricordo fino a colpire a tradimento al primo sguardo. E a volte, replicare gli stessi sbagli ha un sapore più dolce del fare la cosa giusta.

Nuova recensione per voi.
Oggi proseguiamo con uno dei libri della Red Oak Manor collection, ovvero, Candy di Jenny Anastan.

La Anastan non è un’autrice che ho scoperto grazie a questa collection. Avevo già letto altri suoi libri e diciamo che il suo nome, insieme a quello di Marilena Barbagallo, è stato il garante del mio interesse a questa serie.

La protagonista del nostro libro è Opal ( che avevamo già conosciuto nei libri precedenti ).
L’orfana di Red Oak Manor è tra tutti gli altri membri ( che fino ad adesso abbiamo letto ) quella più accogliente e poco incisiva, poiché è il suo carattere a renderla tale.

Ma Opal nasconde un segreto. Il suo segreto si chiama Preston. Lui è il fratello maggiore della sua compagna di scuola e unica amica. Difatti Opal ha una relazione segreta proprio con lui, che viene nascosta per via del fatto che Preston è figlio di uno degli uomini più ricchi di Red Oak Town e nessuno capirebbe il suo frequentarsi con una ragazza orfana e poco “regale”.

Il problema arriva quando Preston torna dall’università e Opal scopre che, in sua compagnia, c’è un’altra ragazza più incline al prototipo di donna che vorrebbe la sua famiglia per lui.

Chiaramente i due si lasciano in malo modo e non si rivedranno più fino a quando, anni dopo, Preston ritorna nella vita di Opal quasi per caso e diciamo che il loro passato ritornerà prepotentemente a tormentarli.

Che dire di questo libro? Che Jenny Anastan si conferma come sempre un’autrice certezza. Anche questo libro è stato fantastico.

Opal è un personaggio totalmente diverso quando la rincontriamo nella sua versione adulta e soprattutto di questo se ne accorge anche Preston. Ma chiaramente quel distacco emotivo che la donna lascia trasparire è solo una maschera sulla vera sofferenza che porta nel cuore. Perché Preston, il cuore, gliel’ha davvero distrutto quel fantomatico giorno di diversi anni addietro. Chiaramente, tutto quello che ha portato il nostro protagonista maschile ad agire in quel modo, lo scopriamo pian piano nella storia.

Preston, infatti, sembra quasi il cattivo di tutto il racconto. L’uomo stronzo e senza cuore che riduce a brandelli l’anima della ragazza innamorata di lui. Ma piano piano, quest’odio nei suoi confronti cade, facendoci rendere conto che anche lui come Opal è una vittima di qualcosa che da giovane forse non sarebbe riuscito a superare.

Anche in questo volume ritroviamo i membri “orfani” di Red Oak, ma questa volta vediamo ( FINALMENTE ) tutto il gruppo della N.A.S.A. ( o almeno quelli che abbiamo conosciuto fino ad adesso ) e incontriamo per la prima volta Axel, l’orfano misterioso, perché viene spesso nominato e non si è mai visto. Diciamo che in questo libro avrà una parte interessante.

Insomma, che dire, la Red Oak è la fabbrica delle meraviglie. Dove le storie ti scivolano sotto pelle e iniziano a far parte di te.

RECENSIONE: Cruel ( Red Oak Manor Collection #6 ) di Debora C. Tepes

La vita non è mai stata clemente con Caleb Klein.
Il dolore e l’abbandono hanno segnato la sua strada sin da quando era bambino, e gli hanno insegnato a proteggere il cuore col filo spinato.
Il passato l’ha reso determinato, a tratti cinico e spesso crudele.
Ed è così che è riuscito a formare la sua banda di criminali, disperati e sperduti come lui, costretti a crescere tra le mura di Red Oak Manor. Insieme, sono indistruttibili. Colpo dopo colpo, costruiranno la loro fortuna e saranno finalmente liberi.
Ma poi c’è lei, Violet.
Lei, con i suoi capelli corvini e gli occhi che sanno leggere oltre i muri che Caleb ha eretto per proteggersi.
Lei, il suo punto di forza.
Lei, la debolezza che potrebbe ridurlo in cenere.

La prima volta che ha incontrato Caleb, oscuro come un angelo caduto e bello da spezzare il fiato, Violet Winters era solo una bambina.
Lui è il suo crudele riflesso, il buio che la nasconde e la protegge.
È il suo capo, colui che per primo ha creduto in lei e ha sanato le ferite del suo passato, permettendole di entrare nella banda e di farne la sua famiglia.
Ma c’è un prezzo da pagare, per riuscire ad arrivare al suo cuore. Ci sono spine da cui lasciarsi ferire, rovi che l’avvolgeranno, strappandole l’anima.
Perché Caleb è il purgatorio che dovrà attraversare per poter rinascere, a qualunque costo.

Ed ecco la sesta recensione, del sesto libro, del sesto componente, della sesta autrice ( ok! la smetto! ) della Red Oak Manor Collection.

Oggi parliamo di Cruel di Debora C. Tepes.

Devo dire che questo libro si discosta leggermente dai libri precedenti, perché oltre all’intro del personaggio che ci introduce alla sua vita all’interno del maniero, Caleb scompare dalle vite dei suoi compagni di orfanotrofio. E forse questo netto stacco con gli altri membri della Collection può far rimanere un po’ spiazzati.

Ma a mio dire, questo stacco ci ha fatto prendere un respiro diverso ( seppur qui di respiro ce ne sia ben poco .)

Caleb, lo avevamo già conosciuto nei libri precedenti. Amico quasi fraterno di Dylan ( il protagonista di Stuck ), in questo libro ci ritroviamo al maniero un paio di mesi prima che lui lo lasci a causa della sua maggior età. Caleb, con le sue doti, capisce che per sopravvivere dopo il maniero deve fare ciò che gli riesce meglio ovvero rubare. Quindi, quando al maniero arrivano dei nuovi ragazzini, prende sotto la sua ala protettrice due fratelli, Jonah ed Ezra, e un ragazzino che sembra promettente, Kristian. Caleb insegna loro la sottile arte del raggiro, ma nascosta dietro l’ombra c’è Violet, una ragazzina che gira sempre intorno a Caleb e che sembra non volergli dare tregua.

Riuscirà Caleb a realizzare il suo sogno?

Partiamo con il dire che a me questo libro è piaciuto. Caleb è un personaggio davvero complicato, psicopatico al punto giusto e con qualche eccessivo problema di gestione della rabbia. Un Mix letale.

Violet, che avevamo “conosciuto” anche in Wrong, tramite i messaggi che mandava a Tyler, è una sopravvissuta e fin da bambina sfida Caleb per ogni minima cosa, sta di fatto che però nella sua stranezza il suo obiettivo è sempre stato solo uno: Caleb.

Questo libro è davvero accelerato. Nella seconda parte, oltre al salto temporale di vari anni, ci ritroviamo dei personaggi completamente diversi, con delle emozioni diverse ed una vita adrenalinica.

Era la prima volta che leggevo Debora C. Tepes, e devo dire che mi è piaciuta molto la sua scrittura. Seppur questo non sia proprio il mio genere, devo dire che alcune scelte le ho apprezzate, e seppur avessi voluto prendere più volte Caleb e dargli una picconata sui denti, alla fine, nel suo complesso mondo, ci sono entrata.

Ci sono molti momenti che vi faranno saltare giù dalla sedia e altri dove l’aria si surriscalda. Questo libro ha tutte le carte in regola per piacere a chi è amante dei Bandit ed Dark.

Insomma, come al solito vi invito a leggere questa serie di libri, perché ogni storia vi trascinerà nel mondo di Red Oak e dei suoi protagonisti!

RECENSIONE: Misfit di H. Holmes

Quanto lontano è troppo lontano? Chiedetevi: quali sono le linee che non oltrepassereste mai, in nessuna circostanza? Cosa è imperdonabile? Ingiustificabile? Deplorevole. E se qualcuno che amate fosse dall’altra parte di quella linea? La attraversereste, se significasse vendere l’anima al diavolo in cambio della loro libertà? Beh, io sono il tuo peggiore incubo e mi chiamano Misfit. Io aggiusto le cose. Persone, problemi. Il tuo cuore spezzato con il mio sesso. La lista è infinita. Fino al giorno in cui mi sono imbattuto in un bellissimo Angelo che ha estratto il male dal mio midollo osseo.

Ed eccomi finalmente a parlarvi del primo libro di un’autrice straniera della Royal Books Edizioni.
Ok! Tecnicamente questa è una novella, prequel, di una futura serie che la stessa CE pubblicherà, e per farci ambientare a questa nuova storia ci ha fatto conoscere meglio la figura di Misfit.

Misfit è un “risolutore” un uomo senza scrupoli che viene chiamato per gestire “compiti” un po’ sporchi. Diciamo che è colui che si sporca le mani senza lasciare traccia.
Un giorno però, nella vita di questo personaggio abbastanza complesso, succede un evento che gli cambia la vita.

Dopo un incontro con un potenziale cliente, nel vicolo di una stradina, trova una donna priva di sensi che è stata picchiata brutalmente. Appena la vede, non sa se lasciarla li o aiutarla. Ovviamente protende per la seconda opzione, e proprio grazie a questa sua scelta tutto il suo mondo cambierà.

Ivy, la protagonista femminile, e la ragazza che viene trovata mezza morta in strada, è una ragazza che sta cercando il fratello, di cui purtroppo ha perso le tracce, quando però sembra essersi avvicinata alla soluzione viene malmenata e lasciata agonizzante.

Quando la sua vita si intreccia con quella di Misfit, che ovviamente all’inizio non sa se fidarsi o meno, tutto cambia prospettiva e l’uno diventa il tutto dell’altra.

Come vi ho già detto prima, questa è solo una novella di introduzione ad un’altra storia con altri personaggi. La Holmes, ci introduce in una storia molto più articolata di quello che è, perché Misfit è solo un piccolo personaggio di un disegno molto più grande.

Per quanto breve, ho apprezzato molto questa storia. In poche pagine ( con dell’ottimo spicy ) la Holmes, ci introduce in una storia interessante, con un personaggio davvero complesso che però, grazie ad Ivy, fa cadere la maschera di risolutore. Condensare una buona storia in poche pagine senza lasciare il lettore appeso ad un filo e al nulla di fatto è un ottima spinta per leggere l’intera serie.

Quindi, io vi consiglio questa novella, in attesa di una storia che si pregusta davvero al cardiopalma.

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RECENSIONE: Wrong ( Red Oak Manor Collection #5 ) di Valentina C. Brin

Tyler Blake, quarterback dei Lions e re del suo liceo, ha sempre desiderato avere una famiglia. È stato adottato quando aveva dieci anni, e se i signori Blake gli hanno donato una casa e l’amore che non ha mai avuto, Luna, la loro figlia naturale, gli ha dato tutto il resto.
Lei è la sua migliore amica, la sua forza, la sua àncora.
E soprattutto è il suo segreto più grande.
Luna Blake farebbe di tutto per Tyler. L’ha protetto dai bulli quando erano piccoli, e nonostante non condividano lo stesso sangue, quel ragazzone innamorato del football è il suo unico e preziosissimo fratello. Ma non è più il bambino impaurito che i loro genitori hanno portato a casa sette anni prima: è diventato un incontrollabile concentrato di rabbia e incoscienza e lei non ne capisce il motivo. Un motivo che Tyler, invece, conosce bene. Perché nonostante Luna sia sua sorella, è irrimediabilmente attratto da lei.
Starle accanto è un’agonia, desiderarla senza poterla avere è una tortura, stordirsi con l’alcol e le ragazze è l’unico modo che conosce per non cedere. Perché se lui la tocca, perde tutto: la testa, il football, l’amore dei suoi genitori.
Lasciarsi andare è fuori discussione.
Rimetterci la famiglia non è un’opzione.
Ma cosa succederebbe se, cercando di salvare Tyler da se stesso, Luna si rendesse conto che averlo accanto la confonde? E se, per uno stupido gioco, finissero per stare troppo vicini? Sapranno resistere alla tentazione, se quella tentazione è a portata di bacio?

E ci siamo.
La recensione di oggi è del volume numero cinque della Red Oak Manor Collection, ovvero, Wrong di Valentina C. Brin.

Questo libro è un colpo al cuore, un po’ come Issue, perché è un Forbidden e i due protagonisti si corrodono dentro per tutto il tempo.

Non avevo mai letto nulla di Valentina C. Brin, ma anche perché tendenzialmente scrive romanzi storici ed io non vado molto d’accordo con quelli ( seppur ora che conosco la sua penna un pensierino potrei anche farcelo ).

Tyler, il protagonista del libro, è il membro più giovane dell’orfanotrofio di Red Oak Manor. Dopo diversi anni di permanenza nello stabile, viene adottato da una famiglia che ha una figlia Luna, più o meno della sua stessa età.

Tyler, dopo un inizio abbastanza travagliato ( sempre in attesa che possano riportarlo al maniero ), alla fine si integra nella famiglia, ma soprattutto diventa un tutt’uno con Luna, sua sorella. I due crescono e Tyler, ogni giorno che passa, capisce che per Luna non è solo un semplice affetto tra fratello e sorella, ma molto di più. Cerca di reprimerlo, di scacciarlo ma, questo suo fuggire dalle emozioni per lei, diventa un peso che grava nel suo petto ogni singolo minuto.

Chiaramente trova sempre rifugio tra le braccia di altre ragazze, anche perché è Quarterback della squadra di Football del liceo, il “Leone d’oro”. Il problema è che ogni ragazza ha sempre il volto di Luna.

Non vi dirò di più, perché questa storia è un crescendo di emozioni che derivano dai due protagonisti e potrei dire qualcosa di spoileroso involontariamente.

Tyler in questo libro rischia un infarto al secondo, i suoi sentimenti per la sorella, sono così forti che si ha difficoltà a non empatizzare con il suo dolore, vorresti solo entrare nel libro e dargli un abbraccio in certi casi.

Luna è un personaggio che si ama e si odia. Si ama perché ha sempre, fin dal primo momento, difeso Tyler da tutto. Per lei è lo stesso ragazzino con cui faceva il bagno da bambina ed anche se ormai sono adolescenti e sembra che il loro rapporto sia cambiato, continua a volergli stare accanto, anche se lui non la vuole intorno ( e chissà perché direi … ). E Si odia, perché è sempre una fonte di tentazione per quel povero Tyler.

Dico solo che una delle scene più belle di questo libro è stata quella del “gioco della bottiglia”. Quello sarà il punto di svolta della storia dove i nostri due protagonisti capiranno molte cose.

Chiaramente, come tutti i libri della Red Oak, anche in questo fanno capolino diversi personaggi, come Connor, Misty, June e Virginie, ma infondo ci sta perché vivono tutti nella stessa città. In più c’è l’introduzione di un nuovo personaggio, che non avevamo mai visto prima e che sarà un personaggio che rivedremo presto.

Insomma, ho amato questo libro. Mi ha risucchiato in un pozzo senza fondo e ho sentito addosso la paura di Tyler e la passione di Luna. Bellissimo!

RECENSIONE: Endurance ( Diamond series #1 ) di Viola Lewis

La famiglia va protetta, sempre.
Mi è stato insegnato che ha un valore assoluto, ma ora so che nella vita è solo questione di scelte.
Scelte che portano a delle conseguenze dalle quali non si sfugge.
Come il rumore del silenzio che mi perseguita da anni, e ha reso la mia vita un inferno.
Sono il figlio ribelle, il minore dei miei fratelli, e il nome che porto ha un peso che non riesco più a sostenere.
Mi chiamo Blake Diamonds, uno dei soci di maggioranza della Diamonds Creations, ma in realtà questo non sono io.
Per tutti sono il Diablo, il PR più discusso della Grande Mela, e oggi anche della capitale argentina.
Non appartengo a nessuno, se non ai miei demoni interiori.
Fino a quando non arriva lei, la Reina latina, e tutto diventa un’insana, fottuta
provocazione.
Ma il mio inferno è paziente.
E io voglio che lei bruci per me.

Finalmente riesco a buttare giù la recensione di questo libro di Viola Lewis, il primo della serie Diamonds, ovvero Endurance.

E’ la prima volta che leggo un libro di Viola e ne sono stata piacevolmente stupita, per quanto abbia odiato il personaggio maschile, di questo libro, dall’inizio alla fine ( no, dai alla fine un po’ di meno ).

Blake Diamonds è il figlio minore della dinastia. Ricco, bello e “cattivo”. Un po’ testa di cazzo se proprio vogliamo dirla tutta. Il classico uomo che non deve chiedere mai! Ma quando nella sua vita entra Reina, la dj del locale che frequenta, tutto acquisterà un nuovo sapore. Lei è una sfida, perché è una donna che non cede al suo fascino.

Reina è una ragazza che vive la sua vita e le sue giornate come se fossero le ultime. Ha deciso che si prenderà tutto quello che le spetta, senza rimpianti. Per quanto sia attratta da Blake, cerca in tutti i modi di non cedere, perché sa che Lui non è quello che cerca ed è solo una bomba impazzita e poco “sana” per sua vita.

Ma si sa, che le bombe prima o poi esplodono.

E’ un Hate to love, molto particolare. Che ho trovato convincente in alcuni punti. Un po’ meno in altri.
Come già detto, non ho amato molto il personaggio maschile, ma c’è dire che non amo particolarmente gli uomini così, che pretendono tutto e tutti devono stare ai loro ordini. Ma anche no!
Certo questo cambia verso la fine del libro ( meno male ) però comunque non salva Blake ai miei occhi, dato che per la maggior parte del tempo avrei voluto colpirlo ripetutamente con un kalashnikov.

Reina, per quanto in alcuni momenti avrei voluto urlarle contro un “Scetat ‘ra stu suonn!!” ( trad. Svegliati! ), alla fine, effettivamente, si sveglia e meno male direi. Mi è piaciuta molto una parte del libro, che spiega dei punti importanti sul suo personaggio che ti fanno anche empatizzare di più con lei.

La penna di Viola è una buona penna, un pelino prolissa sulle descrizioni che forse si potrebbero un po’ tagliare ma, tutto sommato, si può anche sorvolare. Se la storia è buona qualche descrizione di troppo possiamo farcela anche andare giù.

InZomma, se vi piacciono le storie che per arrivare ad un lieto fine i due protagonisti devono penare, ecco questo è un libro perfetto per voi!